Firmato l'accordo integrativo con la AUSL e AOU di Parma!

Prosegue l’impegno della FP CGIL assunto con le lavoratrici e lavoratori dell’Ausl e della A.O.U. Di Parma sull’attribuzione dei Differenziali Economici di Professionalità (ex fasce).

Nel merito dell’accordo:

  • raddoppiata la quota passando da 400 mila euro a 800 mila euro;
  • impegno a continuare con i DEP nel 2025;
  • impegno nel passaggio tra le aree (progressioni verticali);
  • impegno nel riconoscimento degli incarichi nell’area degli operatori e assistenti;
  • confermata la quota economica di produttività per il 2024;
  • applicazione accordo regionale in merito al pagamento della quota in aggiuntiva a 50 euro a partire dal 1 Maggio 2024, come da richiesta della FP CGIL;
  • per Ausl aumento della quota economica dell’accordo emergenza estiva;
  • per A.O.U. aumento della quota economica sulle assenze improvvise.

Ci riteniamo soddisfatti del risultato raggiunto, ottenuto con un grande lavoro di coerenza e responsabilità iniziato nel 2023, con la sottoscrizione del contratto decentrato 2023-2025, quando qualcuno non ha avuto abbastanza coraggio per crederci. Continueremo nel 2025 per mantenere l’impegno di poter riconoscere una progressione a tutti gli aventi diritto con l’impegno e la coerenza, che ci ha sempre contraddistinto.


fp cgil parma sanità in crisi

FP CGIL Parma: "Preoccupa lo stato di salute della Sanità del nostro territorio"

“Sottofinanziamento, mancanza di una strategia complessiva e carenza di personale nelle due Aziende Sanitarie della provincia”

La Fp Cgil di Parma insieme a tutti i livelli dell’organizzazione è impegnata da anni in una mobilitazione in difesa della sanità pubblica, del suo finanziamento, e dello “stato di salute” sia nazionale che territoriale.

“La mobilitazione continua perché riteniamo che il periodo della pandemia non abbia insegnato abbastanza, soprattutto in tanti hanno già dimenticato quanto una sanità pubblica e universale sia fondamentale nell’affrontare emergenze ma soprattutto quanto sia fondamentale nella quotidianità delle persone e della loro cura.”

Il sottofinanziamento del sistema, è di fatto cronico e continuo, questo mette in crisi l’intero sistema che difficilmente potrà reggere nelle situazioni attuali.

A livello territoriale e provinciale non possono non sentirsi gli effetti delle problematiche nazionali per questo riteniamo che la situazione a nostro modo di vedere venga dipinta più rosea di quello che effettivamente è.

La situazione del personale nelle due Aziende Sanitarie della provincia con intensità diverse, è preoccupante perché constatiamo dai nostri punti di ascolto, un personale stanco e demotivato non solo perché non remunerato adeguatamente ma soprattutto perché considerato solo un numero e non una risorsa.

In Azienda Ospedaliero Universitaria la pressione sulle lavoratrici e i lavoratori in servizio è pesante e non più sopportabile, i richiami in turno sono continui, la maggior parte delle unità operative ha turni che superano le 36 ore, la prova sono il monte di ore e di ferie residue non godute.

Sono diverse le motivazioni di queste carenze di figure professionali: sicuramente il
rispetto dei tetti di spesa del personale vincola le aziende ma vi sono altre motivazioni più specifiche degne di attenzione.

Una città poco “accogliente” dal punto di vista del costo della vita, del costo degli affitti, elementi che portano a fare scelte differenti ai professionisti sanitari e addirittura li porta a valutare altre soluzioni lavorative.

Un numero ormai non sufficiente a coprire il fabbisogno provinciale.

Crediamo però che le nostre aziende sanitarie, al netto dei proclami entusiastici fatti anche a mezzo stampa, stiano agendo in modo non sempre adeguato ai problemi importanti e concreti che si trovano davanti e che da anni le organizzazioni sindacali sottolineano.

“A nostro modo di vedere manca una strategia complessiva in grado di sopperire alle problematiche citate perché troppo impegnati a tenere gli equilibri politici del territorio e non a dare risposte concrete ai propri dipendenti.”

I Cau non solo non funzionano come dovrebbero, ma pur essendo un servizio in capo alle cure primarie, ancora ad oggi non hanno personale dedicato e stanno dando risposte solo grazie all’impegno del personale che fa di tutto per riuscire a dare risposte ai cittadini.

Al problema delle liste di attesa sono state date soluzioni precarie e fragili, sdoganando di fatto anche la partecipazione del privato accreditato, senza mai proporre o prospettare percorsi assunzionali strutturati, percorsi imposti anche dall’importante accordo regionale sottoscritto tra Organizzazioni confederali, di categoria e Regione in aprile 2024.

Accordo che sancisce anche l’incremento dei fondi per dare continuità a percorsi di carriera e continuare il percorso di contrattazione integrativa.

Di contro, notiamo tentativi di riorganizzazione che mancano di programmazioni definite e strutturali, anzi, vi è un susseguirsi di istituzioni di incarichi dirigenziali, di dipartimenti fatti ad personam, incarichi 15 septis ad esterni quando da tempo professionisti sono in attesa di veder riconosciuto l’impegno e l’attaccamento alle Aziende, vediamo in queste settimane un numero alto di dimissioni e uscite dalle aziende sanitarie verso il mondo privato.

Abbiamo bisogno di risposte

“Come Fp Cgil nel porre questi temi, tra l’altro posti più volte ai tavoli sindacali, vorremmo che il disagio delle lavoratrici e lavoratori trovasse risposte perché le pacche sulle spalle ormai non sono più sufficienti, come non è più tollerabile la mancanza di decisioni strategiche in nome di percorsi che senza norme nazionali non potranno essere attuate.”

Abbiamo sempre creduto nelle buone relazioni sindacali gestite con trasparenza e soprattutto crediamo nelle istituzioni che gestiscono il bene comune ma allo stato attuale, nella gestione delle due aziende questi temi sembrano non essere presenti.

“La Fp Cgil valuterà le più opportune azioni da mettere in campo per il presente e per il futuro per fare in modo che le risposte vengano date e per la tutela generale delle lavoratrici e lavoratori.”


Comune di Parma: Raggiunta l'Intesa sul Contratto Decentrato 2024

Dopo due mesi di trattative, siglato il contratto decentrato del Comune di Parma per il 2024

Manzotti, FP CGIL Parma: “Riteniamo buoni i risultati raggiunti”

Dopo circa due mesi di trattative, il 24 giugno è stato finalmente sottoscritto il Contratto Decentrato Integrativo del Comune di Parma per l’anno 2024. Ruggero Maria Manzotti, segretario generale FP CGIL Parma, ha commentato: “Riteniamo buoni i risultati raggiunti nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Parma.”

Contenuti dell’Intesa

Nuovo Regolamento sul Lavoro a Distanza: Entrerà in vigore il primo settembre 2024 e disciplinerà il lavoro agile e da remoto, favorendo la conciliazione tra vita privata e lavoro.

Differenziali Stipendiali: Continuerà il percorso delle progressioni orizzontali, garantendo nuovi aumenti per la Polizia locale.

Fondo Salario Accessorio: Confermate le somme per la produttività, con un aumento dell’indennità per i dipendenti dei front office.

Welfare Aziendale: Confermato il contributo per il trasporto pubblico urbano e l’aumento del buono spesa per tutti i dipendenti.

Regolamento per gli Incentivi Tecnici: Approvato il regolamento basato sul nuovo codice degli appalti pubblici, promuovendo maggiore trasparenza ed equità.

Utilizzo delle Risorse da Recupero dell’Evasione dei Tributi Locali: Il sindacato si impegna a monitorare attentamente l’applicazione di questo strumento.

“Questa contrattazione – aggiunge Manzotti – è durata circa due mesi e ci ha visti impegnati al tavolo delle trattative, come sempre, in maniera chiara e determinata. Ringraziamo tutte le RSU per il lavoro paziente e costante svolto anche in questa occasione e, con loro, da settembre riprenderemo il confronto sugli altri importanti argomenti che volta per volta la parte pubblica porterà ai tavoli di contrattazione.”

Prossimamente saranno calendarizzate le assemblee per i vari settori per esporre i contenuti del contratto decentrato 2024.



FP CGIL Parma: "Preoccupati per la situazione dei Centri Unici di Prenotazione dell'Ausl". Dichiarato lo stato d'agitazione

Carenza di personale e continui aumenti dei carichi di lavoro incidono anche sulla qualità del servizio ai cittadini

 

La FP CGIL PARMA dichiara lo stato di agitazione nell’Azienda USL di Parma per le mancate risposte alle richieste sindacali su tutti i CUP – Centri Unici di Prenotazione – del Distretto, per la carenza di personale (6 unità in meno rispetto al 2023) e per il continuo aumento dei carichi di lavoro dovuto ad attività e incombenze che prima erano svolte da altri servizi.

Questa situazione sta causando problematiche operative gravi su tutto il servizio, con file interminabili agli sportelli che esasperano gli animi dei cittadini e sono causa anche di aggressioni verbali, e non solo, agli operatori.

Una situazione critica, che sta diventando rapidamente insopportabile e che non merita il disinteresse della direzione aziendale a cui tali problematiche sono state sottoposte numerose volte, in tutte le sedi.

La FP CGIL PARMA metterà in campo tutte le azioni necessarie per richiamare l’attenzione su un servizio di peculiare importanza come questo; dal blocco degli straordinari, all’informazione costante alle lavoratrici e lavoratori e alla cittadinanza, aumentando la mobilitazione fino allo sciopero se non arriveranno risposte concrete.

“I servizi di prossimità come il CUP -precisa Alfredo Vettone, funzionario della Fp Cgil- a partire da quelli di Parma, hanno certamente la situazione più urgente ma, se non arriveranno risposte adeguate, proseguiremo la mobilitazione anche nel resto della provincia perché anche gli altri CUP sono in difficoltà e non meritano questo atteggiamento e disinteresse da parte della direzione aziendale; noi siamo per servizi sanitari di qualità che siano sempre nelle condizioni di dare risposte vere e concrete ai bisogni di tutti, lo stiamo sostenendo a livello nazionale e lo sosterremo a livello aziendale. Siamo dispiaciuti per questa nuova modalità di gestire le relazioni sindacali che non è mai appartenuta all’Azienda Usl ma prendiamo atto e ci comporteremo di conseguenza”.


Personale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, le preoccupazioni della Funzione Pubblica CGIL

Monica Marvasi: “Occorrono risposte immediate per la salvaguardia complessiva del sistema sanitario territoriale”

“Nell’arco degli ultimi mesi abbiamo assistito a mobilitazioni significative da parte dei lavoratori del settore sanitario, inclusi medici, infermieri e altri professionisti della salute. A fine dicembre 2023, alcuni sindacati hanno guidato due scioperi cruciali, enfatizzando la necessità di un intervento deciso a sostegno della sanità pubblica, seguiti da una serie di mobilitazioni”.

Ad intervenire sul tema, di stringente e stridente attualità, è Monica Marvasi, della segreteria FP CGIL Parma, che dà voce all’allarme della categoria: “Il Governo, attraverso varie misure legislative, sembra allontanarsi sempre di più dall’obiettivo di garantire un servizio sanitario universale e pubblico. Le politiche attuate negli ultimi anni, tra cui il mantenimento di rigidi tetti di spesa per il personale e per i salari, la mancata attuazione di riforme cruciali per l’assistenza territoriale e la crescente privatizzazione del sistema sanitario nazionale, sono sintomatiche di un disinvestimento nella salute pubblica e nella valorizzazione dei suoi operatori”.

“Stiamo chiedendo al Governo di intraprendere azioni concrete per superare le attuali difficoltà, tra cui l’implementazione di un piano straordinario di assunzioni e l’eliminazione dei vincoli che limitano la crescita salariale e occupazionale nel settore sanitario e soprattutto, il rinnovo di un Contratto Nazionale scaduto da ormai due anni con risorse sufficienti a recuperare l’inflazione. Allo stesso tempo come FP CGIL  evidenziamo la carenza di personale che ormai persiste in Azienda Ospedaliero-Universitaria per i vari blocchi ed invitiamo tutte le istituzioni, le lavoratrici e i lavoratori ad unirsi al nostro percorso di mobilitazione”.

Marvasi conclude con l’impegno da parte della categoria a “sollecitare l’Azienda affinché ponga tutta l’attenzione nel dare risposte immediate ai professionisti sanitari, senza dimenticare tecnici e amministrativi, valorizzando il lavoro di questi anni pesantissimi perché oltre alle risposte economiche le lavoratrici e i lavoratori rivendicano una programmazione lavorativa, di carichi di lavoro, di sviluppo professionale che permetta di migliorare e conciliare i tempi di vita”.


Servizi educativi Comune di Parma, criticità su vari fronti

Il segretario generale della Funzione Pubblica CGIL Parma, Ruggero Maria Manzotti, esprime preoccupazione per la situazione delle lavoratrici e lavoratori dei Servizi Educativi del Comune di Parma.
“Sono numerose – spiega – le segnalazioni che ci arrivano, e che evidenziano una difficoltà crescente nel lavoro quotidiano all’interno dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Parma, una fatica che rischia non solo di mettere in difficolta centinaia di lavoratrici e lavoratori ma che potrebbe mettere in crisi la stessa offerta educativa che questi servizi, grazie all’impegno e la competenza di chi vi opera, propongono ogni giorno”.
In particolare, si segnalano “una difficoltà cronica nel supplire le assenze del personale, non solo nelle situazioni impreviste di malattia, ma anche nei casi di assenze programmate, come per i congedi, i permessi per chi usufruisce della legge 104 e, negli ultimi anni, nel caso delle ferie obbligate del personale precario”.

Secondo Manzotti “occorre strutturare e aumentare il numero di sostituzioni, in modo da tenere conto delle esigenze di questo settore. Vi è poi una difficoltà crescente nella gestione delle bambine e dei bambini con difficoltà psico-fisiche o con problematiche legati a contesti famigliari e sociali complessi: queste situazioni meritano una attenzione particolare per poter assicurare a loro un percorso educativo importante e significativo. Le insegnati di sostegno sono parte fondamentale di questi percorsi e risultano fondamentali per l’integrazione dei bambini. Per questo devono avere una continuità di lavoro nella propria sezione e non essere impiegate a sopperire le mancanze di colleghe su altre strutture”.Da tempo, inoltre, la FP CGIL chiede con forza di indire il concorso per insegnanti di scuola dell’infanzia, considerato che da parecchio la graduatoria è esaurita. Tale concorso dovrebbe generare una graduatoria con numeri sufficenti per garantire una continuità assunzionale anche nel prossimo futuro.

“Chiediamo infine, ma lo chiederemo sempre, di continuare ad investire nel servizio pubblico in questo settore strategico per la vita e la crescita dei bambini e delle bambine della nostra città. A partire dalle prossime progettazioni legate ai finanziamenti PNNR che permetteranno alla nostra città di avere due strutture educative in più, chiediamo che si inizi immediatamente una discussione sulla gestione di queste strutture. Soluzioni a senso unico che non dovessero tenere in conto la tenuta del perimetro pubblico troverebbero la FP CGIL contraria e pronta ad azioni di mobilitazione”.


ausl parma

Riprendono le Progressioni Economiche a Parma: DEP 2023 e l'Impegno Costante di FP CGIL

Dopo un lungo periodo di immobilismo, finalmente, il 20 dicembre 2023, nelle Aziende Sanitarie di Parma, riprendono le progressioni economiche stipendiali grazie all’accordo per i DEP 2023. FP CGIL e UIL FPL dichiarano: “Una tappa cruciale per la valorizzazione del lavoro in sanità.”

Il merito di questa conquista va a FP CGIL e UIL FPL, che con il loro impegno costante hanno portato a termine una trattativa di successo con le Aziende USL e Azienda Ospedaliero Universitaria. Le progressioni economiche, ora denominate DEP – Differenziali Economici di Professionalità, diventano una realtà a partire dal 2023.

Questo risultato è il frutto di un anno difficile caratterizzato da continui tagli ai fondi nazionali del SSN, che hanno comportato diminuzioni assunzionali e accentuato le difficoltà del personale. “Nonostante le sfide”, confermano Monica Marvasi, segretaria FP CGIL Parma, Alfredo Vettone della FP CGIL di Parma e Biagio Ambra, segretario generale UIL FPL di Parma, “abbiamo mantenuto un impegno costante nel valorizzare il personale attraverso nuovi Contratti Collettivi Integrativi e regolamenti sugli Incarichi di Funzione. Un impegno finalizzato a dare risposte concrete ai lavoratori, un tempo celebrati come eroi della pandemia e oggi purtroppo dimenticati.”

Per FP CGIL e UIL FPL, questo rappresenta solo un passo in avanti in un percorso organico volto al miglioramento continuo della vita lavorativa e dei servizi sanitari per i cittadini. Il prossimo passo sarà dato attraverso le prossime contrattazioni, con l’obiettivo di continuare a valorizzare economicamente il lavoro in sanità a Parma.

Se sei interessato a approfondire le novità legate alle progressioni economiche DEP 2023 e alla valorizzazione del lavoro in sanità a Parma, continua a seguirci per gli aggiornamenti futuri.


Ruggero Maria Manzotti nuovo segretario generale della FP CGIL Parma

L’Assemblea Generale della FP CGIL di Parma ha eletto oggi, a stragrande maggioranza, Ruggero Maria Manzotti nuovo segretario generale della categoria. Manzotti prende il posto di Rosalba Calandra Checco, di recente chiamata a ricoprire un nuovo incarico nella Funzione Pubblica regionale come responsabile del comparto sanità.

Classe 1981, originario di Praticello di Gattatico, Ruggero Manzotti viene da una esperienza interna alla categoria come educatore in diversi ambiti (centri per famiglie, disabili, comunità per minori). Si è distinto nella battaglia sui tagli al servizio di inclusione scolastica del Comune di Parma all’epoca della giunta Pizzarotti. Per diversi anni ha svolto attività di cooperazione in diversi paesi dell’America Latina.

La sua esperienza sindacale inizia nel 2015 come delegato sindacale; entra poi come funzionario in FP, dove dal 2017 si occupa di terzo settore. Eletto in segreteria provinciale FP CGIL nel 2019, assume la delega ai servizi educativi e comunicazione.

Capire, studiare le situazioni e difendere i più fragili sono il suo motto. Nella relazione programmatica ha indicato tra i punti principali del suo nuovo mandato l’impegno su tutte le mobilitazioni in difesa della sanità pubblica e in generale dei servizi pubblici che rischiano il collasso, partendo da un piano straordinario per l’occupazione e un finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale che superi l’inflazione.

La mobilitazione per il rinnovo dei contratti pubblici (sanità, funzioni locali e funzioni centrali) e privati, oltre che della cooperazione, scaduti da diversi anni; la presenza sul territorio come categoria e sui tavoli di Distretto con la Confederazione; la formazione continua, sia interna, rivolta a delegati funzionari e iscritti, sia esterna, per essere di aiuto all’inserimento nel mondo del lavoro attraverso la preparazione ai concorsi, saranno alcune delle altre linee d’azione che il neosegretario ha indicato come prioritarie per i prossimi anni.

Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Michele Vannini, Segretario Nazionale Funzione Pubblica CGIL, Lisa Gattini, Segretaria Generale CGIL Parma, e Marco Bonaccini, Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Emilia Romagna, che insieme dell’Assemblea Generale tutta hanno salutato e ringraziato la segretaria uscente per il prezioso lavoro svolto in questi difficili anni.


Inquadramento educatori con titolo, sottoscritto fondamentale accordo. Riconosciuto il livello d2

FP CGIL, CISL FP, FISASCAT CISL, UIL FPL, Confocooperative e Legacoop hanno sottoscritto un accordo importante per l’inquadramento contrattuale dei lavoratori delle cooperative sociali di Parma.

L’accordo riconosce il livello d2 da settembre 2023 a tutti i lavoratori con i titoli necessari. Dal 1 maggio 2023, le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei titoli necessari riceveranno un superminimo di 41,45 euro (da riparametrare in base al part time), mentre dal 1 settembre 2023 verrà riconosciuta la restante quota di superminimo e l’inquadramento effettivo al d2. Infine, dal 31 gennaio 2024, i lavoratori assunti prima del 2021 riceveranno una quota una tantum di 500 euro, mentre i lavoratori assunti nel 2021 riceveranno 250 euro (da riparametrare in base al part time).

L’accordo coprirà tutte le situazioni di cambio di appalto che dovessero verificarsi nel 2023. L’accordo è frutto di un lavoro lungo e voluto dalla FP CGIL di Parma e ha lo scopo di rendere omogeneo il trattamento economico delle lavoratrici e dei lavoratori del settore assistenziale ed educativo.

Il documento riguarda tutte le figure professionali dei servizi educativi e assistenziali, come quelli per i minori e i disabili, che vedranno finalmente riconosciuta la loro professionalità e il loro impegno quotidiano. L’accordo rappresenta un importante passo avanti per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del settore e dei settori stessi, che hanno garantito la tenuta dei servizi durante la pandemia e la crisi economica.

L’accordo ha avuto il supporto dei delegati della FP CGIL e delle centrali cooperative, che si sono dimostrati sensibili al tema.


L’Ospedale Maggiore è in affanno "Il personale è allo stremo"

Dal sito di Fp Cgil Parma

Monica Marvasi (FP CGIL Parma): “Gestione improvvisata e inconcludente della quarta ondata. Il personale è allo stremo”

“La quarta ondata, tanto temuta quanto prevedibile, sta mettendo in ginocchio un’amministrazione già segnata dalle precedenti impennate dei contagi determinate dal covid-19: la mancanza di programmazione e di strategia il blocco delle assunzioni imposto dalla Regione e le nuove ordinanze relative al contenimento dei contagi stanno conducendo tutto il personale dell’ospedale all’annientamento”. È questa la preoccupata sintesi di Monica Marvasi, della Segreteria FP CGIL Parma, circa lo stato della principale struttura sanitaria del territorio.

“Il quadro attuale denota una sempre crescente domanda assistenziale da parte dei cittadini: le ospedalizzazioni sono in netto aumento e gli operatori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma stanno ripiombando nell’incubo assistenziale determinato dalla difficile organizzazione del lavoro nella prima critica fase emergenziale”.

“Nel secondo semestre del 2021 – aggiunge Marvasi – la Direzione avrebbe dovuto pianificare una strategia aziendale in previsione di una potenziale nuova ondata, visto che nelle precedenti sono emerse delle gravi criticità per cui sarebbe stato auspicabile trovare delle soluzioni affinché queste non si potessero più ripresentare. Invece oggi constatiamo, nostro malgrado, che ogni criticità delle precedenti ondate è riemersa impattando violentemente sull’organizzazione del lavoro”.

Nei fatti, si assiste quotidianamente alla conversione o alla apertura di nuovi posti letto dedicati ai pazienti affetti dal covid: per aprire nuovi posti letto è evidente che serva il personale (dirigente e di comparto) in misura sufficiente per poter erogare l’assistenza; una puntuale pianificazione strategica aziendale avrebbe magari permesso di risolvere questa problematica non impattando criticamente sul personale.

Per aprire i nuovi reparti covid la Direzione delle Professioni Sanitarie ha invece pensato di effettuare una puntuale rimodulazione dei turni di lavoro di centinaia di dipendenti e di farlo, senza il minimo preavviso, nei giorni che precedevano il Natale: questa manovra è stata attuata col fine ultimo di recuperare unità lavorative dai vari reparti, inghiottiti dall’improvvisa rimodulazione, ed assegnarli ai reparti covid-dedicati. E visto che la ricerca del personale da destinare ai reparti covid non potrà che continuare, aleggia ed intimorisce la possibilità che, per far fronte all’aumento dei ricoveri, si ricorra alla riduzione delle attività programmate, così come avvenuto nella prima ondata della pandemia anche se una prima riduzione è già stata attuata.

Il contesto sembrava e sembra a tutt’oggi non voglia proprio considerare il personale del comparto più di un semplice progressivo numero di matricola: l’Azienda Ospedaliera ha ormai da tempo perso l’appeal e la prova sta nel fatto che molti dipendenti, approfittando delle opportunità occupazionali garantite dalle altre Regioni o dal privato, abbiano deciso di trasferirsi o di licenziarsi.

Quanto appena sottolineato rende ancora più critica una carenza di personale cronica che è conseguenza di una scarsa pianificazione aziendale sulla gestione del personale. È anche da sottolineare il continuo ed asfissiante trasloco di varie unità operative che, ad ogni ondata, vengono fisicamente spostate da un padiglione all’altro, generando un dispendio di risorse inaccettabile: le ultime verificatesi il giorno 24 Dicembre.

In tutto ciò, evidenzia Monica Marvasi, “la carenza di una comunicazione sinergica tra i veritici della Direzione Aziendale è lampante e si realizza nell’apertura di alcuni cantieri in un momento dove evidentemente non è ammissibile creare barriere strutturali potenzialmente in conflitto con l’emergenza pandemica: sarebbe stato auspicabile aprire i cantieri garantendone la consegna nel più breve periodo e nei tempi prestabiliti”.

“Diventa inevitabile per la FP CGIL – conclude Marvasi – dissociarsi da questa gestione improvvisata ed inconcludente, ringraziando tuttavia le lavoratrici e lavoratori per questi due anni di abnegazione ed impegnandosi ancor più fortemente a sfruttare ogni strumento a disposizione per ottenere il rispetto che, a quanto pare, non viene concesso neanche agli “eroi””.