La FP CGIL non firma il contratto 2022-2024 delle Funzioni Locali. Una scelta chiara e coerente, spiegata dalla segretaria nazionale Tatiana Cazzaniga: “Meno del 6% di aumento non basta, perché l’inflazione nel triennio ha toccato il 16%. Significa che, a conti fatti, le lavoratrici e i lavoratori perderanno dieci punti percentuali reali in busta paga”.
Il nuovo contratto, proposto dall’Aran e sostenuto dal Governo, non garantisce il recupero del potere d’acquisto perso negli ultimi anni. La tabella allegata mostra con precisione quanto ogni profilo professionale del comparto ha perso, mese dopo mese, a causa dell’inflazione e dei ritardi nel rinnovo.
Risorse insufficienti e rinviate
“Abbiamo ottenuto qualcosa, certo – continua Cazzaniga – cento milioni di euro. Ma li hanno inseriti a partire dal 2028. E nel frattempo come si fa a pagare le bollette, il mutuo o l’affitto? Quelle risorse servono ora, non tra due anni”.
La FP CGIL denuncia un sistema che continua a non valorizzare il lavoro pubblico locale. “Da troppo tempo il comparto degli enti locali attende una vera valorizzazione salariale e professionale. Chiediamo al ministro di aumentare subito le risorse nel Fondo e di renderle disponibili per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.”
Giovani e carriere bloccate
Un altro nodo critico riguarda i percorsi di carriera. “Non stupisce che tanti giovani non partecipino ai concorsi o lascino gli enti dopo uno o due anni. Gli stipendi sono troppo bassi rispetto alle responsabilità quotidiane di chi lavora nei Comuni, nelle Province, nelle Regioni, nelle Camere di Commercio e nelle ASP. È urgente intervenire, anche per garantire percorsi di valorizzazione oggi impossibili per mancanza di fondi.”
Una battaglia per dignità e giustizia salariale
La FP CGIL ribadisce la necessità di un contratto che riconosca il valore del lavoro pubblico locale, garantendo retribuzioni dignitose e adeguate al costo della vita. “Non firmare questo contratto è un atto di responsabilità verso chi ogni giorno manda avanti i servizi pubblici, spesso in silenzio e con grande professionalità.”
Nella tabella allegata è possibile verificare quanto è stato perso in tre anni di contratto.

