Il 17 novembre la FP CGIL Emilia-Romagna aderisce allo sciopero dei servizi pubblici

Comunicato stampa Dire

Il sindacato dei dipendenti pubblici della Cgil dell`Emilia-Romagna si prepara allo sciopero del 17 novembre contro la manovra del governo.

“E` inaccettabile il taglio delle pensioni dei lavoratori pubblici: tagliare i diritti acquisiti rompe il patto sociale. Il governo deve tornare sui suoi passi”, chiede la Fp-Cgil. “La modifica peggiorativa dei coefficienti previdenziali di cui tanto si sta parlando porterà tantissime lavoratrici e lavoratori ad avere una pensione più povera. Si tratta di persone che hanno sempre pagato con regolarità tasse e contributi, e non tutti nel nostro Paese possono affermare la stessa cosa, persone che hanno regolarmente riscattato, pagando fior di quattrini, gli anni di studio universitario”, denuncia il sindacato.

“Ora il governo, con una misura dal carattere incostituzionale, pensa di modificare anni di contributi e fare pesantemente cassa: stiamo parlando di migliaia di euro annui sulla pelle di centinaia di migliaia di persone. Ma questo non è l`unico effetto“, ammonisce la Funzione pubblica. “Nelle aziende sanitarie ed in tanti enti locali della nostra regione si sta verificando una vera e propria fuga, del tutto comprensibile, di coloro che hanno già maturato i requisiti per la pensione e che sono rimasti in servizio, quasi sempre perché la propria azienda, la propria amministrazione, ha chiesto loro di rimanere, vista le difficoltà ed i vincoli ad assumere nuovo personale”, ricorda il sindacato.

L'elenco di tutte le manifestazioni


17 novembre, sarà sciopero nazionale!

SCIOPERO 17 NOVEMBRE

Contro una Legge di Bilancio 2024 iniqua per il lavoro nei servizi pubblici

SERVONO PIÙ RISORSE PER I CCNL PUBBLICI

• Quanto stanziato dal Governo per il rinnovo del contratti è lontanissimo dal recupero dell’inflazione a 2 cifre degli ultimi anni, con una perdita del potere d’acquisto del 16.1%, di fatto i dipendenti pubblici si pagano questo rinnovo e ci rimettono pure!

• L’anticipo previsto dal governo non solo divide i lavoratori dello stato da quelli di enti locali e sanità, penalizza i tempi determinati ma è un modo per mascherare l’insufficienza di risorse per i salari, assorbe oltretutto il bonus del 2023 e le risorse sono solo per un anno.

• Non ci sono risposte per la stabilizzazione dei precari nel settore pubblico, quelli storici, quelli del PNRR e dei Pon e non si danno risposte agli idonei.

• Il Governo non ha ancora attuato la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il differimento del TFR/TFS dei lavoratori pubblici fino a 7 anni.

• Non si estendono i benefici fiscali per la contrattazione di secondo livello che rimangono solo per il privato e rimane il tetto sul salario accessorio.

• Contro il taglio di 600 milioni di Euro per Regioni, Province e Comuni: a rischio, ancora una volta, il turnover del personale.

OCCORRONO PIÙ RISORSE PER LA SANITÀ PUBBLICA

Quanto stanziato per la sanità pubblica è totalmente insufficiente a salvaguardare il SSN, ad eliminare le liste d’attesa, a stabilizzare i precari e per fare nuove assunzioni.

IL GOVERNO È RIUSCITO NEL MIRACOLO DI PEGGIORARE LA LEGGE FORNERO

• Quota 103 con la finestra di 9 mesi diventa Quota 103 e 3⁄4, una vera e propria beffa per i lavoratori pubblici. È una vergogna il ricalcolo contributivo di tutti i versamenti che taglia l’assegno pensionistico fino al 20%. È inaccettabile che la pensione non possa superare quattro volte il minimo.

• È inaccettabile la revisione delle aliquote del calcolo delle pensioni liquidate a partire dal 1/1/2024 che penalizza i lavoratori degli enti locali, della sanità e gli insegnanti delle scuole comunali e parificate, degli ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari.

• Si colpiscono ancora una volta le donne con l’aumento a 61 anni come anzianità per accedere ad “opzione donna”.

TUTELARE I SALARI DI CHI SI OCCUPA DEI SERVIZI ALLE PERSONE

Vogliamo tutelare il salario di tutti i lavoratori dei servizi pubblici, anche quelli con contratti privati, occorrono più risorse per finanziare adeguatamente tutti i servizi ed evitare il dumping contrattuale.

MOBILITIAMOCI! PER GARANTIRE SERVIZI PUBBLICI EFFICIENTI E PER FERMARE L’IMPOVERIMENTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI!