“Rivendichiamo la legittimità dell’accordo di sede per la ripartizione del Fondo Risorse Decentrate. Un fondo nazionale da ripartire a livello decentrato destinato a riconoscere ai dipendenti della Procura della Repubblica di Reggio Emilia le risorse economiche spettanti per l’attività lavorativa svolta nel corso del 2023, tuttora in attesa di distribuzione”.
Lo scrivono in una nota i componenti della Rsu della Fp Cgil della Procura della Repubblica di Reggio Emilia dopo che la sentenza del Giudice del lavoro ha confermato la legittimità dell’atto amministrativo e dell’accordo di sede raggiunto  lo scorso 12 novembre e contro l’applicazione del quale il sindacato Unsa aveva presentato ricorso.

“L’accordo è stato sottoscritto nel rispetto della normativa vigente e delle prerogative delle Parti firmatarie, con l’obiettivo di garantire la corretta e tempestiva valorizzazione del lavoro svolto dal personale – aggiungono le Rsu – e come ribadito dal Giudice del lavoro, la scelta di alcune Organizzazioni sindacali di non partecipare al confronto è da imputarsi  ad un comportamento volontario delle stesse che non può mettere in discussione la validità dell’accordo sottoscritto”.

“Pensiamo inoltre che la condotta dell’Organizzazione Sindacale che ha promosso il ricorso, la Unsa, ha trascurato le esigenze del personale, mettendo a repentaglio la tempestiva erogazione delle risorse economiche spettanti – spiega il sindacato –  Il mancato raggiungimento dell’accordo, infatti, non avrebbe consentito di percepire il beneficio accessorio in tempi brevi e avrebbe comportato, quale conseguenza diretta, la restituzione delle somme già assegnate, con la conseguente necessità di attendere ulteriori cinque/sei mesi per il rinnovo del finanziamento. Tale iniziativa di puro ostruzionismo ha anteposto lo scontro ideologico agli interessi concreti del personale che la stessa Organizzazione dovrebbe tutelare”.

Le Rsu infine ringraziano la Parte Pubblica “per aver agito con correttezza istituzionale e senso di responsabilità, convocando tutte le Organizzazioni Sindacali rappresentative a livello nazionale e di sede, valorizzando il pluralismo sindacale e l’effettiva rappresentatività quale criterio di accesso delle Organizzazioni dei lavoratori alla tutela dei loro diritti nell’ambito delle trattative contrattuali”.

Privacy Preference Center