Indagine sulle Tangenti del Porto di Genova Coinvolge l’AD di Iren
Come FP CGIL insieme a FIT CISL, UILTRASPORTI UIL, FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, FLAEI CISL abbiamo richiesto le dimissioni dell’Amministratore Delegato del Gruppo Iren, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti del Porto di Genova.
L’incontro tra Direzione e Sindacati
Lo scorso 14 maggio si è tenuto un incontro tra la Direzione del Gruppo Iren e le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali. L’ordine del giorno è stato modificato a seguito del provvedimento restrittivo nei confronti dell’Amministratore Delegato.
Tempestività del Consiglio di Amministrazione
Abbiamo apprezzato la tempestività della revoca delle deleghe all’Amministratore Delegato da parte del Consiglio di Amministrazione, e la redistribuzione immediata delle stesse per garantire la piena operatività dell’azienda. Tuttavia, per ragioni di opportunità e tutela del Gruppo Iren, riteniamo opportune le dimissioni dell’AD o la revoca dell’incarico da parte del CdA.
Preoccupazioni dei Dipendenti e Ripercussioni Mediatiche
Nonostante l’azienda abbia ripetutamente sottolineato la completa estraneità del Gruppo Iren all’indagine, riteniamo che sia necessario prendere provvedimenti per evitare che l’azienda possa essere associata alla vicenda, con conseguenti danni mediatici e ripercussioni sulle quotazioni in borsa. I dipendenti del Gruppo Iren sono fortemente preoccupati per la situazione attuale.
Richiesta di Maggior Controllo e Trasparenza
Auspichiamo un maggior controllo da parte degli enti pubblici proprietari e una scelta più attenta delle figure apicali, basata su capacità, rispetto della legalità e competenze, evitando logiche diverse da queste. Nel settore ambiente, energetico e del ciclo idrico, chiediamo da tempo un cambio di rotta sul sistema degli appalti, spesso terreno di episodi di corruzione e violazione dei diritti dei lavoratori.