INAIL: Nessuna risposta ai problemi. Sarà mobilitazione!

Una manifestazione unitaria nazionale è stata organizzata da varie sigle sindacali, tra cui Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa, Dirstat Fialp, Usb e Anmi, davanti alla direzione generale dell’Inail a Roma.

Lo scopo era quello di denunciare la grave carenza di personale e i continui malfunzionamenti delle procedure che stanno impattando negativamente sui servizi forniti agli utenti, causando uno stress lavoro-correlato per il personale. Centinaia di lavoratori e lavoratrici da ogni regione italiana si sono riuniti sotto lo slogan “L’Inail è alla frutta e i lavoratori sono spremuti come limoni”. Durante l’evento, è stato anche occupato l’Auditorium dello stabile, dove si è tenuta un’assemblea. Tutti i partecipanti hanno rappresentato il disagio dei territori, confermando il mandato già conferito alle organizzazioni sindacali in attesa della delegazione ricevuta dai vertici dell’Istituto. Il presidente Bettoni e il consigliere Damiano hanno poi deciso di incontrare l’assemblea. Nonostante questo, i sindacati hanno sottolineato che continueranno sulla strada della mobilitazione unitaria fino a quando non verranno fornite risposte concrete ai problemi esistenti.

Anche dall’Emilia-Romagna erano presenti i nostri delegati

Dall’Emilia Romagna erano  presenti diverse delegate e delegati e il nostro coordinatore regionale Marco Moscardini ha partecipato, successivamente, ad un incontro con il Direttore Generale, il Presidente ed il consigliere Cesare Damiano esprimendo preoccupazione, rabbia e insoddisfazione per tutta una serie di mancanze da parte dell’Inail.
Procedure che non funzionano, carenza di organici, mancanza di risposte, concorso Ripam inadeguato  e tanti altri sono stati i temi posti  all’Amministrazione in modo molto determinato. Le risposte  ricevute non ci hanno soddisfatto  poiché non sono stati affrontati in modo puntuale i tanti punti di debolezza evidenziati.

Ci è stata data solo conferma che i problemi sono conosciuti dall’amministrazione ma non in via di risoluzione inoltre, è stato illustrato un emendamento che l’Inail ha inviato al Ministero competente e che è in attesa di approvazione; tale emendamento avrebbe l’obiettivo di rilanciare l’Istituto chiedendo nuove funzioni. Su questo tema riportiamo alcuni dati che il Direttore Generale ha presentato in audizione alla Camera dei Deputati: l’Inail soffre di una carenza di 2500 dipendenti e si registra un’uscita per pensionamento di 40 dipendenti al mese. Tutto ciò mentre tanti neoassunti da concorso Ripam si dimettono per andare verso altre amministrazioni.

E’ chiaro, quindi, come aggiungere ulteriori carichi di lavoro con un numero cosi esiguo di organici pare un’ autentica beffa. E’ per questo che resta alto il livello di preoccupazione e  le lavoratrici e i lavoratori sempre più provati da questa situazione. Per tali motivi la mobilitazione prosegue con assemblee a livello regionale fino ad arrivare allo sciopero generale!


Sanità, se non la curi non ti cura! Il 29 ottobre la Manifestazione a Roma

Promossa da FpCgil-CislFp-UilFpl-Fials-Nursind, appuntamento in piazza del Popolo dalle ore 9.30

‘Sanità, se non la curi non ti cura!’.

È il titolo della manifestazione nazionale in programma a Roma sabato 29 ottobre in piazza del Popolo a partire dalle ore 9.30 delle lavoratrici e dei lavoratori che operano in sanità: nel pubblico, nel privato e nel terzo settore. Una manifestazione, promossa dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursind, per chiedere al nuovo governo un immediato e concreto impegno sulla sanità per garantire la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.

Una mobilitazione che ha al centro 8 rivendicazioni, 8 misure urgenti sulle quali intervenire:
1. Maggiori risorse per il fondo sanitario nazionale;
2. Lotta alle esternalizzazioni;
3. Superamento dei limiti di tetti di spesa per il personale;
4. Assunzioni e stabilizzazioni;
5. Adeguate risorse contrattuali;
6. Spazi per la contrattazione decentrata e la valorizzazione del personale;
7. Misure per l’integrazione fra pubblico e privato;
8. Integrazione fra sanitario e sociale.

Il programma della giornata prevede interventi di delegate e delegati, al termine dei quali parleranno i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursind, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi, Giuseppe Carbone e Andrea Bottega.

Leggi il documento unitario sulla mobilitazione!

Gruppo Kos, siamo pronti alla mobilitazione!

Articolo apparso sul sito di collettiva.it

Cgil Emilia Romagna: “Dopo la decisione aziendale di esternalizzare servizi e trasferire addetti delle aree del pulimento e delle cucine, con conseguente modifica del loro contratto, è necessario l’intervento della Regione”

Nei giorni scorsi, si è riunita l’assemblea dei lavoratori del gruppo Kos Emilia Romagna che, all’unanimità, si è dichiarata pronta alla mobilitazione dopo la decisione di esternalizzare e dunque trasferire presso un’altra società dello stesso gruppo i lavoratori delle aree del pulimento e delle cucine.

All’assemblea hanno partecipato i lavoratori delle strutture interessate: Villa Pineta di Pavullo, Cardinal Ferrari di Fontanellato (Parma) e Villa Azzurra di Riolo Terme (Ravenna), che sono tra l’altro le principali strutture di sanità privata del gruppo Kos in Emilia Romagna. I lavoratori delle pulizie e delle cucine di queste strutture, secondo quanto deciso da Kos, saranno trasferiti presso un’altra società del gruppo con conseguente modifica del contratto nazionale di lavoro, peggiorativo e non firmato dalla Cgil.

A questi lavoratori, attualmente viene applicato il contratto nazionale Aiop della sanità privata, il più importante contratto di settore; con il trasferimento passerebbero al contratto Aris dove subirebbero un aumento delle ore di lavoro da 36 a 38 e stipendi inferiori soprattutto per gli eventuali nuovi assunti che, a parità di mansioni, percepirebbero anche 400 euro in meno.   

Il piano proposto da Kos è inaccettabile: con il trasferimento, ai lavoratori interessati si prospetta anche la diminuzione delle ore di lavoro e il taglio di alcuni posti. Fortissima poi la preoccupazione, da parte di tutti, che misure di questo tipo possano in seguito interessare anche le aree amministrative delle strutture, al momento fuori dal progetto di riorganizzazione. Si tratta di misure ingiustificate che sottintendono idee di organizzazione del lavoro, che per noi sono inaccettabili, come la volontà aziendale di aumentare i margini di guadagno intervenendo sulla qualità del lavoro e sui diritti dei lavoratori. Nonché l’idea, altrettanto negativa, che vi sia una sorta di classifica del prestigio delle mansioni al cui fondo, secondo Kos, ci sono le mansioni delle pulizie e delle cucine che quindi possono essere retrocesse con contratti più modesti”, sostiene la Cgil Emilia Romagna.

“Si prospetta anche un problema di natura politica. La Regione ha infatti previsto d’incrementare i finanziamenti per quelle strutture che avessero scelto di adottare il contratto nazionale Aiop, per così sostenere le aziende che sceglievano di tutelare anche la qualità dei contratti. Il gruppo Kos, invece, si prepara a continuare a intascare maggiori rimborsi ma cambiando il contratto, scegliendo uno che costa meno. Si tratterebbe di un precedente molto pericoloso e per questa ragione abbiamo già chiesto un incontro alla Giunta”, conclude il sindacato.

Quest’anno si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti di lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego. Le elezioni RSU coinvolgono anche te!
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La lettera dei genitori a sostegno dello sciopero del primo dicembre

Di seguito, la lettera che i genitori di diversi servizi nido dell’Unione Reno Galliera hanno inviato all’ente, come attestato di solidarietà in occasione dello sciopero delle lavoratrici in appalto per i servizi educativi dell’Unione.

All’attenzione del Presidente dell’Unione Reno Galliera

All’attenzione dell’Ufficio Infanzia dell’Unione Reno Galliera

I genitori dei bambini che frequentano il Nido YYYYY di XXXXX desiderano esprimere la loro solidarietà con le motivazioni dello sciopero di educatrici e collaboratrici delle cooperative che hanno in appalto i servizi educativi proclamato per il 1° dicembre 2021.

I genitori dei bimbi più grandi hanno conosciuto la professionalità di queste lavoratici prima della pandemia da Sars-Cov-2, hanno sentito la loro vicinanza durante il primo lockdown con telefonate e materiale educativo proposto via web e hanno visto l’impegno che è stato profuso alla riapertura delle scuole per accogliere bambini e genitori in una nuova “normalità”. I genitori dei bimbi più piccoli hanno conosciuto l’accoglienza e l’osservanza delle disposizioni legate alla pandemia e hanno visto il calore e la dolcezza con cui sono stati inseriti i bambini nel nuovo contesto scolastico-educativo.

L’impegno delle educatrici e delle collaboratrici profuso negli ultimi due anni in particolare è stato lodevole: hanno dovuto gestire le nuove regole e disposizioni legate alla pandemia, sia per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza da adottare, sia per quanto riguarda la sanificazione degli ambienti e degli strumenti educativi, sia per quanto riguarda la collaborazione con i genitori e non hanno mai fatto mancare stimoli, cure e attenzioni ai bimbi reinventando i modi di stare insieme.

L’Unione Reno Galliera conosce certamente l’importanza dei servizi all’infanzia all’interno dei propri comuni e si rende sicuramente conto di poter considerare i servizi educativi proposti come il fiore all’occhiello dei servizi alla persona.

Le strutture che accolgono i nostri bambini, cittadini di oggi e di domani del territorio comunale, sono il nostro primo punto di incontro con le istituzioni comunali e vedere la professionalità delle persone che vi lavorano è fonte di grande fiducia per noi genitori.

Abbiate rispetto delle lavoratrici che contribuiscono al successo dei servizi per l’infanzia offerti dall’Unione e riconoscete loro il trattamento retributivo che meritano.

Non tagliate i fondi alla cultura, all’educazione, alla cura dei nostri bambini. Loro sono il nostro e il vostro futuro.