FP CGIL Piacenza: Intimidazioni inaccettabili ricevute dal rappresentante della casa protetta Gasparini

Articolo de “Il Piacenza”

“Se la Cgil firma questo accordo i suoi iscritti percepiranno il premio aziendale, altrimenti no.”

È questo l’ultimatum espresso da Paolo Favari, in funzione di rappresentanza della direzione dell’istituto della casa protetta “Gasparini” di Rivergaro in apertura di incontro sindacale lo scorso venerdì.

Un aut-aut che viene denunciato dalla Fp Cgil di Piacenza. Motivo del contendere, le poche risorse di premio aziendale 2023 messe a disposizione dall’azienda. Il premio, oltre a dipendere dalla presenza in servizio, secondo l’azienda dovrebbe essere conseguente alla valutazione dei comportamenti dei dipendenti, secondo la discrezionalità massima della direzione aziendale. Sarebbero inoltre esclusi dal premio tutti i nuovi assunti e coloro i quali, pur avendo lavorato nel corso dell’anno, non fossero più dipendenti alla data del 31 dicembre.

«Nelle settimane scorse abbiamo espresso chiaramente i nostri dubbi sulla proposta e chiesto correttivi – spiega Alberto Gorra, responsabile del comparto per la Fp Cgil Piacenza -. Ma la discussione all’ultimo incontro non è neppure iniziata per l’atteggiamento ricattatorio dell’Azienda. Abbiamo immediatamente abbandonato il tavolo perché non c’erano le condizioni minime di rispetto per i lavoratori e per chi li rappresenta».

Chiarisce il sindacalista: «L’azienda potrebbe corrispondere il premio anche senza il benestare del sindacato, certo perderebbe le agevolazioni fiscali. Se non fosse per questa esigenza non si darebbero alcuna pena di mantenere aperta una discussione con noi».

«È noto a tutti – prosegue Gorra – che il lavoro nelle case protette è gravoso e mal pagato e trovare personale che voglia rimanere a lavorare con contratti quali “Uneba” qui applicato, tra i più poveri del settore, è sempre più difficile. Gli incentivi di produttività dovrebbero essere uno strumento per valorizzare il lavoro svolto, ma il Gasparini sembra non rendersi conto che il sistema rischia di collassare e ha scelto la strada peggiore per valorizzare il proprio personale: discriminarlo sulla base dell’adesione sindacale».

Conclude Gorra: «Nell’interesse dei lavoratori e del delicato servizio svolto, abbiamo inviato una nota alla direzione del Gasparini confidando nella ripresa di corrette relazioni sindacali. Diversamente, valuteremo tutte le strade di ulteriore vertenza a tutela del personale».


Piacenza "Bene la revoca del servizio di prescuola a Sarmato"

“Apprendiamo con soddisfazione della decisione del Comune di Sarmato di revocare l’affidamento alla cooperativa Erdis dei servizi di prescuola e assistenza scolastica. La revoca arriva alla fine di un lungo percorso di vertenza sindacale condotto da Fp Cgil nei confronti della cooperativa, aperto con segnalazioni già nell’estate del 2022”.

Lo scrive in una nota Fp Cgil di Piacenza, che rappresenta la totalità delle operatrici impiegate nel servizio e le sta seguendo ed assistendo nel percorso di riconoscimento dei loro crediti. “Il sindacato – viene spiegato nella comunicazione – ha coinvolto l’Amministrazione non appena le lavoratrici hanno segnalato una perdurante situazione di irregolarità tanto nel rapporto di lavoro quanto nel pagamento degli stipendi. Da dicembre è pendente presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro la denuncia presentata dalle lavoratrici contro le irregolarità e inadempienze subite”.

“Ci preme sottolineare che queste professioniste – affermano Alberto Gorra e Antonio De Leo per la Fp Cgil – hanno lavorato e stanno lavorando da ottobre 2023 senza aver percepito alcuno stipendio da parte della cooperativa, che è rimasta sorda a tutte le loro richieste ma sempre pronta a esigere con modalità scorrette e non trasparenti sostituzioni improvvise e variazioni di turno. La situazione è degenerata a tal punto che, pur a fronte della celere risposta delle istituzioni alla nostra richiesta di confronto ed all’accoglimento della richiesta di intervento sostitutivo previsto dal vigente codice appalti (che permetterà alle lavoratrici di esser comunque pagate direttamente dall’amministrazione comunale), due di loro sono state costrette a rassegnare le dimissioni per giusta causa. Dopo le vertenze sindacali per alcuni versi analoghe delle cooperative Eurotrend ed Ekopra, la decisione del Comune di Sarmato costituisce un ulteriore importante e virtuoso precedente sul nostro territorio. Si tratta di un precedente tanto più significativo In un momento nel quale il rischio di deresponsabilizzazione del decisore pubblico nei confronti dei gestori di servizi attinenti alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti sembra farsi sempre più pressante”.


Ai Vigili del fuoco di Piacenza mezzi di scarto e obsoleti. Sicurezza a rischio

Da un articolo de Il Piacenza

Le organizzazioni sindacali del vigli del fuoco di Piacenza, tramite una nota firmata da tutte le sigle, lanciano un allarme scrivendo tra gli altri anche al prefetto Daniela Lupo, al sindaco Katia Tarasconi e alla presidente della Provincia Monica Patelli. Il problema che viene sollevato è importante: al comando dei pompieri di Piacenza manca un’autoscala, una dotazione fondamentale e determinante per prestare soccorso ai cittadini.

«Tutti i comandi provinciali dei vigili del fuoco dovrebbero essere dotati di due autoscale perché questo è considerato dall’amministrazione un mezzo speciale, insostituibile ed estremamente necessario per i soccorsi in altezza – scrivono i rappresentanti di Conapo, Cgil, Confsal e Cisl – A Piacenza avevamo un’autoscala di circa 35 anni ed una che oggi ne ha 20; quella di 35 anni è stata messa fuori uso circa 4 anni fa e non è mai stata sostituita, mentre quella più recente è ferma da oltre sei mesi perché ha un preventivo di riparazione di circa 80mila
euro. L’Amministrazione in prima battuta come sostituzione, ha inviato una vecchia autoscala in servizio al Comando di Ferrara che però ora si trova in officina con un preventivo di 50.000 euro per le riparazioni e in rimpiazzo ci ha fornito un’autoscala immatricolata nel 1994 che era in servizio ad un distaccamento volontario del Comando di Lecco».

«In questi giorni sul territorio nazionale sono state consegnate ben 60 nuove autoscale – dicono i sindacati – alcune di queste arriveranno sicuramente in Emilia Romagna, quindi auspichiamo che una di queste arrivi al Comando di Piacenza per evitare l’assegnazione dell’ennesimo mezzo di ripiego, comunque poco efficiente, di un altro comando della regione».
«I cittadini della Provincia di Piacenza in primis non si meritano un trattamento del genere – conclude la nota – e nemmeno i Vigili del Fuoco di questa provincia che da troppo tempo sono costretti a lavorare con mezzi di scarto forniti da altri comandi avvilendoci nella nostra professionalità e nel nostro impegno che da sempre mettiamo al servizio della comunità».


Firmato accordo sul premio territoriale di risultato di Piacenza della cooperazione sociale

Lo scorso 12 dicembre è stato firmato l’accordo provinciale che riguarda l’erogazione ai lavoratori e alle lavoratrici della cooperazione sociale piacentina del Premio Territoriale di Risultato, che si sostanzia in un riconoscimento fino ad un massimo di 500 euro annui.

Il confronto con le centrali cooperative è stato lungo e complesso soprattutto perché la piattaforma sindacale di partenza affrontava nel loro complesso i principali problemi del lavoro nel mondo della cooperazione, come ad esempio il corretto inquadramento contrattuale dei lavoratori, il rispetto delle ore contrattuali, i tempi di vestizione, oltre ad aspetti più di dettaglio come banca delle ore, ferie, reperibilità.

Abbiamo comunque ritenuto importante mantenere viva la contrattazione e arrivare a un primo risultato sul fronte delle risorse economiche e la regolamentazione trasparente dell’utilizzo del mezzo proprio per ragioni di servizio da parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Gli altri temi saranno oggetto di prossime azioni sindacali e confronti con le centrali cooperative.”

Inoltre terremo monitorato l’andamento dell’accordo per verificare la sua capacità di dare i benefici sperati, dato che la parte datoriale ha condizionato l’accordo a una clausola che assoggetta la cifra effettiva ai risultati economici conseguiti delle cooperative.

Da tempo la cooperazione lamenta difficoltà economiche ed il difficile rapporto con la committenza pubblica, tuttavia ribadiamo l’indispensabile esigenza di dare un tangibile segnale alle lavoratrici ed ai lavoratori della cooperazione, perno del settore e senza i quali il sistema socio sanitario piacentino collasserebbe, che ci hanno dato mandato di sottoscrivere l’accordo dopo una fitta campagna di assemblee.


polizia locale piacenza

Polizia locale di Piacenza, a rischio riposi compensativi

Da un articolo de La Libertà

I “vigili” per come erano intesi una volta ora non esistono più. La Polizia Locale è quotidianamente chiamata a svolgere funzioni sempre più complesse e gravose, spesso a scapito della propria sicurezza. Agenti e Ufficiali, con un organico gravemente insufficiente – gli ufficiali si contano sulle dita delle mani, gli agenti non abbondano di certo – devono assicurare l’ordine pubblico, a supporto e talvolta in sostituzione delle forze di polizia statali, e hanno vissuto l’esperienza dolorosa della pandemia svolgendo un ruolo decisivo di controllo e contenimento sui territori, spesso in condizioni estremamente precarie e pagando un alto tributo in termini di infezioni da covid. Così, in una nota, la Fp Cgil di Piacenza sulle numerose criticità affrontate dalle lavoratrici e dei lavoratori distanza in via Rogerio, alla polizia locale di Piacenza.

«Il malessere serpeggia da tempo spiega Alberto Gorra, Responsabile funzioni locali della Fp Cgil di Piacenza – risultato di molti fattori in parte legati alla normativa (vetusta e del tutto inadeguata a rispondere alle esigenze attuali), in parte al sistema di lavoro venutosi a creare in questi anni e purtroppo anche alla rigidità burocratica dell’Amministrazione comunale, alla quale chiediamo di trovare insieme soluzioni che tutelino la qualità del lavoro e quindi del servizio reso ai cittadini. È finalmente arrivato un comandante che pensiamo possa assicurare al corpo la stabilità tanto attesa – prosegue Gorra – tuttavia le lavoratrici e lavoratori, provati per gli eventi degli ultimi due anni e l’intensità dell’esposizione a cui sono sottoposti, scoprono con amarezza la messa in discussione dei meccanismi che sostengono la possibilità del recupero psicofisico. Si paventa infatti la cancellazione del riposo compensativo per il lavoro prestato nei giorni festivi infrasettimanali, e – pare – la revisione dell’articolazione oraria sulle 35 ore frutto di un faticoso accordo sindacale di alcuni anni fa».

Agenti e ufficiali della Polizia Locale, pur mantenendo l’appartenenza al sistema degli enti locali e il radicamento sul territorio, chiedono di avere le tutele legali, infortunistiche, previdenziali che sono assicurate alle forze di polizia statale. Valga per tutte, l’esempio del riconoscimento, ad oggi negato, dello status di lavoro usurante. L’istituto del riposo compensativo e articolazione oraria settimanale sono assai dibattuti anche in giurisprudenza e sono oggetto in queste settimane della discussione sul rinnovo contrattuale. « Le richieste sindacali all’Amministrazione di non intervenire in modo peggiorativo e di attendere quantomeno, per discuterne in modo condiviso, la revisione normativa (la Legge 65/1986 che disciplina la Polizia Locale è finalmente in discussione in Parlamento) e la firma del nuovo contratto nazionale, finora sono state inascoltate. Non dovranno perciò stupirsi i piacentini – conclude Gorra – se nelle prossime settimane o nei prossimi mesi leggeranno di nuove mobilitazioni della polizia locale. La Fp Cgil lavora per trovare insieme alle amministrazioni soluzioni condivise e costruire diritti. Tuttavia quando le porte restano chiuse, è necessario trovare altre strade per far valere le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. La sicurezza degli slogan elettorali, nei fatti e tutti i giorni la realizzano loro, con la loro professionalità»