Noceto, alla Polveriera condizioni di lavoro esplosive
Marco Bonaccini eletto segretario generale della FP CGIL Emilia-Romagna
Riprende la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019-2021 del Comparto sanità - Sezione ricerca sanitaria
E’ ripresa oggi in ARAN la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019-2021 del Comparto sanità -sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria.
In previsione della riunione, l’Agenzia ci ha inviato inviato una proposta di articolato sulla quale confrontarci, peraltro identica a quella che ci aveva trasmesso in occasione dell’ultimo incontro avvenuto lo scorso 16 novembre. Nei nostri interventi abbiamo innanzitutto posto all’attenzione del tavolo che quanto introdotto nell’ordinamento dal Governo con l’art. 10 del D. Lgs 200/2022-recante “Riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”, nella misura in cui ha affidato agli Istituti il compito di definire, nell’ambito dei posti della dotazione organica del personale, il numero di posti destinati alle attività di ricerca per l’inquadramento a tempo indeterminato del personale della ricerca sanitaria, ha di fatto introdotto una fondamentale novità che ci obbliga a valutare con grande attenzione la proposta di ARAN –predisposta ben prima dell’emanazione della norma in questione -anche alla luce del fatto che presto potranno entrare a far parte del ruolo pure lavoratori con contratto a tempo indeterminato, sia per l’attuazione della previsione normativa di cui al D. Lgs. 200/2022, sia a seguito dei processi di stabilizzazione che stiamo sostenendo in tutti gli iter di approvazione dei provvedimenti di legge attualmente in discussione al Parlamento.
In relazione a quanto sopra, ci siamo impegnati di inviare all’ARAN nostre proposte unitarie di modifica al testo .Nell’ambito di tali proposte ribadiremo nuovamente il diritto del personale inquadrato a tempo determinato con contratti della durata di 5 anni più ulteriori5 anni, di poter fruire di alcuni istituti normativi fino ad ora assenti e/o non riconosciuti dagli Istituti, a partire dall’aspettativa, la mobilità –ancor più complessa tra IRCCS e IZS -come anche la necessità di rendere certe ed esigibili le risorse necessarie a finanziare la valorizzazione del personale, a partire dagli incarichi –fino ad ora assenti ma che andranno istituiti -e dalla premialità.
Manager copia Mussolini: bene le dimissioni, ma il fatto resta gravissimo
Il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale.
È questo uno dei principi che il Governo ha adottato per definire la netiquette nella pubblica amministrazione, l’insieme di regole che impone ai dipendenti di osservare determinati comportamenti non solo nello svolgimento del proprio ufficio, ma anche nella vita quotidiana, con un chiaro riferimento all’uso dei social network. Chissà se il presidente della 3-i, Claudio Anastasio, era tenuto al rispetto di un codice simile o se ha ritenuto di potersi muovere liberamente su Outlook, con buona pace della realtà amministrata.
Il dubbio ce lo siamo posti stamane, quando Repubblica ha rivelato una mail trasmessa dal vertice della SpA informatica con una citazione di mussoliniana memoria: non una menzione qualunque, ma una parafrasi del discorso con cui il leader fascista rivendicava di fatto l’omicidio Matteotti. Agghiacciante, inappropriato, vergognoso. Con la commemorazione delle Fosse Ardeatine alle porte, la tempistica esalta lo stile e denota una certa confusione tra lo Stato repubblicano, nelle cui maglie ci si muove, e quello repubblichino, che è stato archiviato ben prima dell’avvento dell’informatica.
Le dimissioni, una volta tanto tempestive, non rimuovono purtroppo il danno d’immagine che abbiamo registrato, né riducono la sensazione di frustrazione nel vedere l’Istituto anche solo lontanamente accostato a personaggi in cerca d’autore.
Ci chiediamo se in Consiglio dei Ministri, valutando in futuro nuovi esaltanti codici di comportamento, avranno tempo e pazienza per rivedere il testo. Una specifica sarebbe opportuna: è sconsigliato offendere il proprio datore e citare discorsi sanguinari di un violento dittatore. Magari evitiamo figuracce.
Roma, 14/03/2023
FP CGIL – INPS
Antonella Trevisan
Concorsi Pubblici: 4 posti di istruttore amministrativo, categoria C
Concorsi Pubblici: COMUNE DI CERVIA – 2 posti di istruttore direttivo amministrativo, categoria D
Inquadramento educatori con titolo, sottoscritto fondamentale accordo. Riconosciuto il livello d2
FP CGIL, CISL FP, FISASCAT CISL, UIL FPL, Confocooperative e Legacoop hanno sottoscritto un accordo importante per l’inquadramento contrattuale dei lavoratori delle cooperative sociali di Parma.
L’accordo riconosce il livello d2 da settembre 2023 a tutti i lavoratori con i titoli necessari. Dal 1 maggio 2023, le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei titoli necessari riceveranno un superminimo di 41,45 euro (da riparametrare in base al part time), mentre dal 1 settembre 2023 verrà riconosciuta la restante quota di superminimo e l’inquadramento effettivo al d2. Infine, dal 31 gennaio 2024, i lavoratori assunti prima del 2021 riceveranno una quota una tantum di 500 euro, mentre i lavoratori assunti nel 2021 riceveranno 250 euro (da riparametrare in base al part time).
L’accordo coprirà tutte le situazioni di cambio di appalto che dovessero verificarsi nel 2023. L’accordo è frutto di un lavoro lungo e voluto dalla FP CGIL di Parma e ha lo scopo di rendere omogeneo il trattamento economico delle lavoratrici e dei lavoratori del settore assistenziale ed educativo.
Il documento riguarda tutte le figure professionali dei servizi educativi e assistenziali, come quelli per i minori e i disabili, che vedranno finalmente riconosciuta la loro professionalità e il loro impegno quotidiano. L’accordo rappresenta un importante passo avanti per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del settore e dei settori stessi, che hanno garantito la tenuta dei servizi durante la pandemia e la crisi economica.
L’accordo ha avuto il supporto dei delegati della FP CGIL e delle centrali cooperative, che si sono dimostrati sensibili al tema.
Bologna - Basta morti sul lavoro. Martedì 26 ottobre presidio di fronte all'INAIL
L’infortunio mortale accaduto a Yaya Yafa all’interno dell’Interporto di Bologna ci pone di fronte un problema che è diventato una piaga da curare del nostro sistema produttivo e di servizi.
Il tavolo in Città Metropolitana con il Sindaco auspichiamo sia una occasione importante per invertire la tendenza attuale e rimettere al centro il Lavoro e la Persona che lavora.
Mai più fascismi - A Roma per essere sempre più Funzione Partigiana!
Mai più fascismi! Questo lo slogan e il grido arrivato da Piazza San Giovanni a Roma sabato 16 ottobre. Dopo una settimana dalla terribile aggressione di stampo fascista e squadrista durante il corteo No Green Pass, la grande famiglia della CGIL, insieme a CISL, UIL e a tutto il mondo dell’associazione e della politica democratica, ha voluto rispondere con una grande piazza.
Il segretario generale Maurizio Landini ha voluto dedicare la piazza ai giovani e alle giovani italiane, categoria di cui la politica spesso si dimentica e che deve essere messa al centro di tutti i progetti di rilancio del paese.
La Funzione Pubblica dell’Emilia-Romagna ha fatto la sua parte con un grade sforzo politico e organizzativo e coinvolgendo tutti i territori della regione in modo che la mobilitazione fosse più partecipata possibile.
Guarda la gallery delle foto degli iscritti e delle iscritte di FP CGIL Emilia-Romagna!
Tra gli interventi dal palco, quello di Silvia, infermiera al Policlinico Umberto I di Roma con la toccante testimonianza dell’aggressione al Pronto Soccorso di sabato 9 ottobre:
Le parole di Serena Sorrentino, segretaria nazionale di FP CGIL
Tempi di vestizione: raggiunto l'accordo regionale - Cooperazione sociale
E’ stato siglato un importante accordo regionale unitario fra le parti sindacali e le associazioni di rappresentanza del mondo della cooperazione sociale che stabilisce che i tempi di svestizione e vestizione saranno ufficialmente compresi nell’orario di lavoro se il lavoratore è tenuto a indossare o svestire indumenti di servizio sul luogo di lavoro.
Un accordo importante, frutto di una lunga contrattazione e che vede finalmente riconosciuto come tempo di lavoro il momento in cui si indossano i propri indumenti professionali.
L’accordo prevede:
- I tempi di vestizione sono determinati in 14 minuti complessivi (7 in entrata e 7 in uscita) per ogni turno di lavoro, comprensivi del tempo per dirigersi o allontanarsi dallo spogliatoio;
- In caso di situazioni particolari le parti si incontreranno per una comune valutazione;
- L’accordo in questione entrerà in vigore a partire dal 01/11/2021.
L’accordo è stato firmato unitariamente fra FP CGIL, FP CISL, FISASCAT CISL, FPL UIL, UILTUCS UIL e AGCI Solidarietà Emilia-Romagna, Federsolidarietà Confcooperative Emilia-Romagna, Legacoop sociali Emilia-Romagna.