Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei Servizi Ambientali è di nuovo in stallo. Dopo mesi di trattativa, il 24 luglio le principali associazioni datoriali hanno dimostrato scarsa volontà di chiudere un accordo equo, alimentando l’insoddisfazione sindacale e aprendo la strada a una possibile mobilitazione nazionale.
Trattative interrotte: cosa è successo
Le sigle sindacali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL hanno denunciato l’atteggiamento attendista delle controparti – Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e le centrali cooperative – che hanno preferito guadagnare tempo piuttosto che affrontare le urgenze del settore: salute e sicurezza sul lavoro, evoluzione delle classificazioni e adeguamento economico.
La mancata volontà di confronto concreto ha reso inevitabile l’apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione, primo passo verso uno sciopero nazionale di categoria.
Le richieste dei sindacati
I sindacati chiedono un rinnovo contrattuale che non sia solo formale, ma che porti miglioramenti tangibili per le lavoratrici e i lavoratori del settore. In particolare:
Obiettivi prioritari:
-
Tutela del diritto di sciopero
-
Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali
-
Salvaguardia della classificazione professionale
-
Difesa del potere d’acquisto, messo a rischio dall’inflazione
Proposte concrete:
-
Maggiore sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
-
Riforma della classificazione del personale
-
Miglioramento degli articoli contrattuali per chi lavora negli impianti
-
Accordo economico solido, con sviluppo del welfare contrattuale e delle indennità
Una visione industriale per il futuro del settore
I sindacati ribadiscono la necessità di un modello industriale sostenibile, fondato su sviluppo, investimenti e centralità del lavoro. Viene respinta ogni logica di deregolamentazione selvaggia e concorrenza senza regole, che mette a rischio diritti e qualità del servizio.
Il rinnovo del CCNL non è solo una rivendicazione salariale: è un atto necessario per la crescita e la coesione del settore, per rafforzare il legame tra lavoratori e aziende pubbliche e private dei servizi ambientali.
“Il CCNL deve essere uno strumento di sviluppo, non un freno” – Segreterie nazionali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL