Nei giorni scorsi molti lavoratrici e lavoratori ci hanno informato di come recentemente il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia abbia inviato agli ex studenti di Scienze dell’Educazione una mail per avvisarli che il loro corso di Laurea L-19 non sarebbe stato più sufficiente per essere assunti come educatori dei servizi educativi per l’infanzia sia nel settore privato che in quello pubblico.
Sempre nella mail sopra indicata l’Università, per ovviare a questa criticità ha proposto alle/agli ex studenti di immatricolarsi in sovrannumero per poter ottenere i 55 CFU in più rispetto a quelli previsti dal corso di laurea conseguito a suo tempo.
A chi chiedeva ulteriori informazioni, il Dipartimento ha inviato un’ulteriore comunicazione nella quale veniva spiegato che, nonostante il parere tecnico del Ministero rispetto ai requisiti richiesti dalla normativa, quest’ultimo non sarebbe stato ritenuto sufficiente per poter essere ammessi ad alcuni concorsi pubblici.
Tale posizione è francamente inaccettabile.
Il D.Lgs. 65/2017 contiene un’incongruenza nota da oramai 8 anni. In merito nel 2018 è intervenuto il Miur, con una nota interpretativa.
Come detto la posizione di Unimore è inaccettabile, a maggior ragione su una situazione nota da molti anni.
La FP CGIL è già intervenuta a tutela delle persone coinvolte, chiedendo anche a Regione e Comuni di intervenire a propria volta per evitare che questa incresciosa situazione venga scaricata esclusivamente sulle/sugli ex studenti/studentesse, che non hanno nessuna responsabilità se non quella, paradossalmente, di essersi laureati in UniMoRe e non in un’altra università.
Continueremo a monitorare la situazione, facendo tutto il possibile fino al raggiungimento di una soluzione positiva.