L'appello dei lavoratori Federcasa "Vogliamo un contratto dignitoso"

Siamo le lavoratrici e i lavoratori che quotidianamente operano negli Enti e nelle Aziende che amministrano il patrimonio immobiliare pubblico residenziale. Con la nostra professionalità ed esperienza contribuiamo a garantire il diritto all’abitare a una fascia di popolazione in condizione di fragilità economica.

Da troppo tempo attendiamo il rinnovo del CCNL 2022-2024, quasi arrivato alla scadenza e su cui, al tavolo di trattativa, come parte datoriale siete ancora lontani dal presentare una proposta che possa tutelare i nostri salari a fronte dell’aumento del costo della vita che si è registrato in questi anni, e che possa valorizzare la nostra professionalità.

È quanto si legge in una lettera promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e sottoscritta da ben oltre la metà del personale di Federcasa (oltre 2000 lavoratrici e lavoratori su poco meno di 4000 complessivi), indirizzata ai vertici di Federcasa e al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.

Lavoratori e lavoratrici che lo scorso 28 giugno a Roma hanno promosso un presidio in contemporanea con l’assemblea nazionale di Federcasa, e consegnato le firme raccolte al Presidente uscente.

“Il 20 febbraio, dopo mesi di stato di agitazione – prosegue la lettera – abbiamo scioperato con convinzione per rifiutare l’ennesima proposta insoddisfacente arrivata allora sul tavolo della trattativa: un incremento tabellare del 6%. Oggi, a mesi di distanza, non averla migliorata è un atto irrispettoso nei confronti di chi tutti i giorni lavora nelle vostre aziende per gestire il patrimonio pubblico. Adesso basta! L’assemblea dei Presidenti degli enti aderenti a Federcasa deve dare subito risposte adeguate. Vogliamo il contratto e lo vogliamo dignitoso, equo e tempestivo!”.

la spesa sociale in Italia per la Casa

La spesa sociale in Italia per la casa è tra le più basse d’Europa (0,5% del PIL). Il nostro Paese, stima l’OCSE, ha solo il 2,4% del patrimonio abitativo di edilizia pubblica (in Francia è il 14%, in EU 8%).

Il patrimonio gestito dalle aziende-casa è di circa 725.000 alloggi, circa 58.000 sono sfitti, e oltre il 10% non assegnabili o inadeguati. Le domande inevase sono circa 600.000. La realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) è progressivamente diminuita negli anni e si è anche eroso fortemente il patrimonio per la dismissione e la vendita di alloggi (oltre 200.000). L’ultima legge di Bilancio ha tagliato il Fondo per il sostegno agli affitti e il Fondo per la morosità incolpevole in un contesto sociale che vede il 45% delle famiglie in condizione di povertà vivere in affitto.

Il Piano Casa annunciato dal Ministro Salvini, con uno stanziamento insufficiente di 100 milioni per 2027 e 2028, avrebbe dovuto prevedere anche linee guida per l’edilizia residenziale pubblica e sociale. Sembra però abbandonato.


Successo per lo sciopero Federcasa - Adesione oltre l'80%

Lo sciopero di oggi è stato un grande successo. Lavoratori e lavoratrici sono scesi in piazza in tutta Italia e nella nostra regione per chiedere più diritti e più attenzione al tema dell’abitare sociale, ancor più prioritario in un momento in cui i fragili sono sempre più fragili. Siamo scesi in piazza per chiedere il rinnovo del contratto 2022-2024 Federcasa e che sia garantita la professionalità di lavoratrici e lavoratori, impegnati quotidianamente a offrire soluzioni abitative alle persone in condizione di fragilità.

E’ fondamentale ricordare che il patrimonio abitativo italiano destinato all’edilizia pubblica è solo il 4% (tra i più bassi d’Europa). Il sistema Federcasa gestisce circa 800mila alloggi e si stima ci siano 600mila domande inevase di famiglie che avrebbero bisogno di un alloggio e non lo ricevono. La spesa sociale per la casa in Italia è tra le più basse d’Europa (0,5% del Pil). In tempi di inflazione galoppante e aumento delle disuguaglianze, appare ancora più miope l’atteggiamento di chiusura della parte datoriale.

In un contesto sociale in cui 989mila famiglie in povertà assoluta (il 45% del totale) sono in affitto, l’80% degli sfratti sono dovuti a morosità e il Governo non ha rifinanziato il fondo affitto e il Fondo morosità incolpevole. A Federcasa chiediamo risposte concrete ed adeguate per lavoratrici e lavoratori: servono sia un incremento economico che tuteli i salari che un riconoscimento degli arretrati adeguati al tempo che è già trascorso in attesa del rinnovo del Ccnl. Lavoratrici e lavoratori sono in sofferenza e noi siamo con determinazione al loro fianco nella difesa dei loro diritti.

In Emilia-Romagna l’adesione allo sciopero media supera l’80%.


Sciopero Nazionale del 20 Febbraio: Lavoratori Federcasa in Protesta per il Rinnovo Contrattuale

Il settore dell’edilizia residenziale pubblica è al centro di un dibattito incandescente riguardante il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di Federcasa. Dopo mesi di trattative la Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl hanno annunciato uno sciopero nazionale per il 20 febbraio prossimo, poiché le negoziazioni sono giunte a un punto morto.

Le tensioni sono esplose soprattutto per il mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici presso le Aziende Casa dell’Emilia Romagna nel percorso di rinnovo del CCNL Federcasa per il biennio 2022-2024. La proposta di un aumento salariale del 1,5% in meno rispetto alle richieste sindacali è stata considerata inaccettabile, specialmente in un contesto di crescente inflazione che erode il potere d’acquisto dei dipendenti.

L’edilizia pubblica, vista come un valore comunitario fondamentale, assume un ruolo cruciale in un contesto sociale segnato dall’aumento della povertà. Per questo motivo, le rappresentanze sindacali hanno chiesto un intervento urgente all’Assessora Regionale Barbara Lori, al fine di sensibilizzare Federcasa sull’importanza di un rinnovo contrattuale dignitoso sia dal punto di vista economico che della revisione del sistema di classificazione del personale, fermo da oltre 6 anni.

L’Assessora Lori ha mostrato comprensione verso le richieste sindacali e si è impegnata a sostenere i lavoratori e lavotrici che fanno riferimento al contratto Federcasa per il recupero del potere d’acquisto dei salari. La sua disponibilità a rappresentare le istanze sindacali è stata accolta positivamente dalla Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che hanno espresso apprezzamento per il suo impegno e ascolto attivo.

La protesta continuerà con presidi e assemblee in tutta la regione, culminando nello sciopero nazionale del 20 febbraio. L’obiettivo è chiaro: ottenere un riconoscimento adeguato per un lavoro che riveste un’importanza sociale significativa e contribuisce alla coesione delle nostre comunità.


20 febbraio sciopero nazionale del personale del CCNL Federcasa

“FP Cgil, Cisl FP e Uil Fpl hanno proclamato lo sciopero nazionale per il prossimo 20 febbraio per il personale delle aziende che applicano il CCNL Federcasa. La trattativa per il rinnovo del Contratto Federcasa 2022-2024 ha, infatti, palesato l’indisponibilità della parte datoriale di riconoscere al personale la piena valorizzazione professionale ed economica, con incrementi economici adeguati a tutelare i salari”.

Lo affermano in una nota Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti, Segretari Generali rispettivamente di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

“Per le organizzazioni sindacali l’obiettivo è far sì che sia garantita alle lavoratrici e ai lavoratori, impegnati quotidianamente a offrire soluzioni abitative idonee alla fascia di popolazione in condizione di fragilità, una risposta alla grave crisi inflattiva che in questi anni ne ha indebolito il potere d’acquisto”.

“La giornata di sciopero del 20 febbraio – hanno osservato – è una tappa di un percorso lungo, iniziato in autunno, che continuerà a coinvolgere, con assemblee e iniziative, lavoratrici e lavoratori delle aziende e che si allargherà alle istituzioni e a tutta la cittadinanza perché sia riconosciuta la centralità del sistema di edilizia pubblica residenziale in un contesto sociale caratterizzato dalle crescenti difficoltà nell’accesso all’abitare e dall’aumento della povertà”.

Per Sorrentino, Petriccioli e Proietti “il rafforzamento delle politiche abitative non può prescindere dal coinvolgimento dei soggetti istituzionali di rappresentanza degli enti coinvolti, chiamati a garantire, innanzitutto, una gestione capace di valorizzare il ruolo del personale occupato nelle aziende che operano a tutela della popolazione più fragile”


punto contratti

Incontro per il rinnovo del contratto di Federcasa

Si è svolto la mattina del primo dicembre un nuovo incontro del tavolo tecnico per il rinnovo del CCNL FEDERCASA 2022-2024.

La delegazione trattante ha aperto la discussione riepilogando in modo alquanto arbitrario i dati relativi all’inflazione registrata nel periodo di riferimento, asserendo che nel 2022 si è registrato l’8,7%, nel 2023 (gennaio – ottobre) lo 0,8% e che le aziende stanno già riconoscendo una IVC pari al 2,15%.

Federcasa, dunque, ha inizialmente reiterato la proposta già presentata pari ad un incremento tabellare del 4,5%. A fronte della conferma del netto rifiuto da parte delle organizzazioni sindacali di una simile ipotesi, troppo lontana dal tutelare il potere d’acquisto dei salari alla luce dell’incremento dei prezzi già registrato nel periodo di vigenza del CCNL in oggetto, Federcasa ha avanzato una ulteriore proposta che prevede un incremento medio pari al 5,2% articolato in misura differente tra le diverse Aree di classificazione, dal 6% dell’area D al 4,5% per Q.

Le OO.SS. hanno unitariamente respinto anche questa proposta giudicandola ancora lontana dalla necessità di riconoscere a lavoratrici e lavoratori un incremento delle retribuzioni idoneo a tutelare i salari a fronte della crisi inflattiva che si è riscontrata in questi anni.

La delegazione trattante di Federcasa, non avendo un diverso mandato, ha rinviato all’assemblea delle aziende, che si terrà il prossimo 14 dicembre, la verifica della possibilità di effettuare una nuova proposta in relazione all’incremento tabellare, confermando che al momento non vi è disponibilità ad incrementare l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL.

Diventa indispensabile, quindi, porre in essere sul territorio tutti gli strumenti di pressione (assemblee sindacali, richieste di incontro agli assessori competenti…) utili a spingere le aziende a dare mandato alla delegazione trattante per riconoscere un incremento tabellare che soddisfi le richieste delle OO.SS.


Federcasa, il punto sulla trattativa per il nuovo contratto

Si è svolta, martedì 23 pomeriggio con prosecuzione nella mattina di mercoledì 24, la riunione della commissione tecnica sul rinnovo del CCNL Federcasa 2022/2024. All’odg c’erano le proposte di aggiornamento normativo del CCNL fatte unitariamente da Cgil Cisl Uil e quelle fatte dalla controparte. Sono stati rinviati ai prossimi tavoli i temi relativi alle relazioni sindacali, trattamento economico e classificazione del personale.

Sono stati discussi e accolti tutti gli aggiornamenti normativi proposti. In particolare:
• è stata confermata l’esclusività del contratto Federcasa per gli enti che insistono nel relativo campo di applicazione;
• sono state chiarite le modalità di elezione del RLS negli enti con più di 15 dipendenti privi di RSU;
• si garantisce al RLS la consegna di copia del DVR e non la sola possibilità di consultazione;
• si garantisce al dipendente il diritto a godere delle ferie almeno in modo consecutivo per almeno 2 settimane nel coro dell’anno;
• si potenzia il congedo per donne vittime di violenza di genere. Sulle causali per le assunzioni a tempo determinato la controparte si riserva di fare una proposta, mentre le OO.SS. si riservano di proporre in merito ai contenuti minimi del contratto di assunzione.

Su copertura assicurativa, patrocinio legale e risorse per la formazione, verranno fatte delle proposte che saranno discusse nella sessione del tavolo dedicata al trattamento economico.
La commissione tecnica è stata riconvocata per i giorni 3 e 4 luglio su temi afferenti le relazioni sindacali. Successivamente, nei giorni 17 e 18 luglio la discussione proseguirà sul tema della classificazione del personale.

Nei prossimi giorni procederemo a convocare il coordinamento del comparto per illustrare i dettagli dell’accordo e preparare le prossime riunioni della commissione.

Vi anticipiamo che stante il fatto che per ragioni statutarie Federcasa non può dare formalmente l’ok definitivo all’accordo sul lavoro a distanza prima del 23 giugno, per evitare di tenere i tavoli locali sul tema in sospeso, le parti si sono impegnate a fare ciascuna per proprio conto una nota con cui si invitano i tavoli locali a negoziare queste materie tenendo già adesso conto dell’ipotesi di accordo sottoscritto. Pertanto, a breve, invieremo una nota unitaria sul tema che va in tale direzione.


Continua la trattativa per il CCNL Federcasa 22-24

Si è svolto oggi l’incontro per la ripresa del confronto sul rinnovo del CCNL Federcasa 2022/2024.

Ad apertura del tavolo la controparte ha proposto alle OO.SS. un’ ipotesi di percorso condiviso per il rinnovo che prevederebbe, attraverso una serie di incontri di due giorni al mese, in base ai lavori di una più ristretta commissione tecnica, il confronto sui seguenti temi: a) aggiornamento del testo in base agli interventi normativi intervenuti in questi anni; b) aggiornamento delle relazioni sindacali; c) lavoro a distanza/lavoro agile; d) ad personam e indennità di funzione; e) revisione del sistema di classificazione del personale; f) possibile inserimento di un terzo livello negoziale regionale. Il confronto dovrebbe impegnare le parti per tutto il periodo intercorrente da dopo pasqua alla fine del mese di luglio.

Abbiamo colto positivamente lo spirito propositivo della controparte, precisando però che per noi punto imprescindibile è un rinnovo che individui una dimensione economica del contratto in grado di garantire e sopravanzare il trend inflattivo in atto. In merito ai 6 punti, abbiamo poi proposto che si parta da quello relativo al lavoro a distanza/lavoro agile, con l’obiettivo anzi di arrivare a breve a un accordo stralcio che garantisca ai territori impegnati nella discussione della disciplina del lavoro a distanza una cornice nazionale entro cui orientare la discussione.

Abbiamo inoltre apprezzato il richiamo alla necessità di disciplina degli istituti dell’assegno ad personam e dell’indennità di funzione, nonché alla rivisitazione del sistema di classificazione del personale, problematiche da noi sempre evidenziate nel corso di questi anni. La discussione è poi proseguita pervenendo all’individuazione dei seguenti futuri passaggi: viene istituita una sede più ristretta (commissione tecnica) in cui affrontare l’elaborazione dei testi da sottoporre poi al tavolo allargato di trattativa; la commissione tecnica si riunirà per la prima volta i giorni 12 aprile (pomeriggio) 13 aprile (mattina) per cominciare la discussione sul tema del lavoro a distanza/lavoro agile, con l’obiettivo di addivenire a un possibile accordo stralcio. Le OO.SS. si riservano di far pervenire, nei giorni immediatamente precedenti all’incontro, una bozza per avviare la discussione su questi temi.


Federculture: raggiunta l'intesa per il preaccordo del rinnovo del contratto 19-21

Il 20 dicembre, dopo una lunga trattativa, caratterizzata anche da diversi episodi di tensione tra le parti, si è raggiunta l’intesa sul rinnovo del CCNL Federculture 2019/2021 che interessa circa diecimila lavoratrici e lavoratori sul territorio nazionale. Il rinnovo economico prevede l’incremento del tabellare del 3,5% sul livello ex C1 a cui si aggiungerà l’1% da destinare all’introduzione di un fondo sanitario per il personale.

Entro il mese di febbraio sarà corrisposta l’una tantum di 500 euro – riparametrata sui vari livelli – per il periodo 1 gennaio 2019-30 novembre 2021, a cui si aggiungeranno gli arretrati (da corrispondere entro aprile) relativi al periodo 1 dicembre 2021 – dicembre 2022.

Viene ripristinato ed incrementato l’accantonamento per il fondo della valorizzazione del personale ex art. 64 ter che consentirà, in sede di trattativa decentrata, di condividere con le Organizzazioni Sindacali, progetti di sviluppo e crescita professionale.

Sono stati respinti i tentativi di parte datoriale di aumento delle quote di flessibilità – che avrebbero inevitabilmente implementato il precariato nei posti di lavoro – ed introdotte le clausole di maggior tutela del personale in caso di cambi appalto ripristinando la centralità del confronto con il sindacato.

Il rinnovo del Contratto è stato inoltre l’occasione per la Fp Cgil di chiarire in maniera definitiva le giuste interpretazioni sui temi delle ferie per il personale in turno, l’introduzione del riposo domenicale per il personale impegnato anche nei festivi e, dopo anni di battaglie in molte aziende da parte di questa Organizzazione, finalmente si è sancito il diritto alla corresponsione delle maggiorazioni anche in caso di prestazioni con accantonamento in banca ore.

Non tutti gli argomenti sono stati esauriti in questi mesi di confronto, ma è utile ricordare che la chiusura di contratto 2019-2021, nonostante il tentativo ripetuto di Federculture di saltare completamente un triennio economico, costituisce una solida base per richiedere, già dai prossimi mesi la riapertura della discussione per le annualità 2022-2024.

Nei prossimi giorni nei vari territori e posti di lavoro saranno organizzate le assemblee per il confronto con le lavoratrici ed i lavoratori e per illustrare più ampiamente il testo sottoscritto.

p.il Comparto Funzioni Locali Fp Cgil Nazionale
Valeria Giunta


Federcasa - Primo incontro per il rinnovo del contratto 2022-24

Si è tenuto nella mattinata odierna l’incontro tra la delegazione trattante di Federcasa e le OOSS nazionali di categoria, in merito alla ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL. L’incontro, si è svolto nel rispetto di quanto concordato nell’Accordo sottoscritto in data 4 ottobre 2022 relativo al triennio 2019/2021, con l’intento di riaprire il Tavolo di confronto in relazione al triennio 2022/2024.

La parte datoriale ha riferito di aver esaurito il mandato, relativo appunto all’accordo, soltanto economico, per la tornata contrattuale ormai chiusa, comunicando nel contempo che per la metà del prossimo mese di gennaio è prevista la nomina da parte del Direttivo Federcasa della nuova delegazione trattante.

Le Organizzazioni Sindacali, che all’inizio del corrente mese hanno presentato unitariamente a Federcasa la Piattaforma per l’avvio delle procedure di rinnovo relative al triennio 2022/24, hanno richiesto di calendarizzare a breve degli incontri specifici finalizzati all’adeguamento normativo del dettato contrattuale, sottolineando anche la necessità di un rinnovo economico che tenga conto della perdita del potere di acquisto delle retribuzioni, il cui incremento non potrà prescindere dall’inflazione reale.

Al termine dell’incontro, Federcasa si è impegnata a riconvocare le parti, così come concordato al tavolo, entro la prima settimana di febbraio 2023.

p. la FP CGIL Nazionale
Paolo Camardella Alessandro Purificato


Sottoscritto il nuovo contratto nazionale Federcasa!

Scarica il testo dell’accordo sottoscritto

Dopo una lunghissima trattativa, faticosa e complicata, che ha visto anche una procedura di conciliazione presso il competente Ministero del Lavoro, il 4 ottobre, finalmente, abbiamo sottoscritto il Ccnl Federcasa per il triennio 2019/2021.

Il 2 novembre è convocato il Coordinamento Emilia Romagna Acer (si applica il ccnl federcasa) per illustrare il Contratto.

Per quanto ci riguarda, esso doveva necessariamente muoversi all’interno di alcuni orientamenti chiari su cui innervare l’intera procedura.
In prima battuta, perimetrare il Ccnl al periodo 19/21, avendo chiaro che esso doveva necessariamente generare un aumento economico entro il triennio di riferimento spostando i termini inaccettabili della proposta della controparte che, nell’ultimo testo pervenuto, fissava l’aumento a circa il 2%.
Bisognava poi lavorare su una quota economica che, in qualche misura, provasse a rispondere al periodo trascorso; da ultimo, fissare un aumento economico pari ai livelli con cui, come organizzazioni sindacali, abbiamo sottoscritto contratti per il periodo 2019/2021.

Grazie ai nostri sforzi i risultati della trattativa vanno nella direzione indicata. E infatti, si ribadisce la vigenza del Ccnl nell’orizzonte temporale 2019/2021, allocando l’aumento contrattuale, pari al 3,5% parametrato sul livello B1, al primo dicembre 2021. Ancora, si stabilisce, sempre per quel periodo, l’erogazione di una una tantum pari complessivamente a 900,00 euro (sempre avendo a riferimento il livello B1). Infine si definiscono gli arretrati da dicembre 2021 a settembre 2022, arretrati che verranno conferiti ai lavoratori secondo le decorrenze pattuite.
Date le disponibilità delle nostre controparti, pari a circa alla metà del risultato conquistato dalla trattativa, giudichiamo questi importi utili a riallineare questo Ccnl, in riferimento a questo triennio, agli altri contratti dei settori privati, e siamo impegnati, nell’immediato, a riaprire la trattative per il rinnovo Ccnl 2022/2024.

A tal riguardo, non a caso, abbiamo chiesto ed ottenuto che venisse preso, in termini contrattuali, l’impegno secondo cui le parti dovranno necessariamente vedersi entro dicembre 2022 per l’avvio della trattativa Ccnl 2022/2024. La trattativa per questo triennio non solo andrà rapidamente riaperta, ma dovrà necessariamente affrontare, da una parte, il tema della revisione complessiva del testo del Ccnl con particolare riferimento alle parti dedicate alla classificazione del personale, al lavoro a distanza, alle relazioni sindacali che risultano obsolete o lacunose; dall’altra dovrà garantire un livello economico adeguato alla fiammata inflattiva in corso.

Non possiamo in conclusione non ringraziare tutte le strutture che hanno partecipato in questi mesi, insieme alla federazione nazionale, alle varie fasi di questa complicata trattativa.