Pensioni Anticipate Pubbliche: Le Nuove Regole Colpiscono i Lavoratori

Il recente decreto del governo ha introdotto significative modifiche alle pensioni anticipate, colpendo duramente i lavoratori pubblici. In particolare, le nuove disposizioni riguardano gli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (Cpdel), alla Cassa per le pensioni dei sanitari (Cps), alla Cassa per le pensioni degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (Cpi) e alla Cassa per le pensioni degli ufficiali giudiziari, degli aiutanti ufficiali giudiziari e dei coadiutori (Cpug). In questo articolo, esamineremo gli impatti di queste modifiche e forniremo soluzioni possibili per mitigare gli effetti negativi.

Il Colpo alle Pensioni Anticipate

Il governo ha recentemente approvato una legge che ha eliminato efficacemente la possibilità della pensione anticipata per numerosi lavoratori pubblici. Questo colpisce gli iscritti a diverse casse previdenziali, con conseguenze significative sulla prospettiva pensionistica di migliaia di lavoratori.

La Revisione delle Aliquote di Rendimento

La legge di bilancio più recente prevede una revisione delle aliquote di rendimento per il calcolo della pensione anticipata per coloro che hanno un’anzianità contributiva inferiore a 15 anni nel sistema retributivo. Questa revisione potrebbe portare a tagli fino al 20% sulla quota retributiva di pensione, come spiega Ezio Cigna, responsabile delle Politiche previdenziali della Cgil nazionale.

Impatti su Diverse Categorie di Lavoratori

Le nuove regole non riguardano solo le pensioni anticipate, ma influenzano anche la pensione dei cosiddetti “precoci”. Questa modifica, per molti, rende la scelta dell’anticipo difficilmente praticabile senza subire pesanti tagli.

Strade Possibili per Evitare le Modifiche

Per evitare la modifica delle aliquote di rendimento, l’unica strada possibile è il pensionamento di vecchiaia, attualmente con almeno 67 anni di età. Tuttavia, questo potrebbe essere un sacrificio troppo gravoso per molti lavoratori, in particolare per coloro con contribuzione previdenziale a cavallo della maggiore età.

Soluzioni Parziali per il Comparto Sanitario

Sebbene il governo abbia cercato di intervenire in modo parziale per i lavoratori pubblici del comparto sanitario, le soluzioni proposte non risolvono completamente la questione. Solo per alcuni iscritti alle casse previdenziali sanitarie il taglio viene parzialmente ridotto, ma con requisiti che possono risultare difficili da soddisfare.

Simulazioni degli Impatti Economici

Le simulazioni dell’Ufficio politiche previdenziali della Cgil mostrano chiaramente come la riduzione della quota di pensione retributiva cresca per coloro con meno contribuzione al 31 dicembre 1995. Le proiezioni evidenziano tagli significativi che potrebbero incidere pesantemente sulle pensioni future.

Le Conseguenze per gli “Esodati”

Un aspetto spesso trascurato riguarda le ripercussioni sugli “esodati”, ossia i lavoratori già cessati dal lavoro. Questi individui, in particolare quelli che accederanno alla pensione anticipata dal 2024 in avanti, rischiano di subire tagli significativi, senza alcuna possibilità di evitare l’impatto finanziario.

Il governo Meloni ha introdotto modifiche significative alle pensioni anticipate pubbliche, creando forti preoccupazioni tra i lavoratori e i pensionati. Le nuove regole potrebbero comportare tagli notevoli sulla quota retributiva di pensione, con impatti economici a lungo termine. È essenziale che i lavoratori comprendano appieno le nuove disposizioni e valutino strategie per affrontare queste sfide in modo efficace.

La nostra iniziativa legale

Per la prima volta, non era mai accaduto neanche con la Legge Monti-Fornero, si interviene sulle posizioni contributive maturate, con un provvedimento a forte rischio di incostituzionalità.

Per questo la Funzione Pubblica Cgil Nazionale sta valutando iniziative legali. Se sei interessato compila i tuoi dati personali.

Aderisci all'iniziativa legale della FP CGIL

Quote relative ai tagli annuali


sciopero generale 16 dicembre in emilia-romagna

Pagamento anticipo rinnovo contrattuale - Il nostro intervento per garantire equità

Grazie al lavoro sindacale a partire dalla busta paga di Gennaio 2024, i dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato presso Aziende Sanitarie, la Regione Emilia-Romagna, Agenzie Regionali e gli Enti Locali (non beneficiari dell’anticipo a Dicembre 2023) percepiranno mensilmente (e non in unica soluzione) l’indennità di vacanza contrattuale rivalutata.
Questa indennità sarà rivalutata di 6,7 volte rispetto al valore mensile riconosciuto nel 2023. Tale modifica mira a garantire una compensazione più equa e a evitare penalizzazioni fiscali o contributive per i lavoratori interessati.
Il nostro impegno costante ha contribuito a questo risultato, riflettendo l’attenzione verso le esigenze dei lavoratori. Abbiamo così evitato penalizzazione e ingiustizie per i lavoratori e lavoratrici della sanità e delle funzioni locali.


ausl parma

Riprendono le Progressioni Economiche a Parma: DEP 2023 e l'Impegno Costante di FP CGIL

Dopo un lungo periodo di immobilismo, finalmente, il 20 dicembre 2023, nelle Aziende Sanitarie di Parma, riprendono le progressioni economiche stipendiali grazie all’accordo per i DEP 2023. FP CGIL e UIL FPL dichiarano: “Una tappa cruciale per la valorizzazione del lavoro in sanità.”

Il merito di questa conquista va a FP CGIL e UIL FPL, che con il loro impegno costante hanno portato a termine una trattativa di successo con le Aziende USL e Azienda Ospedaliero Universitaria. Le progressioni economiche, ora denominate DEP – Differenziali Economici di Professionalità, diventano una realtà a partire dal 2023.

Questo risultato è il frutto di un anno difficile caratterizzato da continui tagli ai fondi nazionali del SSN, che hanno comportato diminuzioni assunzionali e accentuato le difficoltà del personale. “Nonostante le sfide”, confermano Monica Marvasi, segretaria FP CGIL Parma, Alfredo Vettone della FP CGIL di Parma e Biagio Ambra, segretario generale UIL FPL di Parma, “abbiamo mantenuto un impegno costante nel valorizzare il personale attraverso nuovi Contratti Collettivi Integrativi e regolamenti sugli Incarichi di Funzione. Un impegno finalizzato a dare risposte concrete ai lavoratori, un tempo celebrati come eroi della pandemia e oggi purtroppo dimenticati.”

Per FP CGIL e UIL FPL, questo rappresenta solo un passo in avanti in un percorso organico volto al miglioramento continuo della vita lavorativa e dei servizi sanitari per i cittadini. Il prossimo passo sarà dato attraverso le prossime contrattazioni, con l’obiettivo di continuare a valorizzare economicamente il lavoro in sanità a Parma.

Se sei interessato a approfondire le novità legate alle progressioni economiche DEP 2023 e alla valorizzazione del lavoro in sanità a Parma, continua a seguirci per gli aggiornamenti futuri.


ospedale imola

Gestione Critica del Personale in Ausl Imola: Una Coperta Corta Durante le Festività

Le festività sono alle porte, ma per l’Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) di Imola, le criticità di organico sembrano essere un ospite indesiderato che ritorna ciclicamente. In un periodo segnato non solo dalle celebrazioni, ma anche da un picco di influenze, emergono le sfide che il personale dell’Ausl Imola sta affrontando con determinazione.

Coperta Corta e Ritardi Organici

Il problema fondamentale è la nota “coperta corta,” che comporta ritardi sistematici rispetto alle dotazioni organiche necessarie. La Medicina A e B attualmente si trova in una situazione critica a causa di una forte defezione di personale, richiedendo il supporto di altri reparti per far fronte alle esigenze emergenti. Tuttavia, questa soluzione crea a sua volta difficoltà nei reparti di provenienza, con lunghe e stressanti pause nei turni di riposo.

Sfide Durante le Festività

Il periodo festivo invernale, noto per le sue criticità, vede la maggior parte dei reparti di degenza senza ferie programmate, garantendo solo qualche giorno di recupero e festività. Questo approccio si scontra con la necessità di garantire un equo riposo compensativo, evidenziando disuguaglianze nella gestione delle festività godute. Nel reparto di ortopedia, in particolare, persistono situazioni problematiche riguardanti l’organizzazione delle presenze e delle ferie.

Situazioni Critiche e Fantasiose Organizzazioni

Sorge l’interrogativo sulle assunzioni di personale infermieristico previste dal mese di gennaio in poi e su come il personale attuale sarà gestito fino ad allora. La criticità si accentua con l’apertura del Centro di Assistenza Urgenza (Cau), destinato a utilizzare personale già assegnato ad altri servizi. Questo pone una sfida: come garantire un potenziamento dei servizi senza un parallelo potenziamento del personale disponibile?

Prospettive Future

Il Cau dovrebbe rappresentare un’opportunità supplementare per i cittadini, ma deve essere gestito senza compromettere ulteriormente gli altri reparti ospedalieri. La crescita dei servizi deve essere accompagnata da un investimento nella risorsa più preziosa: il personale. Solo così sarà possibile garantire un’assistenza di qualità, mantenendo un equilibrio tra le esigenze emergenti e la gestione oculata delle risorse umane.


Dopo il danno la beffa - Un cumulo di ingiustizie contenuto nel maxiemendamento

DOPO IL DANNO LA BEFFA UN CUMULO DI INGIUSTIZIE

QUELLO CONTENUTO NEL MAXIEMENDAMENTO DEL GOVERNO IN TEMA DI PENSIONI DI DIPENDENTI PUBBLICI.

Per questo continuiamo a chiedere l’abrogazione dell’articolo 33 della Legge di Bilancio 2024, una Legge sbagliata contro la quale abbiamo scioperato il 17 novembre e contro la quale continueremo la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

COSA PRODURRÀ IL MAXIEMENDAMENTO:

La conferma del taglio alle pensioni anticipate dei dipendenti pubblici, sanità, enti locali e ufficiali giudiziari, tutti. I dipendenti del SSN e gli infermieri dipendenti degli Enti Locali – solo se iscritti alla cessazione nella gestione Cpdel e CPS- per evitare il pesantissimo taglio, saranno costretti a lavorare tre anni di più. L’allungamento delle finestre pensionistiche di uscita, l’introduzione di discriminazioni tra iscritti alle diverse Casse interessate, un pericoloso principio a forte rischio di incostituzionalità.
La possibilità, solo per i medici e gli infermieri, di fare domanda di trattenimento in servizio fino a 70 anni di età rappresenta, poi, l’ennesima sconfitta di una politica incapace di investire sul Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale e sulla programmazione dei fabbisogni delle professioni sanitarie, valorizzandole economicamente e professionalmente, per garantire davvero i Livelli Essenziali di Assistenza.

Il governo, in sostanza, fa pagare i costi del suo maxiemendamento agli stessi professionisti sanitari: da un lato trattenendoli in servizio e dall’altro attuando il programmato taglio del Fondo Sanitario Nazionale, a partire dal 2033 e per un decennio, pari a oltre 3 miliardi di euro. Altro che valorizzazione del lavoro pubblico e dei servizi pubblici.


Il bilancio di un anno di lotta e cosa ci aspetta nel 2024

Quello che sta per concludersi è stato un anno intenso, difficile, per molti aspetti denso di preoccupazioni.

Il conflitto in Ucraina, la terribile situazione in Palestina, senza dimenticare i tanti conflitti esistenti nel mondo.
Patriarcato e violenza di genere. Una realtà quotidiana drammatica, che coinvolge tutte le persone di genere femminile nel nostro Paese. Cambiare questo contesto è un impegno che deve coinvolgere tutti e tutte, a partire dagli uomini.

Nessuno può esimersi, tutte le persone sono chiamate a fare la propria parte.

La Cgil, la Funzione Pubblica, sono impegnate su questo e su molti altri fronti.

Il rinnovo dei contratti, per condizioni migliori e salari più elevati. La rivendicazione e la difesa dei diritti costituzionali, a partire dal diritto alla salute. Un sistema fiscale più equo. Una pensione adeguata, sia per chi ha lavorato 40 anni che per chi ha appena cominciato.

Per questi e molti altri temi ci siamo mobilitati, insieme. Abbiamo ottenuto importanti risultati. Ce ne sono ancora molti da raggiungere e continueremo a lavorare e mobilitarci anche nel 2024.

E a proposito del 2024, vogliamo augurare un sereno anno agli iscritti e alle iscritte alla Funzione Pubblica CGIL e alle loro famiglie, con l’auspicio di poter godere di un lavoro dignitoso, professionalizzante e giustamente retribuito.

E Buone feste.

A chi potrà godersi un meritato periodo di riposo e, ancora di più, a chi invece lavorerà, garantendo a tutti e tutte il diritto alla salute, alla sicurezza e alla certezza di vivere in comunità solidali.


Continua il negoziato per il rinnovo delle Cooperative sociali

Martedì 12 dicembre a Roma, presso la sede di ConfCooperative, è proseguito, in modalità ristretta, il confronto tra le OO SS e le Centrali Cooperative finalizzato al rinnovo del CCNL Cooperative Sociali.
Il confronto si è incentrato sul tema educatori dei servizi educativi di cui al dlgs 65/17 e sugli educatori di cui alla L.205/17, tema molto complesso rispetto al quale le parti hanno stabilito di procedere con i dovuti approfondimenti anche in considerazione dell’evoluzione
normativa in materia.
Il negoziato ha inoltre ulteriormente approfondito l’analisi circa l’impatto economico degli aggiornamenti normativi del CCNL.
Nel corso della discussione abbiamo nuovamente ribadito come il tema fondamentale degli aumenti contrattuali debba dare risposte adeguate all’aumento del costo della vita.
Considerando l’importanza e il peso delle tematiche trattate, le parti hanno stabilito di proseguire e intensificare il confronto calendarizzando nel mese di gennaio tre incontri per verificare se è possibile giungere in tempi rapidi al rinnovo contrattuale.
Sarà nostra cura, tenervi tempestivamente e puntualmente aggiornati nel merito del percorso negoziale.


punto contratti

Incontro per il rinnovo del contratto di Federcasa

Si è svolto la mattina del primo dicembre un nuovo incontro del tavolo tecnico per il rinnovo del CCNL FEDERCASA 2022-2024.

La delegazione trattante ha aperto la discussione riepilogando in modo alquanto arbitrario i dati relativi all’inflazione registrata nel periodo di riferimento, asserendo che nel 2022 si è registrato l’8,7%, nel 2023 (gennaio – ottobre) lo 0,8% e che le aziende stanno già riconoscendo una IVC pari al 2,15%.

Federcasa, dunque, ha inizialmente reiterato la proposta già presentata pari ad un incremento tabellare del 4,5%. A fronte della conferma del netto rifiuto da parte delle organizzazioni sindacali di una simile ipotesi, troppo lontana dal tutelare il potere d’acquisto dei salari alla luce dell’incremento dei prezzi già registrato nel periodo di vigenza del CCNL in oggetto, Federcasa ha avanzato una ulteriore proposta che prevede un incremento medio pari al 5,2% articolato in misura differente tra le diverse Aree di classificazione, dal 6% dell’area D al 4,5% per Q.

Le OO.SS. hanno unitariamente respinto anche questa proposta giudicandola ancora lontana dalla necessità di riconoscere a lavoratrici e lavoratori un incremento delle retribuzioni idoneo a tutelare i salari a fronte della crisi inflattiva che si è riscontrata in questi anni.

La delegazione trattante di Federcasa, non avendo un diverso mandato, ha rinviato all’assemblea delle aziende, che si terrà il prossimo 14 dicembre, la verifica della possibilità di effettuare una nuova proposta in relazione all’incremento tabellare, confermando che al momento non vi è disponibilità ad incrementare l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL.

Diventa indispensabile, quindi, porre in essere sul territorio tutti gli strumenti di pressione (assemblee sindacali, richieste di incontro agli assessori competenti…) utili a spingere le aziende a dare mandato alla delegazione trattante per riconoscere un incremento tabellare che soddisfi le richieste delle OO.SS.


Nuovo Contratto Dirigenza Funzioni locali/Sanità: Incrementi Salariali e Miglioramenti

Nel corso di oggi, abbiamo ufficialmente sottoscritto l’ipotesi di accordo con l’Aran del CCNL, che coinvolge 13.280 dirigenti tra EE.LL., PTA e Segretari. Questo accordo rappresenta un passo significativo verso miglioramenti salariali e diritti ampliati per diverse categorie professionali.

Incrementi Salariali Dettagliati

  • Dirigenti F.L.: Incremento tabellare di €135,00; incremento posizioni organizzative e di risultato di €174,00.
  • Dirigenti PTA: Incremento tabellare di €135,00; incremento della posizione organizzativa di €108,00.
  • Segretari: Incremento tabellare di €135,00; posizione e risultato aumentati di €104,00.

Struttura del Contratto e Novità Importanti

Il contratto è diviso in una parte normativa comune e 3 sezioni specifiche. Vi sono miglioramenti significativi nelle relazioni sindacali, inclusi:

  • Ampliamento delle materie oggetto di informativa e confronto.
  • Istituzione dell’OPI, anche con un numero ridotto di personale.
  • Tempistica certa per la contrattazione integrativa.

Tutele e Diritti Ampliati

Il Contratto offre maggiori tutele e diritti, tra cui:

  • Miglioramenti nel periodo di prova.
  • Norme favorevoli al lavoro agile.
  • Maggiori diritti per il patrocinio legale e l’assicurazione.

Focus su Categorie Specifiche

Il Contratto si occupa anche di questioni specifiche, come:

  • Protezioni per le donne vittime di violenza.
  • Supporto per gravi patologie richiedenti terapie salvavita.

Ripartizione delle Risorse Economiche

Nonostante i limiti di bilancio e la normativa vigente, si prevede una migliore ripartizione delle risorse economiche. Questo include l’adeguamento dei Fondi per le retribuzioni di posizione e di risultato, l’indennità di reggenza e di supplenza, nonché retribuzioni aggiuntive per convenzioni di segreteria e incarichi ad interim.

Misure di Welfare Integrativo

Il nuovo Contratto introduce una regolamentazione più ampia, espandendo le misure di welfare integrativo a favore del personale.

Questo accordo rappresenta un passo avanti significativo nelle condizioni lavorative e nei diritti dei dipendenti, chiudendo il ciclo dei contratti del triennio 2019-2021. Ciò ci permetterà di iniziare con celerità la nuova stagione contrattuale, continuando il percorso di miglioramento già avviato.


ispettorato del lavoro lettera a governo

Crisi all'Ispettorato del Lavoro: l'incontro con la Ministra senza Ministra

Come FP CGIL Emilia-Romagna siamo molto preoccupati circa la critica situazione che sta vivendo l’Ispettorato del Lavoro, e ci rivolgiamo direttamente al governo in cerca di giustizia ed equità.

Le rassicurazioni ricevute nelle scorse settimane si sono rivelate vane. Gli arretrati della perequazione sono parzialmente riconosciuti solo grazie a un emendamento governativo che sottrae l’indennità una tantum precedentemente riconosciuta. La riduzione del salario accessorio del personale, causata dall’aumento del personale e dai limiti normativi, è stata ignorata dal Governo.

Abbiamo chiesto negli scorsi mesi un incontro urgente per portare la situazione direttamente al Governo e alla Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché si affrontino le criticità attuali.

Nella giornata di mercoledì 13 dicembre si è tenuto l’incontro con la Ministra del Lavoro. Peccato che la Ministra non vi abbia partecipato.

Erano comunque presenti rappresentanti del Ministero che hanno messo la faccia -di questo diamo loro atto -nel provare a convincerci che l’emendamento governativo sugli arretrati della perequazione fosse una cosa buona.

Addirittura, la parte datoriale ha rappresentato lo scomputo dell’una tantum dagli arretrati della perequazione come un fatto “ovvio”, in quanto l’una tantum sarebbe stata, a loro dire, un anticipo sulla perequazione.

Sappiamo bene che-come recita un vecchio proverbio-l’acquaiolo deve sempre rispondere che l’acqua è fresca, anche se così non è.

Tuttavia, ribadiamo che l’indennità ex art. 32 bis del DL 50/2022 è stata riconosciuta al personale dell’INL non come anticipo sulla perequazione, bensì come “riconoscimento all’impegno straordinario richiesto per il contrasto del lavoro sommerso, per la vigilanza sul rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’attuazione delle misure previste dal PNRR“.Come si legge dal testo della norma, quindi, non è presente alcun riferimento alla perequazione e lo scomputo dell’annualità 2022 è comprensibile solo in termini di risparmio di finanza pubblica sulle tasche dei lavoratori dell’Ispettorato.

Abbiamo evidenziato nuovamente l’urgenza di intervenire sul salario accessorio del personale, che già dal 2023 subirà una fortissima riduzione dovuta all’ingresso di centinaia di nuovi lavoratori. Su questo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta specifica se non un rinnovo generico dell’impegno ad attivarsi e provare a risolvere il problema per via normativa.

Da parte nostra ribadiamo che è fondamentale il riconoscimento -a livello politico -del ruolo sociale svolto dall’INL. Infatti la sicurezza sul lavoro per noi non è soltanto un tema sul quale dare fiato a vuota retorica nelle troppe occasioni di lutto. Se vogliamo combattere davvero questa piaga tremenda allora abbiamo bisogno di maggiori risorse e strumenti per coloro che vigilano sul corretto svolgimento delle attività lavorative.

È questo l’impegno che finora è mancato e non solo da parte di questa compagine governativa.Riguardo alle dotazioni strumentali qualche primo passo sembra forse muoversi, ma aspettiamo di vedere i fatti, prima di esultare, visti i precedenti: pare siano arrivati duemila nuovi portatili per il personale neoassunto in questi mesi.Il 20 dicembre prossimo speriamo anche di sapere quando saranno distribuiti.

Riguardo ai cellulari e alle schede di servizio per tutto il personale sembrerebbe che l’ordine parta entro fine anno e che questa dotazione potrebbe quindi arrivare entro marzo2024. Non aspetteremo certo marzo 2024 per chiedere se la procedura stia andando avanti e la tempistica sia rispettata.

Nessuna novità, invece, per i programmi di elaborazione delle buste paga, che da anni si chiede.Occorrerà continuare ad arrangiarsi, ma fino a quando? Che immagine si pensa venga data all’esterno di un Ente che dovrebbe difendere i lavoratori e non è neanche in grado di quantificare le somme ad essi spettanti?

Al termine di questo incontro possiamo ribadire che, per quanto riguarda la FP CGIL, la vertenza INL con le questioni che ne sono alla base, lo stato di agitazione e la mobilitazione non sono affatto chiuse, anzi!

Aspettiamo, quindi, di avere una convocazione nelle prossime settimane per capire come si intenda risolvere il tema della riduzione del salario accessorio del personale e come si intenda rendere INL un soggetto finalmente riconosciuto e competitivo nel panorama della Pubblica Amministrazione.