Il nuovo contratto farà aumentare il tuo stipendio? Sicuro?
Spoiler: l’aumento non batte l’inflazione! Controlla tu stesso
La FP CGIL, a differenza di altre sigle, non ha firmato un contratto che fa perdere potere d’acquisto: continuiamo a batterci per salari adeguati, diritti e assunzioni, e non molliamo.
Gli aumenti non recuperano il +16% di inflazione.
Quando il carovita corre e il contratto cammina, il potere d’acquisto arretra. Verificalo per il tuo profilo.
Come funziona
- Scegli la tua Area e la tua Ex categoria.
- Mostriamo i valori del vecchio e del nuovo tabellare.
- Confrontiamo il tuo aumento con l’inflazione cumulata 16%.
Se la barra azzurra non supera la barra rossa, l’“aumento” è solo nominale. In tasca, meno.
Analisi dell’aumento
Quando “aumento” significa meno
«È stato firmato un contratto che mortifica le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica e, per la prima volta, li impoverisce». La fotografia è semplice: il costo della vita è a +16%, gli aumenti stanno al 5–7%. Risultato: taglio del potere d’acquisto. Si chiama “rinnovo”, ma scalda meno della coperta corta.
- Tetti su salario accessorio e assunzioni.
- Più flessibilità chiesta alle persone, carichi invariati.
- Problemi ordinari (mensa, ferie retribuite) ancora irrisolti.
Morale: se l’azzurro non batte il rosso, l’aumento è nominale. In termini reali, ci perdi.
