Questi i risultati fin qui ottenuti dalla fp cgil per i lavoratori civili del ministero della difesa, di seguito gli impegni per il 2022-2024.

Care colleghe e cari colleghi,

Di seguito gli obiettivi che 4 anni fa, alle scorse elezioni, indicammo per iniziare a cambiare
le condizioni di lavoro e migliorare i salari dei dipendenti civili della Difesa:
Ridare forza alla RSU nella negoziazione e nelle contrattazione di posto di lavoro per tutelare i diritti e i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori; obiettivo raggiunto!
Ottenere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da ben 6 anni; obiettivo centrato!
Utilizzare le risorse finanziarie rese disponibili per completare le progressioni economiche iniziate nel 2010 anche per i restanti 7.000 lavoratori della difesa; obiettivo raggiunto!
Rivendicare e ottenere la distinzione delle funzioni di competenza del personale civile da quelle del personale militare; obiettivo centrato!
Ritenere indispensabile la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle scelte che riguardano i processi organizzativi e lavorativi di ogni singolo posto di lavoro; obiettivo raggiunto!
Rilanciare le attività formative nel Ministero della Difesa. obiettivo centrato!

Eppure nonostante i risultati ottenuti l’azione della
FP CGIL non si è mai fermata, concentrandosi in particolare sulla tutela della sfera professionale, della condizione lavorativa e soprattutto di quella salariale dei lavoratori civili, nell’ambito della quale provvedere a sanare la differenza economica che sussisteva tra l’indennità di amministrazione dei dipendenti civili della Difesa (- 27% mese) a parità di area, ruolo e funzione, rispetto a quella attribuita ai colleghi delle altre pubbliche amministrazioni.
Il 5 aprile 2017, dopo mesi di lotta e mobilitazione messe in campo dalla FP CGIL contro l’inerzia dell’allora Ministro della Difesa, riuscimmo ad ottenere i primi storici risultati, racchiusi in un accordo che prevedeva:

la costituzione di un Fondo integrativo del trattamento economico del personale civile non dirigente, alimentato con 21 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 (poi prorogato anche per gli anni2020 e 2021) che iniziava a dare risposta a quell’insana differenza economica; obiettivo centrato!
le progressioni economiche avviate per tutti i lavoratori, svolte – dopo quelle realizzate nel 2016 – anche negli anni 2017 e 2018; obiettivo raggiunto!
la modifica del sistema di valutazione della performance. obiettivo centrato!

Nella scia di quei risultati, la
FP CGIL ha operato per la costruzione di proposte utili ad alimentare la discussione in sede istituzionale, politica e contrattuale, in particolare su 4 priorità:
l’esigenza di ottenere aumento dell’indennità di amministrazione del personale civile della Difesa;
la ripresa di un ciclo di progressioni economiche nelle e tra le aree;
risolvere la nota condizione economico-professionale dei lavoratori della 1^ area, soluzione individuata nel transito di quelle posizioni nella II^ area professionale con la riforma del sistema ordina-mentale proposta dalla FP CGIL all’ARAN nell’ambito del rinnovo del CCNL 2019/2021;
le assunzioni di personale tecnico operativo e amministrativo.

L’azione caparbia e determinata condotta dalla
FP CGIL sia in ambito parlamentare, sia attraverso l’interlocuzione con il vertice del Ministero della Difesa, ha finalmente trovato corrispondenza nella destinazione al personale civile della Difesa di 50 MILIONI di euro – 30 MILIONI per l’aumento dell’indennità di amministrazione, 20 MILIONI per l’avvio delle progressioni economiche -, e l’assunzione di 431 tecnici. ERGO, TUTTI E 4 GLI OBIETTIVI CENTRATI!

Una conquista frutto dell’azione costante e determinata della
FP CGIL, che ha favorito la modifica alla radice del valore dell’indennità di amministrazione attribuita ai lavoratori civili della Difesa, portandolo al livello di quella percepita dai dipendenti di tutte le altre pubbliche amministrazioni, e che ora consentirà di avviare un altra stagione di progressioni nelle e tra le aree, dopo quelle già ottenute per gli anni 2016/2018.
Attraverso la stipula del CCNI 2021/2023, la FP CGIL ha inoltre proposto e ottenuto nello scorso mese di luglio:
n. 10.352 posti definiti per gli sviluppi economici dal 1.01.2021, utilizzando i criteri fissati nel 2018;
1 milione di euro ai lavoratori della 1^ area, ovvero più di 1000 euro pro capite per l’anno 2021;
750 euro circa pro capite dalla performance organizzativa, quota parte dei 21 milioni anno 2021;
250 euro circa dalla performance individuale;
360 euro circa pro capite del Fondo Unico di Sede;
2.350 euro circa pro capite per l’attribuzione della posizione organizzativa ai lavoratori della 3^ area – I categoria – e circa 1.450 a quelli inseriti nella II categoria;
15% aumento indennità per le Particolari Posizioni di lavoro, compreso il rischio. Obiettivi centrati!

Con la recente sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL 2019/2021, il nuovo ordinamento professionale proposto e ottenuto dalla FP CGIL
risolverà definitivamente anche l’annosa questione relativa al personale inquadrato nella 1^ area ( in seguito degli operatori), riservando a questi ultimi lavoratori la possibilità di transitare nella II^ area funzionale (in seguito degli assistenti) attraverso la norma di 1^ attuazione, anche solo con l’assolvimento dell’obbligo scolastico (licenza media) e 8 anni di esperienza professionale maturata (anzianità) nell’area di provenienza, eliminando così la piaga del mansionismo. Obiettivo raggiunto!
Allo stesso modo, sarà consentito il transito nell’attuale III^ area funzionale (in seguito dei funzionari) ai lavoratori appartenenti all’attuale II^ area non in possesso della laurea triennale o magistrale e 5 anni di anzianità, che potranno ora accedere all’area superiore con il diploma di II° grado ed almeno 10 anni di esperienza professionale maturata nell’area di appartenenza. Obiettivo centrato!
Ferma restando la possibilità di transitare comunque a regime da un’area all’altra, come previsto dall’art. 17 del nuovo CCNL 2019/21. Obiettivo raggiunto!

Gli impegni che la FP CGIL assume per il triennio 2022/2024


Mantenimento nel perimetro del lavoro pubblico delle strutture e dell’occupazione del settore civile della Difesa – No a privatizzazione e esternalizzazione dei servizi, più investimenti economici su Enti e Stabilimenti produttivi aree tecnico operativa e industriale;
Proroga e stabilizzazione dei 21 milioni di euro conquistati attraverso l’accordo del 5 aprile 2017, come già di anno in anno fino al 2021;
Modifica della legge 244/2012, necessaria per superare il limite imposto all’occupazione civile della Difesa, attualmente previsto in massimo 20.000 unità; Avvio piano straordinario assunzioni 10.000 tecnici e amministrativi civili A.D., in aggiunta alle 3481 unità già contenute nel Piano dei Fabbisogni nel triennio 2021-2023;
Avvio della contrattazione decentrata in A.D., per dar corso e valore alle norme contrattuali introdotte con il CCNL 2019-2021 sul nuovo ordinamento professionale del personale civile della Difesa;
Avvio delle progressioni anno 2022 nelle e tra le aree funzionali per gli aventi diritto;

Definizione CCNI parte normativa; Un nuovo regolamento per la mobilità interna;

Strutturare il lavoro agile e quello da remoto in A.D., prevedendo la corretta attribuzione del buono pasto elettronico a tutte le lavoratrici e lavoratori civili della Difesa;
Estensione polizza assicurativa integrativa sanitaria al personale civile Difesa.
Tutela Salute e Sicurezza delle lavoratrici e lavoratori. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie sono un grande momento di espressione di democrazia diretta che le lavoratrici e i lavoratori della Pubblica Amministrazione hanno conquistato con le proprie lotte. Per questo diventa fondamentale esercitare nel miglior modo possibile il diritto ad essere rappresentati, scegliendo a chi affidare la difesa dei Tuoi interessi sul Tuo posto di lavoro. E il modo migliore di dare incisività e forza al TUO VOTO è quello di Votare per le lavoratrici e i lavoratori Candidate/i della FP CGIL, la più grande e importante Organizzazione Sindacale del Paese. Persone che mettono a disposizione della RSU il proprio impegno, la preparazione e l’esperienza professionale conseguita nelle attività di tutti i giorni, che non sono sindacalisti di mestiere e tanto meno vogliono diventarlo, sentendosi solo…

LAVORATORI CHE RAPPRESENTANO E TUTELANO LAVORATORI