Il parco mezzi GOS di Piacenza è obsoleto: servono investimenti immediati
Il Comando dei Vigili del Fuoco di Piacenza, unico presidio GOS pesante in Emilia-Romagna secondo la Circolare EM-01 del 2020, si trova in una situazione di grave carenza strutturale per quanto riguarda il proprio parco mezzi destinato al movimento terra. La FP CGIL di Piacenza denuncia da anni questa condizione, che compromette la piena operatività e l’efficacia dei soccorsi in caso di emergenza.
Attualmente, il parco automezzi comprende:
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una pala gommata Case di recente acquisizione (130 q.li),
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un escavatore Case del 2006 (210 q.li),
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un camion ACT Astra a tre assi del 2002 con rimorchio del 1991,
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un ATT Volvo sequestrato del 2003 con quasi 1 milione di chilometri,
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un semirimorchio del 2015,
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una minipala aperta del 2000,
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un mini escavatore dei primi anni 2000.
Mezzi vecchi e inadeguati: rischi per il soccorso e la sicurezza
Come sottolinea la FP CGIL, si tratta di mezzi in gran parte vetusti, non adatti al trasporto o all’utilizzo in scenari di emergenza. Il rimorchio del 1991, ad esempio, non può trasportare la nuova pala gommata per limiti strutturali e di altezza. L’escavatore in dotazione, arrivato usato dopo il sisma dell’Aquila, risulta sottodimensionato rispetto agli standard richiesti (210 q.li contro i 245 previsti). Anche i mezzi per il trasporto inerti sono datati e utilizzati oltre il limite della loro affidabilità.
Questa situazione è ancora più grave se si considera che altri Comandi, non sedi GOS, sono stati recentemente dotati di mezzi nuovi (es. Modena e Forlì), mentre Piacenza continua ad operare in condizioni critiche. Non si tratta di una rivendicazione localistica, ma di una necessità istituzionale legata al soccorso tecnico urgente e alla tutela della popolazione.
La richiesta della FP CGIL: mezzi adeguati per un servizio essenziale
La FP CGIL Piacenza rinnova quindi la richiesta al Ministero dell’Interno e ai referenti dei Vigili del Fuoco per l’assegnazione, in tempi congrui ma con priorità, dei seguenti mezzi:
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un nuovo ATT con semirimorchio per trasporto,
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un escavatore adeguato,
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una minipala chiusa e moderna,
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un ACT per il trasporto inerti.
L’obiettivo non è solo quello di rinnovare un parco mezzi ormai obsoleto, ma garantire che il Comando di Piacenza possa adempiere con efficienza e sicurezza alla propria missione di protezione civile.
FP CGIL: “Non si può aspettare oltre”
“Non chiediamo privilegi – dichiara la Segretaria Generale Melissa Toscani – ma il riconoscimento del ruolo operativo del Comando di Piacenza. Il soccorso alla popolazione non può essere messo a rischio da mezzi che cadono a pezzi”.
La FP CGIL si dice fiduciosa che, stavolta, la richiesta venga ascoltata e accolta, per garantire un servizio pubblico essenziale in condizioni di sicurezza, efficienza e tempestività.