Il 17 novembre la FP CGIL Emilia-Romagna aderisce allo sciopero dei servizi pubblici

Comunicato stampa Dire

Il sindacato dei dipendenti pubblici della Cgil dell`Emilia-Romagna si prepara allo sciopero del 17 novembre contro la manovra del governo.

“E` inaccettabile il taglio delle pensioni dei lavoratori pubblici: tagliare i diritti acquisiti rompe il patto sociale. Il governo deve tornare sui suoi passi”, chiede la Fp-Cgil. “La modifica peggiorativa dei coefficienti previdenziali di cui tanto si sta parlando porterà tantissime lavoratrici e lavoratori ad avere una pensione più povera. Si tratta di persone che hanno sempre pagato con regolarità tasse e contributi, e non tutti nel nostro Paese possono affermare la stessa cosa, persone che hanno regolarmente riscattato, pagando fior di quattrini, gli anni di studio universitario”, denuncia il sindacato.

“Ora il governo, con una misura dal carattere incostituzionale, pensa di modificare anni di contributi e fare pesantemente cassa: stiamo parlando di migliaia di euro annui sulla pelle di centinaia di migliaia di persone. Ma questo non è l`unico effetto“, ammonisce la Funzione pubblica. “Nelle aziende sanitarie ed in tanti enti locali della nostra regione si sta verificando una vera e propria fuga, del tutto comprensibile, di coloro che hanno già maturato i requisiti per la pensione e che sono rimasti in servizio, quasi sempre perché la propria azienda, la propria amministrazione, ha chiesto loro di rimanere, vista le difficoltà ed i vincoli ad assumere nuovo personale”, ricorda il sindacato.

L'elenco di tutte le manifestazioni


Sanità in Emilia-Romagna - Nessun passo indietro!

Martedì 14 dicembre FP CGIL e UIL FPL organizzeranno un volantinaggio davanti agli ospedali della Regione per dire no al blocco delle assunzioni, per dire no alla mancata proroga dei contratti a tempo determinato e per chiedere lo sblocco dei finanziamenti per la sanità.

Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno della Regione sulle politiche assunzionali, messo in campo nel 2020 e parte del 2021, riteniamo grave l’indicazione data alle aziende sanitarie di bloccare in termini generali le assunzioni in relazione alle difficoltà legate al bilancio regionale che, soprattutto nella parte relativa alla sanità, è in grandissima sofferenza.

Grave perché i bisogni delle persone, a differenza delle assunzioni, non si possono fermare e i servizi per funzionare hanno bisogno di persone che ci lavorino dentro.

Oggi la garanzia del diritto alla salute passa per una serie innumerevole di prestazioni e servizi aggiuntivi rispetto al passato.

Centri vaccinali, aumento dei posti letto di terapia intensiva e dei trasporti in emergenza, aumento delle situazioni di disagio della popolazione di tutte le fasce di età, apertura nuovi reparti Covid e recupero delle liste di attesa sono questioni a cui dare risposta e a cui è necessario provvedere aumentando le dotazioni organiche e valorizzando i professionisti.

Per questo riteniamo impensabile che oggi si blocchino le assunzioni e che si lascino a casa i tempi determinati in scadenza che invece pensiamo debbano essere stabilizzati, perché giovani e preparati e perché sono una grande risorsa per la nostra sanità.

Non accetteremo pertanto che nessun dipendente che abbia acquisito nel 2021 o che maturerà nel 2022 i requisiti per la stabilizzazione sia lasciato a casa servono certezze adesso, aspettare il 18 gennaio come teorizza la CISL FP, ha lo stesso significato della frase “Adda passà ‘a nuttata !”.

Alla Regione chiediamo di battere i pugni sul tavolo del Ministero della Salute e dell’Economia perché stanzino le risorse necessarie, non si può infatti accettare che la “straordinaria” situazione legata alla pandemia trovi risposta dal finanziamento “ordinario” da parte dello Stato.

Non vogliamo entrare nella logica del male minore da gestire quando i temi da trattare sono il diritto alla salute e una visione dei bisogni sociali ai quali la Legge di Stabilità, attualmente in discussione, non da adeguate risposte.

Rivendichiamo il diritto alla salute e il benessere delle comunità come diritto universale delle persone e tuteliamo le lavoratrici ed i lavoratori per garantirlo, se la CISL FP pensa di mobilitarsi tra oltre un mese, FP CGIL e UIL FPL ritengono lo si debba fare adesso per ottenere sin da subito risposte certe, questi non sono temi che possono essere rimandati “al domani”.

 

Lavori nella sanità e vuoi maggiori informazioni sull’iniziativa? Scrivi ad una delle nostre FP CGIL Territoriali!

 

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