La vertenza in Hera continua!

Nel pomeriggio di martedì 5 marzo si è svolto un ulteriore incontro con il Gruppo Hera.

L’azienda ha confermato le timide aperture, già anticipate al tavolo Ministeriale, su alcuni dei temi da noi posti.

Non sono però arrivate risposte positive sui temi a nostro avviso fondamentali, come: Organici, Sviluppo Professionale, Riorganizzazioni, Sicurezza, Appalti e CCNL applicati. Temi che impattano sul futuro del Gruppo, sul benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e sui servizi alla cittadinanza.

Riteniamo pertanto che l’esito dell’incontro non sia soddisfacente e le posizioni ancora molto distanti.

Il 19 marzo è convocato il Coordinamento Nazionale delle RSU del Gruppo Hera per valutare le azioni da mettere in campo. Abbiamo inoltre inviato richieste di incontro urgenti con la Proprietà Pubblica, in particolare ai Sindaci dei Comuni di Bologna, Ravenna, Modena, Imola, Trieste e Padova e ai consiglieri di amministrazione nominati dai soci pubblici, per evidenziare i vari temi che stanno causando riflessi negativi sulla qualità dei servizi prestati, sulla natura del lavoro dei dipendenti – anche dell’indotto – e sul rapporto del Gruppo con i territori serviti.

Le crescenti preoccupazioni, anche relative alla perdurante riduzione di politiche industriali e di sviluppo a scapito di strategie di natura esclusivamente finanziaria, necessitano di un un confronto tra tutti gli “stakeholders”, in particolare quelli pubblici con il maggior azionariato e con un ruolo rilevante nelle scelte strategiche dell’impresa, affinché il Gruppo Hera possa essere nuovamente un riferimento forte per il territorio e per tutti gli addetti, come immaginato dagli azionisti di parte pubblica fin dalla sua istituzione.

Ribadiamo la volontà di non sottrarci al confronto con l’azienda, ma le risposte che ci attendiamo continuano a non arrivare e il cambio di passo che auspichiamo da mesi è ancora molto lontano.

La vertenza pertanto continua!


Attivazione della Procedura di Raffreddamento e Conciliazione nel Gruppo HERA

Le Segreterie Nazionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL, FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL insieme alle strutture Territoriali e al Coordinamento Nazionale RSU hanno richiesto l’apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione per il Gruppo HERA s.p.a.

Tale richiesta è in conformità con la Legge 146/90 e successive modifiche, nonché con l’art.6 dell’Accordo sindacale nazionale sul diritto di sciopero per le aziende CCNL Gas-Acqua/Elettrico e dell’Accordo del settore igiene ambientale del 1° marzo 2001.

Le motivazioni di tale richiesta derivano dall’insoddisfacente dialogo con il Gruppo HERA s.p.a. riguardante una serie di tematiche cruciali per i lavoratori e le lavoratrici, tra cui i perimetri di applicazione dei CCNL, gli appalti, gli organici, lo sviluppo professionale, lo smart-working, l’auto a casa e le politiche sulla salute e sicurezza.

Le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato diverse criticità:

  • Il Gruppo HERA non valorizza la qualità del lavoro né garantisce pari diritti per tutti i lavoratori, aumentando i rischi per la salute e la sicurezza.
  • Non c’è disponibilità ad ampliare gli organici, peggiorando le condizioni di lavoro e la qualità del servizio.
  • Si rischia una riduzione dei riposi giornalieri e fisiologici, compromettendo la salute degli addetti.
  • Non vi è volontà di discutere sullo sviluppo professionale dei dipendenti e sullo smart-working.
  • Proposte insufficienti sull’orario di lavoro e sull’incentivo per le politiche di salute e sicurezza.

Tali problematiche influenzano anche le imprese in appalto, aumentando il rischio di infortuni e malattie professionali. Il Gruppo HERA sembra deviare dal suo ruolo di azienda di servizi essenziali per la comunità, orientandosi verso un’ottica finanziaria.

Riteniamo fondamentale correggere questa deriva strategica e avviare un percorso di mobilitazione, coinvolgendo anche le proprietà pubbliche del Gruppo HERA s.p.a.


Sicurezza sul Lavoro: Incidente a Raibano di Riccione e le Implicazioni nel Settore dell'Incenerimento

L’incidente verificatosi di recente presso l’inceneritore di Hera Ambiente a Raibano di Riccione ha sollevato nuovamente la questione della sicurezza sul lavoro in un settore che purtroppo registra annualmente numerosi infortuni, talvolta con esiti fatali. In questo articolo, esploreremo l’incidente, i rischi connessi e l’importanza di adottare misure preventive per garantire la sicurezza dei lavoratori.

Cosa è successo

L’esplosione avvenuta nell’impianto di Hera a Raibano ha causato ferite a tre lavoratori, il cui stato di salute è ancora da confermare. Fortunatamente, le conseguenze non sono state più gravi, ma questo evento sottolinea l’urgente necessità di rafforzare le misure di sicurezza in questo settore delicato.

Come FP CGIL insieme alle altre sigle sindacali, esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie, attendendo l’indagine delle autorità competenti per stabilire le cause e le eventuali responsabilità. Al contempo, ribadiamo l’importanza cruciale del rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

L’esplosione richiede un’approfondita analisi per comprendere le cause sottostanti e implementare contromisure efficaci. Inoltre, è essenziale focalizzarsi su accordi sindacali che influenzino positivamente l’organizzazione del lavoro e garantiscano una rigorosa supervisione delle filiere contrattuali e degli appalti, considerando la complessità dei processi produttivi in questo settore.

Misure Preventive

Per prevenire futuri incidenti, occorre una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza. Gli accordi sindacali possono giocare un ruolo fondamentale nell’implementare controlli più stringenti, garantendo la manutenzione adeguata dei dispositivi di sicurezza. Inoltre, è necessario concentrarsi sulla formazione continua dei lavoratori e sulla sensibilizzazione verso le pratiche sicure.

Richiesta di Incontro con Hera Ambiente

In considerazione dell’accaduto, stiamo sollecitando un incontro con Hera Ambiente per discutere specificamente della questione. La consapevolezza del fatto che Hera gestisce altri 4 termovalorizzatori nella Regione Emilia Romagna rende ancora più urgente un approccio proattivo per evitare incidenti simili in futuro.

L’incidente a Raibano di Riccione richiama l’attenzione sull’importanza di promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro nel settore dell’incenerimento. Solo attraverso una collaborazione stretta tra le parti interessate, un rispetto rigoroso delle normative e un costante impegno per migliorare le procedure, si potrà garantire un ambiente lavorativo sicuro e privo di rischi. La sicurezza dei lavoratori deve rimanere al centro delle priorità, e insieme possiamo lavorare per prevenire futuri incidenti.


Noceto, alla Polveriera condizioni di lavoro esplosive

I lavoratori dello Stabilimento Militare Ripristini e Recuperi del Munizionamento di Noceto insieme a FP CGIL e CISL FP territoriali proclamano lo stato di agitazione per protestare contro le condizioni di lavoro e contestare la gestione industriale dell’Ente.
Da troppo tempo nello Stabilimento si registrano condizioni di lavoro critiche sotto il profilo della organizzazione dei processi di lavoro, della sicurezza dei reparti e del benessere degli operatori. Ciò nell’ambito di un contesto produttivo di per sè ad alto rischio per persone e cose, considerando che si maneggia quotidianamente materiale esplosivo.
A questo si aggiunge una scarsa efficienza degli impianti e dei macchinari: ad oggi due forni che rappresentano il cuore dell’impianto produttivo sono rispettivamente uno fuori uso in attesa di manutenzione e, l’altro, in funzione a scarto ridotto e in attesa, anch’esso, di lavori di ripristino.
In un reparto filtra acqua dal tetto nei giorni di pioggia, in un altro vi sono i servizi igienici fuori uso e l’impianto di riscaldamento dell’acqua spesso in blocco, limitando così l’utilizzo delle docce. Tutto questo non considerando la mancanza o l’inefficienza degli impianti di raffrescamento che, in considerazione del tipo di lavorazioni e del periodo estivo, rendono molto difficile lo svolgimento della normale attività quotidiana.
Quale futuro quindi attende lo stabilimento di Noceto? Quale è il ruolo strategico di questo sito all’interno piano industriale di Agenzia Industria Difesa? In termini occupazionali, quale futuro attende le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente?
Al momento non si hanno risposte soddisfacenti.


Elezioni rappresentanti dei lavoratori Previambiente - Eletta anche Silvia Marani di Bologna

Alle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori dell’assemblea dei soci di previambiente, che si sono svolte nei giorni 29, 30 e 31 maggio 2023 è stata eletta anche Silvia Marani, autista di Hera e delegata della FP CGIL Bologna. A lei e a tutti i rappresentanti auguriamo un buon lavoro!


Firmato verbale di accordo con IREN per le gare d'Appalto in Emilia

Il giorno 27 marzo 2023 si sono incontrati, a Reggio Emilia, i rappresentanti di Iren S.p.A. anche in nome e per conto di Iren Ambiente S.p.A., di seguito l’Azienda e le segreterie Nazionali e Regionali di FP CGIL, FIT
CISL e UILTRASPORTI, nel loro insieme le Parti.

Le Parti, facendo seguito a precedenti incontri sul tema relativo alle gare di Parma e Piacenza per lo svolgimento delle attività di gestione dei rifiuti urbani in tali “bacini”, si sono incontrate in data odierna con
il fine di condividere un percorso riguardante le suddette gare e avviare un confronto che porti alla definizione di un accordo in materia di appalti per il settore ambiente del territorio emiliano.
Per quanto riguarda le tematiche sopra citate, l’Azienda comunica quanto dovrà essere fatto e condiviso nei prossimi mesi per adempiere ai bandi di gara:

A far data dal 1° maggio 2023, previo avvio e successiva conclusione della procedura ai sensi dell’art. 2112 c.c., decorreranno gli effetti del trasferimento di ramo d’azienda inerente la gestione
dei rifiuti urbani dal Comune di Salsomaggiore Terme ad Iren Ambiente. A tal proposito l’azienda precisa che il suddetto trasferimento, previsto ai sensi dell’articolo 202 comma 6 D. Lgs. 152/2006,
è funzionale a promuovere la stabilità occupazionale dei lavoratori già operanti nel settore dei servizi di gestione dei rifiuti urbani e che realizza quanto previsto dalla clausola sociale di cui all’art.
25 del contratto di servizio sottoscritto tra Iren Ambiente SpA ed ATERSIR in data 28 Dicembre 2022, avente per oggetto la gestione dei rifiuti urbani nel bacino territoriale di Parma, applicata al
personale sottoposto a salvaguardia.

Intraprendere nelle prossime settimane un confronto per giungere all’internalizzazione in Iren Ambiente S.p.A. del personale di Montagna 2000 S.p.A. a decorrere dal 1° maggio 2023, trattandosi
anche in tale caso lavoratori sottoposti a salvaguardia ex art. 202 comma 6 D.lgs. 152/2006.

Successivamente, in particolare a far data dal 1° gennaio 2024, previo avvio e successiva conclusione della procedura ai sensi dell’art. 2112 c.c., trasferire il personale individuato (ad oggi
operante in /ren Ambiente — Area raccolte e Spazzamento Emilia), nel rispetto dei criteri territoriali, nelle due nuove società costituite (rispettivamente Iren Ambiente Parma e lIren Ambiente
Piacenza).

In data odierna si è ripreso inoltre un confronto su una ipotesi di testo presentata dall’Azienda riguardante la gestione degli appalti in Emilia.

Le Parti concordano di incontrarsi in data 3 maggio 2023, ore 14, al fine di proseguire il confronto come sopra definito.


Appalti: CGIL, CISL e UIL, contrari a interventi su servizi pubblici di igiene ambientale

“No alla reintroduzione per le aziende dei settori speciali di pubblica utilità dell’obbligo di terziarizzare una cospicua parte delle attività soggette a concessione pubblica”. Così in una nota Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in merito al parere non vincolante espresso dalla 8° commissione del Senato sullo schema di decreto legislativo recante Codice dei contratti pubblici.

“Evidentemente – proseguono – la sentenza della Corte Costituzionale e la durissima mobilitazione sindacale nell’estate di due anni fa contro chi cercava di affermare per legge, con l’articolo 177 del Codice degli Appalti, un modello di gestione dei servizi pubblici basato solamente sulla riduzione del costo, delle condizioni di lavoro e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, non è bastato a chi subdolamente cerca di attivare nuovamente pratiche poco utile ai cittadini e ai lavoratori di settori estremamente importanti per le comunità locali”.

Secondo Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, alla luce della proposta di reintrodurre, anche per le aziende dei settori speciali di pubblica utilità, l’obbligo di terziarizzare una cospicua parte delle attività soggette a concessione pubblica, “è certo che il tentativo di frammentare i servizi pubblici locali in migliaia di minuscoli appalti per favorire i ‘soliti noti’ non è mai cessato nell’azione quotidiana di alcune lobby presenti anche in Parlamento”. I sindacati ribadiscono quindi “la necessità di modelli gestionali industriali anche per i servizi pubblici locali, dove le imprese pubbliche e private concorrono per le loro capacità d’investire e d’innovare, in un contesto dove la crescita dimensionale delle stesse deve essere perimetrata in ambiti territoriali ottimali anche aggregati tra loro”.

Per i sindacati, infine, “la scelta folle del libero mercato senza regole e senza dimensioni ottimali significa sacrificare le imprese industriali e di qualità capaci, anche durante la pandemia, di garantire servizi essenziali con l’apporto fondamentale di migliaia di lavoratori e lavoratrici. La salvaguardia di questi servizi fondamentali e dell’occupazione del settore non può e non deve essere messa in discussione in nessuno modo da nessuna legge, ricordiamo che la Corte costituzionale è stata chiara. Continueremo a vigilare e a contrastare ogni tentativo di smantellamento del settore dell’igiene ambientale, continueremo a chiedere alla politica di impegnarsi per favorire la crescita dimensionale e industriale delle imprese contrastando con il massimo decisone le dottrine ultra liberiste e ideologie pseudo-ambientaliste. Le nostre ragioni andranno avanti forti del grande sostegno che le lavoratrici e i lavoratori ci hanno dato”, concludono  Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.


APE sociale (Anticipo Pensionistico) - C’è ancora l’opportunità di presentare domanda

Ricordiamo che la legge di bilancio 2022 ha prorogato al 31/12/2022 l’APE sociale, ampliando anche l’elenco delle attività gravose inserendo anche quelle svolte dalle Operatrici e dagli Operatori Socio Sanitari (codice Istat professionale 5.3.1.1).

Per avere diritto all’anticipo pensionistico:
• il lavoro gravoso deve essere stato svolto per almeno sei anni negli ultimi sette oppure per sette anni negli ultimi 10 anni;
• è richiesto il compimento del 63esimo anno di età;
• è necessario avere almeno 36 anni di contributi;
◦ alle donne è riservato un bonus contributivo di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni (34 anni di contributi).

L’indennità è pari alla pensione calcolata al momento dell’accesso all’APE, tuttavia l’importo mensile non può superare i 1.500 euro lordi a cui non si applica nessuna rivalutazione annuale.
L’erogazione dell’APE sociale termina al compimento dell’età anagrafica della pensione di vecchiaia; non è riconosciuta alcuna contribuzione figurativa durante la fruizione.
Il termine di presentazione della domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso all’APE era il 31 marzo 2022; tuttavia, è possibile presentare domanda entro il 15 luglio 2022, nonché entro il termine ultimo del 30 novembre 2022.
Le domande presentate oltre i termini di scadenza saranno valutate solo se all’esito del monitoraggio delle domande presentate nei termini previsti, il limite di spesa stabilito non si sarà esaurito.

Per maggiori informazioni è opportuno richiedere un appuntamento al patronato INCA CGIL.


Rinnovo contratto Servizi Ambientali: unificati pubblico e privato

SCARICA IL TESTO DI IPOTESI DI ACCORDO E L’INFORMATIVA SINDACALE CON I CONTENUTI IN SINTESI

Rinnovati e unificati i due contratti del settore dei servizi ambientali per il triennio 2022/2024. Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno sottoscritto con Utilitalia, Confindustria Cisambiente, Assoambiente, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, l’intesa per il rinnovo di un contratto unificato delle lavoratrici e dei lavoratori dei Servizi Ambientali, contratto che mette quindi insieme la parte pubblica e quella privata, interessando circa 100 mila addetti del settore, e che prevede un incremento economico complessivo sul parametro medio per il livello 3A operaio comune di 121 euro. A darne notizia è la Fp Cgil che così commenta: “In una fase così delicata per il paese con questo rinnovo teniamo i salari agganciati all’inflazione, evitando quindi perdita di potere d’acquisto per le lavoratrici e i lavoratori del settore, e otteniamo il contratto unico di settore: un processo di unificazione, antica rivendicazione sindacale, che assume una dimensione politica e contrattuale significativa e determinante per affrontare le trasformazioni in atto nel settore”.

Il contratto in sintesi, fa sapere la Fp Cgil, prevede sulla parte economica un trattamento economico complessivo costituito da: incremento delle retribuzioni base parametrali, incremento elementi variabili, trattamenti economici in materia di welfare, elemento retributivo aggiuntivo di produttività e una copertura economica per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2022. L’incremento economico complessivo, quindi, sul parametro medio per il livello 3A operaio comune è di 121 euro. Sulla parte normativa relativa alle relazioni sindacali, segnala la Fp Cgil, viene rafforzata la titolarità delle segreterie territorialmente competenti stipulanti il Ccnl dei servizi ambientali, congiuntamente alle Rsu, la cui rielezione nelle modalità e nei termini saranno oggetto di apposita imminente futura intesa tra Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

Sempre sul fronte normativo si ampliano le materie oggetto di contrattazione aziendale e d’intesa tra le parti e sul fronte provvedimenti disciplinari vengono affermate tre fasi di gradualità sulle sospensioni, ridimensionando gli effetti negativi del Jobs Act. Confermato il pagamento delle festività aggiuntive, che era stato motivo di aspro confronto per completare il percorso di unificazione contrattuale, e viene esteso il fondo di assistenza sanitaria integrativa Fasda anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi, purché continuativi anche su anni diversi. La parte legata allo sviluppo del welfare (previdenza e assistenza) prevede l’ncremento mensile di 17 euro.

Raggiunto poi l’accordo per il versamento volontario delle quota di anzianità maturanda maggiorata del 10% a carico dell’azienda per i giovani che si iscrivono presso il Fondo Previambiente. Infine accordo sulle modalità di prosecuzione delle trattative per il perfezionamento dell’intesa sul rinnovo, tra cui classificazione del personale, tempi di vestizione, normativa in tema di avvicendamento del personale nei cambi di appalto e altro.

Dopo aver concluso decine di assemblee con lavoratori e lavoratrici e aver appurato il consenso quasi totale si conferma la volontà di sottoscrivere il nuovo accordo per il rinnovo del CCNL dei servizi ambientali per il periodo 2022/2024!


Delegato Brodolini bloccato nel lavoro e nell'attività sindacale

Articolo da CGIL Bologna

Ieri, martedì 08 febbraio, il nostro delegato sindacale Orlando Aceto della coop G. Brodolini, al rientro dal suo infortunio sul lavoro causato dagli eccessivi carichi di lavoro, mentre era sulla raccolta carta del comune di Calderara di Reno (circa 2.000 pattumelle) con un solo operatore invece dei due previsti, ha trovato il responsabile del cantiere di Mascarino di Castello d’Argile che gli ha impedito di prendere servizio e gli ha intimato di non parlare con i colleghi.

Tutto questo adducendo ad una improvvisa e fantomatica esigenza tecnica/organizzativa, tale per cui avrebbe dovuto prendere servizio nel cantiere di Villanova per guidare una spazzatrice.
Quando ci risulta che il cantiere di Villanova non ha carenza di autisti mentre invece risulta che sia all’opposto la situazione nel suo cantiere di mascarino, dove non più tardi di qualche settimana fa è stato assunto un autista e dove si continuano a fare straordinari in maniera massiva.

E’ quindi evidente la totale strumentalità di questa azione  unicamente tesa a ledere la dignità di questo lavoratore che è già oggetto di continue pressioni e discriminazioni da parte dei preposti aziendali.

Siamo di fronte per l’ennesima volta da parte della coop G. Brodolini ad un altro atto di grande arroganza e di non rispetto delle relazioni sindacali oltre che del rispetto delle elementari norme che regolano le relazioni con i lavoratori, quando proprio in queste settimane si sta discutendo con le OO.SS. Regionali di un accordo che attiene alle “relazioni industriali”.

Bisogna garantire il rispetto del lavoro

Vogliamo ricordare che questa azienda agisce all’interno di servizi pubblici attraverso i gestori Hera e Geovest, (ha appena vinto in RTI con Hera la gara Atersir per raccolta rifiuti e spazzamento) servizi quindi pagati con le tasse dei cittadini e quindi a maggior ragione in queste realtà dovrebbe essere garantito il rispetto del Valore del lavoro.

Tra le azioni di risposta oltre ad una mobilitazione tra i lavoratori con assemblea insieme alle altre OO.SS. si sta valutando una azione legale e la rottura delle relazioni industriali.
NON POSSIAMO TRATTARE CON CHI TRATTA I LAVORATORI COME “MERCE” ED IMPEDISCE AD UN DELEGATO DI ESERCITARE IL SUO RUOLO.  

Quest’anno si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti di lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego. Le elezioni RSU coinvolgono anche te!
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