“Siamo come sei” è un viaggio fra i volti e le voci delle persone che ogni giorno si impegnano per rendere le nostre comunità più accessibili, sicure e giuste.
Sono le storie delle iscritte e degli iscritti di FP CGIL in Emilia-Romagna.

Federica ha 25 anni e fa l’infermiera all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Si è iscritta alla CGIL per risolvere il problema della stabilizzazione del proprio contratto a tempo determinato.

Marco si è iscritto al sindacato perché vede nella CGIL quell’organizzazione in grado di tenere insieme i diritti e le tutele di lavoratori e lavoratrici e la necessità di garantire alle cittadine e ai cittadini servizi efficienti.

Leonardo è un vigile del fuoco di Bologna, si occupa della centrale operativa, del coordinamento logistico e della gestione delle sostanze tossiche. Da più di vent’anni è anche delegato sindacale e ora è il coordinatore provinciale della CGIL Vigili del Fuoco di Bologna.

Fabio è un poliziotto locale del Comune di Piacenza, è un ispettore superiore e da più di trent’anni è iscritto alla FP CGIL ed è delegato sindacale. Ha fatto per molto il rappresentante eletto nelle RSU e racconta cosa bisognerebbe fare per migliorare la vita lavorativa degli agenti.

Domenico è un Operatore Socio Sanitario che lavora a Bologna. Si occupa di un settore molto difficile, dove i contratti pirata sono tantissimi e dove fare il delegato sindacale è molto faticoso.

Rita è un’operatrice del servizio pulizia strade di Hera che lavora a Cervia. Il suo lavoro è molto gravoso e in questi anni è diventato sempre più difficile mentre gli operatori sono sempre meno.

Ilaria è un’educatrice in un asilo nido di Piacenza. Il suo lavoro è difficile ed è molto cambiato, soprattutto durante la pandemia.

Massimiliano lavora da dieci anni all’ispettorato nazionale del lavoro di Rimini. Ogni giorno si scontra con la realtà del lavoro nero e sommerso, combattendo con sempre meno risorse e mezzi.

Massimiliano lavora da diversi anni presso l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna (ARPAE). Grazie al suo lavoro da delegato e all’impegno dei suoi colleghi si è riusciti a chiudere un buonissimo contratto integrativo, anche se le sfide sono ancora molte.