La FP CGIL Emilia-Romagna conferma l’astensione dal lavoro per l’intera giornata di mercoledì 10 dicembre 2025 in tutte le aziende pubbliche e private dell’igiene ambientale che applicano il CCNL unificato dei Servizi Ambientali del 18 maggio 2022.
Lo sciopero, proclamato unitariamente dalle organizzazioni sindacali di categoria, arriva dopo mesi di confronto infruttuoso e dopo lo stop della trattativa seguito all’incontro del 1° agosto 2025 nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla legge 146/90 e dall’Accordo nazionale del 1° marzo 2001.
Le ragioni dello sciopero
Per la FP CGIL il tempo delle attese è finito. Il contratto è scaduto dal 31 dicembre 2024 e le lavoratrici e i lavoratori non possono più essere lasciati senza tutele adeguate mentre aumentano inflazione, carichi di lavoro e rischi per la salute.
Le controparti datoriali continuano a negare un rinnovo che garantisca:
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un aumento salariale dignitoso in grado di recuperare il potere d’acquisto eroso;
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il rafforzamento delle tutele sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro;
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una nuova classificazione professionale che valorizzi le competenze reali;
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un welfare contrattuale esteso e inclusivo.
“Non accetteremo un contratto al ribasso né l’idea che la sostenibilità economica delle imprese si scarichi sui lavoratori”, afferma la FP CGIL Emilia-Romagna. “Il settore dell’igiene ambientale tiene in piedi ogni giorno città, comunità e salute collettiva: chi garantisce un servizio pubblico essenziale deve avere diritti e salari all’altezza del proprio ruolo.”
Contesto
Il CCNL unificato del 18 maggio 2022 ha segnato un passaggio importante di armonizzazione tra il comparto pubblico e quello privato. Ma oggi, a distanza di oltre un anno dalla scadenza, la trattativa è ferma. Le richieste delle organizzazioni sindacali – tra cui l’adeguamento delle retribuzioni e il rafforzamento delle relazioni industriali – non hanno trovato risposta.
Servizi minimi e partecipazione
L’astensione riguarderà tutti i turni con inizio il 10 dicembre, nel rispetto delle garanzie previste dalla legge 146/90 e dall’Accordo nazionale del 1° marzo 2001 sui servizi pubblici essenziali.
La FP CGIL Emilia-Romagna invita tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare massicciamente alla mobilitazione: “Solo con una risposta collettiva e unitaria possiamo ottenere un rinnovo vero, non un contratto svuotato. Il lavoro ambientale è un pilastro del servizio pubblico: chi lo svolge merita rispetto e riconoscimento.”
