Inquadramento educatori con titolo, sottoscritto fondamentale accordo. Riconosciuto il livello d2
FP CGIL, CISL FP, FISASCAT CISL, UIL FPL, Confocooperative e Legacoop hanno sottoscritto un accordo importante per l’inquadramento contrattuale dei lavoratori delle cooperative sociali di Parma.
L’accordo riconosce il livello d2 da settembre 2023 a tutti i lavoratori con i titoli necessari. Dal 1 maggio 2023, le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei titoli necessari riceveranno un superminimo di 41,45 euro (da riparametrare in base al part time), mentre dal 1 settembre 2023 verrà riconosciuta la restante quota di superminimo e l’inquadramento effettivo al d2. Infine, dal 31 gennaio 2024, i lavoratori assunti prima del 2021 riceveranno una quota una tantum di 500 euro, mentre i lavoratori assunti nel 2021 riceveranno 250 euro (da riparametrare in base al part time).
L’accordo coprirà tutte le situazioni di cambio di appalto che dovessero verificarsi nel 2023. L’accordo è frutto di un lavoro lungo e voluto dalla FP CGIL di Parma e ha lo scopo di rendere omogeneo il trattamento economico delle lavoratrici e dei lavoratori del settore assistenziale ed educativo.
Il documento riguarda tutte le figure professionali dei servizi educativi e assistenziali, come quelli per i minori e i disabili, che vedranno finalmente riconosciuta la loro professionalità e il loro impegno quotidiano. L’accordo rappresenta un importante passo avanti per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del settore e dei settori stessi, che hanno garantito la tenuta dei servizi durante la pandemia e la crisi economica.
L’accordo ha avuto il supporto dei delegati della FP CGIL e delle centrali cooperative, che si sono dimostrati sensibili al tema.
Inizia la trattativa per il rinnovo del Contratto delle Cooperative Sociali
Lo scorso 17 novembre 2022, a Roma, si è finalmente avviato il negoziato per il rinnovo del CCNL Cooperative Sociali. Un rinnovo molto atteso, che nella sola Emilia-Romagna interessa decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori.
L’incontro è stato utile per l’avvio del confronto conseguente alla presentazione della piattaforma che le OO.SS. hanno trasmesso alle controparti a inizio anno dopo la fase di consultazione che, come noto, ha scontato diversi rallentamenti dovuti alla fase pandemica.
FP CGIL, insieme ai sindacati di categoria di Cisl e Uil, rafforzando i contenuti della piattaforma presentata ha posto un particolare accento sulla forte necessità di importanti risposte in materia salariale, valorizzando economicamente e professionalmente lavoratrici e lavoratori del settore. Con forza è stato inoltre richiesto di intervenire su diritti e tutele, nonché sull’importanza di ridurre e contrastare precarietà e incertezze, anche in Emilia-Romagna, infatti, un forte turn over di personale ha investito la cooperazione sociale e intervenire in tal senso serve per migliorare le condizioni lavorative.
Le Centrali cooperative hanno convenuto sulla necessità di dare risposte economiche al personale, mettendo tuttavia in risalto il difficile momento in cui versa il Paese con particolare riferimento alla crescita delle spinte inflattive e dei costi energetici; hanno altresì sottolineato la loro consapevolezza rispetto alla grande attesa esistente in merito al rinnovo del CCNL.
Sono quindi stati calendarizzati una serie di incontri con l’obiettivo di entrare nel merito delle singole questioni.
Operatrici ed operatori della cooperazione sociale meritano – in tempi accettabili – un rinnovo contrattuale all’altezza della qualità del lavoro che quotidianamente esprimono.
Lavoriamo insieme per questo.
Cooperativa Elleuno, presidio delle operatricie e degli operatori - Imola & Bologna
NON UN MINUTO DI MENO DI ASSISTENZA AGLI OSPITI
DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
Vertenza aperta con la Cooperativa sociale Elleuno con sede a Casale Monferrato (AL) per l’applicazione di un accordo sindacale regionale raggiunto delle Funzioni pubbliche di Cgil -Cisl-Uil.
Questo accordo, sottoscritto per parte datoriale dai livelli regionali di Legacoop, Confcooperative e AGCI, garantisce agli operatori e operatrici che per potere svolgere il proprio lavoro devono indossare una divisa,14 minuti retribuiti al giorno per indossare la divisa a inizio turno e svestirla alla fine dell’orario di lavoro.
Venerdì 17 dicembre dalle ore 8 alle ore 10 nello spazio antistante il municipio di Castel San Pietro Terme prima iniziativa di mobilitazione sotto forma di presidio verso la Cooperativa Elleuno per chiedere l’applicazione corretta di questo accordo.
Il secondo presidio si terrà nel medesimo orario lunedì 20 dicembre presso Liber Paradisus a Bologna.
La Cooperativa Elleuno che a Bologna e nel territorio del Circondario Imolese (a Castel San Pietro Terme e Dozza) gestisce 4 strutture residenziali rivolte in particolare a ospiti non autosufficienti. Secondo la Cooperativa, questi minuti devono essere inseriti all’interno dei piani assistenziali con il risultato di diminuire l’assistenza nei confronti degli ospiti. Situazione inaccettabile dal punto di vista sindacale.
Il concetto che si vuole garantire a queste lavoratrici e lavoratori in analogia a quanto già accade per la Sanità è che il lavoro comincia dal momento in cui si indossa la divisa, che avviene sempre prima dell’inizio delle attività lavorative definite dai piani assistenziali. Per anni gli operatori socio sanitari, gli infermieri, i responsabili delle attività assistenzialii fisioterapisti, gli animatori hanno regalato ai propri datori di lavoro i minuti necessari per indossare e svestire la divisa senza che fossero riconosciuti come tempo lavoro. Tempi di vestizione che in epoca Covid si sono allungati a causa della necessità di indosare dispositivi di protezione individuali necessari per limitare al massimo la dissusione dei contagi.
Lo spirito dell’accordo è di acquisire un diritto per lavoratrici e lavoratori e non di togliere anche un solo minuto di assistenza alle persone che vivono all’interno delle Case Residenza Anziani gestite dalla Cooperativa.
Per Fp Cgil Bologna – Serena Caselli
Per Fp Cgil Imola – Maurizio Serra
Per Cisl Area metropolitana – Licia Dimase – Kevin Ponzuoli
Per Uil Fpl Imola – Giuseppe Rago
Per Uil Fpl Bologna – Umberto Bonanno
Se sei un lavoratore del terzo settore e sei interessato alle nostre attività sindacali puoi contattare la sede territoriale più vicina a te!
Tempi di vestizione: raggiunto l'accordo regionale - Cooperazione sociale
E’ stato siglato un importante accordo regionale unitario fra le parti sindacali e le associazioni di rappresentanza del mondo della cooperazione sociale che stabilisce che i tempi di svestizione e vestizione saranno ufficialmente compresi nell’orario di lavoro se il lavoratore è tenuto a indossare o svestire indumenti di servizio sul luogo di lavoro.
Un accordo importante, frutto di una lunga contrattazione e che vede finalmente riconosciuto come tempo di lavoro il momento in cui si indossano i propri indumenti professionali.
L’accordo prevede:
- I tempi di vestizione sono determinati in 14 minuti complessivi (7 in entrata e 7 in uscita) per ogni turno di lavoro, comprensivi del tempo per dirigersi o allontanarsi dallo spogliatoio;
- In caso di situazioni particolari le parti si incontreranno per una comune valutazione;
- L’accordo in questione entrerà in vigore a partire dal 01/11/2021.
L’accordo è stato firmato unitariamente fra FP CGIL, FP CISL, FISASCAT CISL, FPL UIL, UILTUCS UIL e AGCI Solidarietà Emilia-Romagna, Federsolidarietà Confcooperative Emilia-Romagna, Legacoop sociali Emilia-Romagna.