Sciopero del personale della giustizia il 5 dicembre
La vertenza dei lavoratori della giustizia entra in una fase cruciale. Fp Cgil ha proclamato uno sciopero nazionale per il 5 dicembre a Roma, con un presidio nei pressi del Senato. A fermarsi non saranno soltanto le migliaia di lavoratori dell’Ufficio per il Processo: la mobilitazione riguarda tutto il personale del Ministero della Giustizia, dalle cancellerie ai servizi amministrativi, dal personale precario a quello di ruolo, dai lavoratori assunti con il Pnrr fino ai profili professionali storicamente sottodimensionati.
Stabilizzare tutti i precari
Uno dei punti centrali è la richiesta di stabilizzare il personale precario, a partire dalle migliaia di lavoratori dell’Ufficio per il Processo entrati in servizio nel 2022 grazie alle risorse del Pnrr. Le grafiche insistono su un nodo fondamentale: la legge di bilancio 2026 non stanzia un euro aggiuntivo per le stabilizzazioni.
Senza continuità lavorativa e senza un investimento stabile nella giustizia si rischia di compromettere il funzionamento degli uffici. La modernizzazione del settore passa anche da un modello organizzativo nuovo, capace di valorizzare le competenze acquisite e di non disperdere il lavoro svolto per abbattere l’arretrato.
Valorizzare il personale
Un’altra richiesta riguarda il riconoscimento professionale di chi garantisce quotidianamente il funzionamento della macchina giudiziaria. La grafica dedicata sintetizza così il problema: “Basta con accordi separati che non danno risposte al personale”. Chiediamo di riaprire il confronto sulle famiglie professionali, per dare finalmente a tutte e tutti un nuovo ordinamento professionale coerente con il lavoro svolto e con le crescenti responsabilità richieste.
Garantire il diritto alla carriera
La piattaforma insiste sul tema delle progressioni economiche e giuridiche, troppo spesso bloccate o disomogenee. Il messaggio è chiaro: rifinanziare le progressioni verticali, riconoscere i differenziali stipendiali, definire percorsi specifici per le aree professionali e consentire a chi lavora negli uffici giudiziari di avere una prospettiva credibile di crescita.
Una protesta inevitabile
A Firenze, nel corso di un incontro pubblico, Florindo Oliverio, segretario nazionale Fp Cgil, ha sottolineato come la protesta sia diventata inevitabile a causa della totale assenza di risposte politiche sulla continuità lavorativa del personale.
Sono circa 12 mila le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, tra precari e dipendenti di ruolo. Tutti attendono da mesi un segnale chiaro sul proprio futuro professionale. Le attività svolte dagli addetti dell’Ufficio per il Processo – dalla preparazione degli atti all’organizzazione dei fascicoli, dal supporto ai magistrati alla gestione del flusso documentale – sono considerate essenziali per ridurre i tempi dei procedimenti e sostenere un sistema giudiziario già fragile.
Riportare la giustizia al centro dell’agenda politica
Con lo sciopero del 5 dicembre, la categoria vuole evitare che la questione finisca ai margini della discussione sulla manovra. L’obiettivo è ottenere una risposta prima che la finestra utile si chiuda, evitando l’ennesimo passaggio in cui a pagare siano proprio coloro che hanno sostenuto un sistema in affanno.
La protesta vuole anche riportare l’attenzione dell’opinione pubblica su una realtà troppo spesso ignorata. Dietro ogni obiettivo di efficienza proclamato nei comunicati istituzionali ci sono persone che ogni giorno garantiscono la tenuta dei servizi. Senza un piano credibile di investimenti e stabilizzazioni, il rischio è quello di rallentare nuovamente un settore già sotto pressione.
Giustizia, mobilitazione in tutta l’Emilia-Romagna per la stabilizzazione dei precari
Due giornate di presìdi e assemblee davanti ai tribunali: partecipazione ampia da Piacenza a Rimini
Il 30 giugno e il 1 luglio 2025 l’Emilia-Romagna si è mobilitata compatta per chiedere la stabilizzazione di tutte e tutti i lavoratori precari della giustizia. Davanti ai palazzi di giustizia delle principali città della regione si sono tenuti presìdi, assemblee e momenti di confronto promossi unitariamente da FP CGIL, UIL PA e USB PI. Le iniziative hanno coinvolto con entusiasmo lavoratrici e lavoratori, RSU e rappresentanti sindacali, insieme a cittadine e cittadini solidali con la causa.
Dalla riduzione dell’arretrato all’innovazione digitale: il valore dei precari
La mobilitazione ha voluto ribadire l’importanza del contributo offerto in questi anni dai 12.000 precari in servizio nel Ministero della Giustizia, tra funzionari UPP, tecnici e operatori data entry assunti con fondi PNRR. Il loro lavoro ha consentito un reale ammodernamento del sistema: dalla riduzione dell’arretrato nei tribunali all’innovazione digitale e organizzativa. Un patrimonio di competenze che rischia di andare disperso se non si procederà alla stabilizzazione di tutti e tutte.
Un grido unitario: stabilizzare, non sfruttare
Il messaggio lanciato dalle piazze emiliano-romagnole è stato chiaro: la stabilizzazione deve riguardare la totalità dei precari, non solo una parte come previsto dall’attuale Piano strutturale di bilancio del Governo. La mancata stabilizzazione di migliaia di lavoratori e lavoratrici avrebbe conseguenze gravi: non solo per chi rischierebbe il licenziamento, ma anche per il personale di ruolo già provato da decenni di sotto-organico e per l’efficienza del sistema giustizia nel suo complesso.
Il percorso continua
Le giornate del 30 giugno e 1 luglio rappresentano una tappa importante di un percorso di mobilitazione che non si ferma. Le organizzazioni sindacali hanno già annunciato che, in assenza di risposte concrete e immediate da parte del Governo, le iniziative continueranno nei prossimi mesi, con l’obiettivo di garantire a tutte e tutti i precari della giustizia la dignità e la stabilità che meritano.
Giustizia precaria. Quale futuro per l’ufficio per il processo?” Il 10 gennaio nella Sala delle Colonne del Tribunale di Bologna
Il convegno, dopo i saluti del Segretario Generale FP CGIL Bologna Marco Pasquini, sarà introdotto da Stefania Bollati Segretaria FP CGIL Emilia Romagna, moderato da Marco Bonaccini Segretario Generale FP CGIL Emilia Romagna e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Pasquale Liccardo Presidente del Tribunale di Bologna, Daniela Dondi Commissione Giustizia Camera dei Deputati – FDI, Federico Gianassi Commissione Giustizia Camera dei Deputati – PD e di Giuseppe Santalucia Presidente dell’ Associazione Nazionale Magistrati. Le conclusioni saranno affidate a Florindo Oliverio segretario Fp Cgil nazionale.
L’iniziativa si inserisce in un percorso che la Funzione Pubblica CGIL sta portando avanti su tutto il territorio nazionale il cui scopo è quello di accendere i riflettori sulla precarietà dell’ufficio per il processo, in un contesto di forti incertezze, con l’obiettivo di veder riconosciuto il diritto ad una stabilità lavorativa per il personale precario che vi sta operando, personale che risulta strategico per la riduzione dei tempi dei processi e dello smaltimento dell’arretrato.

Giustizia allo sfascio. La FP CGIL si mobilita!
“Giustizia allo sfascio”. Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa promuovono per venerdì 10 marzo un presidio nei pressi del Ministero della Giustizia, in piazza Benedetto Cairoli a Roma dalle ore 12 e anche sui nostri territori. “A quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici del Ministero – motivano le ragioni della protesta i sindacati -, nonostante le gravissime criticità delle amministrazioni della Giustizia, ben note ai vertici, nulla è stato fatto. Pur avendo fornito ampia disponibilità al dialogo, le relazioni sindacali sono ferme al palo, senza alcun plausibile motivo”.
I sindacati rivendicano nei confronti del ministero guidato da Carlo Nordio misure “volte innanzitutto a migliorare i servizi” come “l’ampliamento degli organici e un piano straordinario di assunzioni anche attraverso lo scorrimento delle graduatorie e la stabilizzazione dei precari, insieme alle procedure di digitalizzazione e smaterializzazione degli atti”. Serve inoltre, proseguono, “dare piena applicazione al contratto nazionale con il contratto integrativo, sbloccare il pagamento del salario accessorio, le progressioni economiche e le carriere, per rendere attrattivo il lavoro nella Giustizia e riconoscere a chi ci lavora i giusti meriti”. Punti sui quali Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa registrano da parte del Ministero “un silenzio assordante”, per queste ragioni “non possiamo rimanere inerti” e indicono un sit in a Roma in piazza Cairoli, nei pressi del dicastero di via Arenula, il 10 marzo dalle ore 12 alle ore 15.
Stabilizzazione precari giustizia - Nessuno venga escluso!
“Stabilizzare i precari della giustizia, nessuno escluso”. Questa la rivendicazione alla base manifestazione promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa mercoledì 23 novembre a Roma in piazza Cairoli, nei pressi del Ministero della Giustizia.
Una manifestazione che ha avuto alla base una precisa richiesta: “Prorogare i contratti in scadenza dei precari della Giustizia – rivendicano i sindacati – e, allo stesso tempo, lavorare per allargare la platea dei beneficiari della procedura di stabilizzazione al fine di ricomprendere tutti gli Operatori Giudiziari con rapporto a tempo determinato attualmente in servizio”.
Da anni, fanno sapere Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa, “gli uffici giudiziari si avvalgono della collaborazione di lavoratori precari, di recente assunti con contratto di lavoro a tempo determinato e inquadrati nella figura professionale dell’operatore giudiziario. Dopo una lotta decennale che ci ha visto protagonisti siamo riusciti ad avere una norma che li stabilizza: la procedura individuata col passato governo, ovvero aver maturato i 36 mesi entro il 31 dicembre di quest’anno, ne esclude però circa 200 mentre 1.200 verranno stabilizzati a partire da gennaio del prossimo anno. Chiedono la proroga del contratto affinché anche questi lavoratori possano essere stabilizzati”.
Concorso Ministero della Giustizia per 104 Funzionari
Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico per esami, per la copertura di 104 posti di funzionario della professionalità giuridico-pedagogica, III area, a tempo indeterminato.
Per la partecipazione al presente concorso i candidati devono essere in possesso diploma di laurea (DL) in:
- scienze dell’educazione e della formazione, giurisprudenza, psicologia, sociologia;
- laurea (L):L-19 – Scienze dell’educazione e della formazione, L-14 – Scienze dei servizi giuridici, L-24 Scienze e tecniche psicologiche; L-40 Sociologia;
- laurea magistrale (LM): LM-50 – Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, LM-57 – Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, LM-85 – Scienze pedagogiche, LM-93 – Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education, LMG/01 – Giurisprudenza, LM-51 – Psicologia, LM-88 – Sociologia e ricerca sociale;
- laurea specialistica (LS): 56/S – Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, 65/S – Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, 87/S – Scienze pedagogiche, 22/S – Giurisprudenza, 102/S – Teoria e
tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, 58/S – Psicologia, 89/S – Sociologia, 49/S – Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali; ovvero titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa vigente.
Leggi il bando del Concorso Ministero Giustizia per scopire come inviare la candidatura!
Corso per il Concorso Ministero Giustizia
Abbiamo realizzato, grazie all’aiuto di docenti esperti che hanno prestato la loro professionalità, un corso online per aiutare nella preparazione ai concorsi del Ministero della Giustizia. Video-lezioni teoriche ed esercitazioni con un questionario di 60 domande cui risponde in un’ora, mirate per ogni profilo professionale.
Le materie approfondite:
- Elementi di Ordinamento giudiziario
- Elementi di Diritto processuale civile
- Elementi di Diritto processuale penale
- Nozioni sui servizi di cancelleria
- Diritto amministrativo e costituzionale
- Il lavoro pubblico: caratteristiche e fondamenti
- La Dirigenza pubblica e le sue responsabilità
- Diritto civile
- Elementi di Diritto penale
Per ogni argomento troverete video-lezioni, testi da scaricare e quiz di auto-valutazione.
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