“Il mio augurio è che chi mi sostituirà sappia riconoscere il valore del corpo di Polizia Locale di Parma”: sono queste le parole pronunciate nei giorni scorsi dal Comandante in uscita della PL di Parma, Roberto Riva Cambrino. La FP CGIL Parma auspica che chi arriverà riconosca più di quanto sia stato riconosciuto finora il valore del corpo, e soprattutto il valore delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Locale.
Il sindacato di categoria della CGIL concorda tuttavia sul fatto che un nuovo comandante debba essere effettivamente all’altezza di un ruolo così importante e che riconosca davvero le capacità di questi lavoratori. Non commentiamo il bilancio di un dirigente, che dopo due mesi dall’insediamento a Parma partecipa ad un concorso a Rivoli (sicuramente per motivazioni valide) ma che nel mentre lancia una riorganizzazione delle figure apicali del corpo, e soprattutto una proposta di orario di lavoro (tra cui il quarto turno, da svolgere in orario notturno), che necessiterebbe di confronto tra le parti, essendo un argomento molto delicato e potenzialmente divisivo se non affrontato con la giusta organizzazione e le adeguate risorse.
É verissimo che nella serata dei festeggiamenti del Napoli in Piazza Garibaldi gli agenti in servizio si siano dimostrati professionali ed equilibrati rispetto alla situazione in essere, peccato che questi agenti siano rimasti soli per troppo tempo, nonostante le richieste fatte alle altre forze dell’ordine e nonostante una percepita disorganizzazione. Non a caso abbiamo formalmente richiesto all’Amministrazione se per quella serata fosse stato emanato apposito ordine di servizio da parte del Comando, circa le disposizioni da seguire per l’evento.
Rileviamo poi un accanimento vero e proprio nei confronti di alcuni agenti in servizio, verso il lavoro quotidiano di lavoratrici e lavoratori che, per aver dato anima e corpo alla PL negli anni passati, nei quali il sottorganico era conclamato in una condizione di burnout per i carichi di lavoro dovuti alla mancanza di personale, si ritrovano ora in una situazione di lavoro sicuramente meno operativa, ma sempre nel pieno esercizio delle proprie funzioni come previsto dalla normativa vigente. Svolgono un proficuo lavoro ed esercitano le proprie professionalità in quello che è sempre stato il pilastro dell’azione amministrativa di un ente come il Comune di Parma: la costante partecipazione della PL a quella sicurezza integrata che non è fatta di fantomatici e scopiazzati nuclei “anti droga” ma anche di autorevolezza nelle fasi di back office e tutela di tutte quelle azioni e procedimenti che trovano la loro genesi nel lavoro dei colleghi impegnati nei servizi esterni è attuata anche grazie a loro.
Il vero problema è che il corpo della PL di Parma è ancora sprovvisto di un regolamento riguardante l’orario di lavoro. In una situazione dove vi sono problematiche di organico, poche risorse da mettere a disposizione, una non chiara visione di cosa questi agenti debbano effettivamente fare di notte, e come questi possano integrare al meglio il lavoro delle forze dell’ordine, il problema per il comandante diventa “l’elevato numero di persone con criticità sanitarie”. La situazione sarebbe ridicola se non fosse effettivamente cosi grave.
Riteniamo che quanto dichiarato dal Prefetto di Parma alla Gazzetta di Parma risponda alla necessità di quella sicurezza integrata che deve essere raggiunta e continuamente alimentata, ma non a discapito dei lavoratori della Polizia Locale di Parma.
Detto ciò archiviamo il prima possibile questa spiacevole parentesi e come FP CGIL chiediamo al Comune e alla Amministrazione di mettere in essere un vero confronto sindacale per arrivare ad una corretta articolazione dell’orario di lavoro della PL, che riconosca lo sforzo e la responsabilità degli agenti, e che venga retribuita per quello che merita.
Infine chiediamo che questo Corpo abbia pace, che si individuino figure dirigenziali adeguate al ruolo, con prospettive di lavoro di lungo termine, che possano dare stabilità e continuità di lavoro a chi ogni giorno è nelle strade, nelle piazze e negli uffici per assicurare sicurezza e servizio pubblico per tutti i cittadini.