Gravi carenze di organico - Apertura stato di agitazione alla motorizzazione di Modena

dal sito della CGIL Modena

La Funzione Pubblica Cgil Modena, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della Motorizzazione di Modena, hanno preannunciato lo stato di agitazione per via delle gravi carenze di organico e per i problemi inerenti l’organizzazione delle attività lavorative. La FP Cgil denuncia queste problematiche da circa un anno.

“La situazione è diventata insostenibile – dice Fabio De Santis segretario FP Cgil Modena – La drammatica carenza di organico sta producendo un crescente malessere organizzativo, con conseguente danno sia per i cittadini, che per i lavoratori”.
Attualmente l’organico è composto da 23 addetti e non tutti a tempo pieno. Un anno fa i dipendenti erano 25. La dotazione organica prevista sarebbe di 33 persone. Manca il 30% del personale per assicurare alla Motorizzazione di Modena l’organico minimo per soddisfare le esigenze dei cittadini modenesi.
“La mancanza così accentuata di persone – riprende De Santis – sta causando, al contempo, grossi ritardi e squilibri nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Il grosso delle attività è destinato agli esami per le patenti, ma nonostante questo i cittadini non riescono comunque ad avere risposte in tempi brevi. La forte carenza di personale amministrativo, e l’esiguo tempo dedicato a queste attività, comportano l’accumulo e il ritardo per l’espletamento di pratiche, quali, per dirne alcune: i duplicati delle carte di circolazione e le immatricolazioni. Ritardi si registrano anche per l’emissione di provvedimenti per le revisioni delle patenti e per la revisione dei veicoli pesanti. Tale squilibrio sta generando rischi da stress da lavoro correlato per i dipendenti, per via del fatto che le pratiche non riescono ad essere evase in tempi ragionevoli”.

Nel tavolo sindacale dello scorso 2 novembre la FP Cgil, oltre a chiedere l’implementazione dell’organico, ha anche chiesto una revisione della distribuzione dell’attività lavorativa, nella direzione di un maggiore equilibrio tra le diverse attività.

Dall’Amministrazione non sono arrivate risposte confortanti sul lato dell’organico e si è registrata una totale indisponibilità a rendere più equilibrata l’organizzazione delle attività. Per questo motivo nell’assemblea sindacale dell’11 novembre la FP Cgil ha incassato il mandato unanime dell’assemblea per aprire lo stato di agitazione, con tentativo di conciliazione in Prefettura.

“Sia chiaro – aggiunge Fabio De Santis – che questa vertenza ha l’obbiettivo di ottenere delle risposte, a partire da nuove assunzioni, a beneficio sia dei lavoratori che dei cittadini, che si aspettano di ricevere i servizi in tempi brevi. Questa è una di quelle vicende che dimostra quanto stiamo dicendo da anni: una Pubblica Amministrazione per funzionare ha bisogno di risorse umane. I tagli avvenuti negli anni, e denunciati in solitudine dal sindacato, producono ora queste problematiche, il cui danno si riversa sui cittadini e sui lavoratori. Per questo motivo, oggi, c’è bisogno di un piano straordinario di assunzioni, per far ripartire la Pubblica Amministrazione e il Paese”.

FP CGIL Modena fa sapere che, nel caso in cui in Prefettura non si dovesse trovare un accordo soddisfacente con l’Amministrazione, lo stato di agitazione prevedrà, fin da subito, il totale blocco degli straordinari ad oltranza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Scarica il comunicato stampa!

Sciopero servizi ambientali 8 novembre - Adesione ben oltre il 90%

Allo sciopero di lunedì è stata registrata una partecipazione straordinaria ben oltre il 90% in quasi tutti i posti di lavoro, con punte del 100% fra gli operativi in tanti centri di raccolta della regione. Un coinvolgimento altissimo, figlio di una battaglia giusta che porteremo avanti fino all’obiettivo. Il rinnovo del contratto nazionale dei servizi ambientali.

Chiediamo un contratto unico di filiera, che contrasti il dumping contrattuale e il riconoscimento economico per il mancato rinnovo, il rafforzamento delle relazioni industriali, più norme e prevenzione per la salute e sicurezza in un settore tra i primi per infortuni (anche mortali), norme contro la precarietà e il consolidamento della formazione continua, adeguamento e miglioramento della classificazione del personale, esigibilità delle clausola sociale in un settore troppo soggetto ai cambi d’appalto.

Di fronte a queste imprescindibili richieste, la parte datoriale chiede di abbassare le tutele contrattuali, abbassando le retribuzioni (se non con aumenti collegati solo ai contratti di appalto e aumentando l’orario di lavoro), proponendo un ulteriore precarizzazione dei rapporti di lavoro. I lavoratori non ci stanno e l’hanno dimostrato con le decine di presidi organizzati su tutto il territorio regionale.

Quello delle parti datoriali è un atteggiamento irresponsabile in un settore strategico, poiché la gestione dei rifiuti è rilevante per tutti i cittadini e per la tutela dell’ambiente. Questo sciopero sarà solo il primo atto di una serie di mobilitazioni, qualora aziende e amministratori pubblici non intendano intervenire con senso di responsabilità per invertire il senso di marcia finora adottato.

La mobilitazione giunge dopo l’interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo dell’igiene ambientale. 

La sfida alla modernizzazione del settore è solo una: ciclo integrato dei rifiuti e crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, sviluppo industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratrici e lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro. Le associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato da lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del Ccnl, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro.

Se sei un lavoratore o una lavoratrice dei servizi ambientali e vuoi fare sentire la tua voce, iscriviti al sindacato!


Firmato accordo regionale su stabilizzazione precari sanità!

Abbiamo sottoscritto un importante verbale di confronto regionale che prevede la stabilizzazione del precariato e la valorizzazione delle professioni sanitarie.
𝗗𝘂𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀!

Cosa prevede l’accordo:

  • Garanzia della stabilizzazione a tempo indeterminato per tutti coloro che maturano tre anni di servizio entro il 2022;
  • Lo stanziamento di cinque milioni di euro per le professioni sanitarie e socio sanitarie del comparto destinati ai dipendenti del SSR, che si occupano dei tirocini nei reparti degli studenti dei corsi di laurea.

Soddisfazione della FP CGIL Emilia Romagna – “Un risultato importante che da garanzie ai precari che hanno lavorato nel SSR e hanno dato un contributo nella gestione dell’emergenza COVID e che al tempo stesso qualifica il ruolo nella formazione dei professionisti sanitari che si occupano degli studenti”

Un accordo che riconosce la battaglia che portiamo avanti da tempo e che migliora le condizioni di lavoro di migliaia di professionisti e professioniste.
Il verbale si inserisce nella più ampia cornice delineata con “Il patto per il lavoro e per il clima”, che ha visto la CGIL Emilia-Romagna fortemente impegnata per contrattare con la regione migliori condizioni di lavoro e più sostenibilità ambientale.

Se vuoi maggiori informazioni sull’accordo scrivici a fp.er@er.cgil.it

Scarica il volantino unitario

Bologna - Basta morti sul lavoro. Martedì 26 ottobre presidio di fronte all'INAIL

da FP CGIL Bologna

L’infortunio mortale accaduto a Yaya Yafa all’interno dell’Interporto di Bologna ci pone di fronte un problema che è diventato una piaga da curare del nostro sistema produttivo e di servizi.

Mancano gli investimenti e i controlli lungo la filiera produttiva e spesso le Committenti non controllano il decentramento. Gli appalti e i subappalti vedono la presenza di lavoratori che non hanno una formazione adeguata sulla sicurezza e mancano di un addestramento/affiancamento consono alle attività che devono svolgere.
Basta morti sul lavoro, per ottenere questo risultato va accelerato il percorso di potenziamento dei servizi ispettivi e vanno intensificate le sanzioni nei confronti delle imprese inadempienti.
Occorre svolgere un approfondito esame della situazione all’Interporto coinvolgendo i vertici e tutti i livelli Istituzionali preposti a garanzia della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.
Il prezzo sociale che si sta pagando per effetto della quantità di infortuni è inaccettabile e insostenibile per qualsiasi comunità e a Bologna dobbiamo trovare la forza di reagire e di mettere in luce i difetti che sono alla base degli incidenti sul lavoro
Il tavolo in Città Metropolitana con il Sindaco auspichiamo sia una occasione importante per invertire la tendenza attuale e rimettere al centro il Lavoro e la Persona che lavora.
Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici non potranno partecipare allo Sciopero Generale metropolitano indetto da CGIL CISL UIL per Martedì 26 ottobre 2021 perché assoggettati alla regolamentazione dello sciopero (L. 146/90) ma sostengono tale mobilitazione e saranno presenti attraverso i loro rappresentanti sindacali di CGIL CISL UIL, al presidio che si terrà nella stessa giornata dalle ore 14,00 alle ore 17,00 sotta la sede dell’INAIL di Bologna.

Leggi il comunicato

Tempi di vestizione: raggiunto l'accordo regionale - Cooperazione sociale

E’ stato siglato un importante accordo regionale unitario fra le parti sindacali e le associazioni di rappresentanza del mondo della cooperazione sociale che stabilisce che i tempi di svestizione e vestizione saranno ufficialmente compresi nell’orario di lavoro se il lavoratore è tenuto a indossare o svestire indumenti di servizio sul luogo di lavoro.

Un accordo importante, frutto di una lunga contrattazione e che vede finalmente riconosciuto come tempo di lavoro il momento in cui si indossano i propri indumenti professionali.

L’accordo prevede:

  • I tempi di vestizione sono determinati in 14 minuti complessivi (7 in entrata e 7 in uscita) per ogni turno di lavoro, comprensivi del tempo per dirigersi o allontanarsi  dallo spogliatoio;
  • In caso di situazioni particolari le parti si incontreranno per una comune valutazione;
  • L’accordo in questione entrerà in vigore a partire dal 01/11/2021.

L’accordo è stato firmato unitariamente fra FP CGIL, FP CISL, FISASCAT CISL, FPL UIL, UILTUCS UIL e AGCI Solidarietà Emilia-Romagna, Federsolidarietà Confcooperative Emilia-Romagna, Legacoop sociali Emilia-Romagna.

Scarica e leggi l'accordo

Imbrattato hub vaccinale a Ferrara "Ennesimo attacco al mondo del lavoro"

Dopo i gravissimi episodi avvenuti sabato 9 ottobre, con i danneggiamenti alla sede della CGIL in corso Italia a Roma e la devastazione del Pronto Soccorso al Policlinico Umberto I, continuano gli attacchi al mondo del lavoro anche in Emilia-Romagna, con l’ennesimo episodio di vandalismo contro l’HUB vaccinale di Ferrara. Questa mattina, infatti, le lavoratrici ed i lavoratori hanno trovato l’ingresso imbrattato da scritte deliranti dove il sistema sanitario viene paragonato al sistema mafioso e nazista.

Dentro agli hub vaccinali lavorano donne e uomini che quotidianamente si adoperano con impegno per garantire il diritto costituzionale alla salute e che lo fanno in un clima difficile ma con impegno e dedizione. vogliamo anche ribadire con forza che la libertà di cui tutti noi oggi godiamo, in un Paese che sta cominciando a rivivere, è frutto della campagna vaccinale, dell’impegno di chi ha deciso di vaccinarsi e dell’impegno di chi lavora nel nostro SSR.

Abbiamo sempre rigettato la retorica utilizzata in passato degli angeli e degli eroi, perché fasulla e ingannevole, ma combatteremo ancor più con forza il delirio di chi oggi paragona il nostro sistema sanitario, e chi ci lavora, alla criminalità o al nazismo.
La democrazia e la libertà vanno difese strenuamente e lo faremo fino in fondo, impedendo a chi vuole imporre con la forza e con questi mezzi vili il proprio punto di vista delirante.
Stiamo dalla parte di chi lavora per garantire la salute a tutti e siamo per la libertà e la democrazia. Sempre.

FP Cgil Emilia-Romagna
Cisl Fp Emilia-Romagna
Uil Fpl Emilia-Romagna