Sanità: sottoscritto CCNL Ricerca Sanitaria
“Contratto molto atteso da oltre 2.000 professionisti”
“Sottoscritto definitivamente il CCNL relativo al personale del comparto Sanità-Sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2019 – 2021. Le principali novità rafforzano sia la parte economica sia la parte normativa, motivo per il quale gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e gli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs) dovranno procedere ad innalzare le retribuzioni mensili, introdurre il nuovo sistema degli incarichi professionali adeguando le relative indennità di funzione. In aggiunta, abbiamo ottenuto l’introduzione delle indennità di rischio radiologico e di pronta disponibilità, la salvaguardia delle fasce economiche conseguite con il previgente sistema, l’introduzione di ulteriori fonti di finanziamento per consentire l’effettiva erogazione dei premi correlati alla performance”. Lo scrivono in una nota i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Michele Vannini, Roberto Chierchia e Fulvia Murru.
“Per i ricercatori sanitari – si aggiunge – è previsto un sistema di incarichi legato alla valorizzazione delle attività di ricerca con la conservazione della parte fissa dell’indennità di funzione dell’ultimo incarico ricoperto anche in caso di revoca e per il personale di supporto l’ulteriore valorizzazione economica attraverso il sistema di assegnazione dei differenziali economici di professionalità, con l’attribuzione di incarichi come già per il personale del comparto Sanità”.
“Queste – si legge ancora nella nota di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – sono soltanto alcune delle novità di un CCNL molto atteso da oltre 2.000 professionisti in tutta Italia che da tempo rivendicavano migliori condizioni economiche, riconoscimento e valorizzazione della professionalità espressa, e maggiore considerazione da parte degli organi centrali dello Stato considerata l’importanza rivestita da questa particolare categoria professionale durante situazioni di carattere emergenziale e più in generale per consentire le migliori cure che il SSN offre ai cittadini del nostro Paese”.
“Il rafforzamento dei diritti e delle tutele del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria – concludono i sindacati – proseguirà con la trattativa per il CCNL 2022 – 2024, che si aprirà a breve e vedrà immediatamente l’impegno delle organizzazioni sindacali ad assicurare maggiore tempestività e un intervento chiarificatore anche in merito alle modifiche introdotte dagli organi di certificazione”.
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