Rinnovo Contratto nazionale ANFFAS 2023-2025: scopri i dettagli della pre-intesa

Il 23 aprile 2024 a Roma, presso la sede ANFFAS Nazionale, è stato siglato un importante accordo pre-intesa tra il Consorzio la Rosa Blu e le principali organizzazioni sindacali (FP CGIL, CISL FP, UIL FPL). Questo accordo riguarda il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2023-2025, coprendo le lavoratrici e i lavoratori delle strutture associative parte della rete ANFFAS-La Rosa Blu. Scopriamo insieme i dettagli di questo significativo passo avanti nel settore.

Contenuto dell’Accordo

L’accordo prevede un incremento economico complessivo del 10,5% distribuito in tre tranche, migliorando così significativamente le condizioni lavorative e economiche dei dipendenti. I dettagli degli aumenti sono i seguenti:

  • Aprile 2024: aumento di 65 euro;
  • Dicembre 2024: aumento di 35 euro;
  • Novembre 2025: aumento di 55 euro.

Inoltre, la posizione economica C2 per l’operatore socio-sanitario vedrà un aumento tabellare di 155 euro, che sarà esteso anche ad altre categorie e posizioni economiche secondo parametri specifici.

Migliorie Normative e di Tutele

Sono state apportate importanti modifiche normative e di tutele per i lavoratori, inclusa la revisione dell’istituto della reperibilità con un aumento dell’indennità da 30 a 35 euro e l’inclusione di orari di lavoro retribuiti specifici. Si è anche garantita la tutela del personale in caso di cambio di gestione degli enti che erogano i servizi, così come l’inserimento di permessi specifici per le donne vittime di violenza.

Prospettive Future

L’accordo prevede il continuo aggiornamento del sistema di classificazione del lavoro e la valutazione di un accordo specifico per rivisitare il trattamento economico dell’istituto della malattia, considerando le recenti modifiche normative.

Conclusione

Questo accordo pre-intesa rappresenta un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore. Il prossimo step sarà l’approvazione definitiva, prevista dopo le consultazioni nelle assemblee dei lavoratori entro il 17 maggio 2024.


15 aprile: Mobilitazione del personale degli asili nido e scuole di infanzia

La Funzione pubblica Cgil ha promosso il 15 aprile una grande giornata di mobilitazione, su tutto il territorio nazionale, del personale di asili nido e scuole d’infanzia. Assemblee, presìdi, confronti e volantinaggi per coinvolgere amministratori e cittadini nella vertenza “Chiedo asilo”.

Per troppi anni amministrazioni locali e governi non hanno investito nello sviluppo di un servizio fondamentale rivolto ai bambini da zero a sei anni.

Molti studi hanno dimostrato che l’intervento educativo in questa fascia d’età non solo aiuta i piccoli a sviluppare autonomia e capacità di vivere in comunità, ma sostiene il successo formativo futuro e la crescita complessiva del Paese. Oggi siamo ancora molto lontani dai traguardi sanciti dagli accordi Europei: in Italia 73 bambini su 100 non trovano posto nei servizi educativi. Nei prossimi anni verranno realizzati investimenti ingenti, ma tali investimenti non stanno andando di pari passo con un piano straordinario di assunzioni per educatori, educatrici ed insegnanti. A complicare il quadro, le amministrazioni che faticano a spendere le risorse economiche stanziate dal Fondo di solidarietà comunale: un miliardo e cento milioni di euro a regime nel 2027. E’ recente la notizia di una parziale proroga delle graduatorie del personale dei servizi educativi e scuole dell’infanzia 0-6 anni.
E’ un inizio, ma al ministro Zangrillo rispondiamo che per trovare una soluzione a quella che lui chiama “fase transitoria” occorre che il governo provveda ad emanare i decreti attuativi alla legge 65 del 2017 che regola la materia chiarendo definitivamente l’equipollenza dei titoli di studio. Solo così si potrà finalmente valorizzare tutto il personale delle amministrazioni locali.

È necessario che:
• le risorse siano spese tutte per assumere a tempo indeterminato educatrici ed educatori
• vengano rimossi i tetti di spesa
• vengano stanziate le risorse per la valorizzazione del personale
• si superi l’ostacolo legato ai titoli di studio che devono essere, se acquisiti entro il 2002 per gli insegnanti e il 2017 per il personale educativo, equiparati alla laurea.

Per tornare a rendere attrattivo il lavoro educativo è necessario investire in assunzioni stabili, in salario, sostenere e rilanciare il ruolo sociale di chi svolge un compito fondamentale per il futuro delle bambine e dei bambini, e del Paese.

In Emilia-Romagna si sono svolte molte assemblee in tanti comuni. In particolare, a Reggio Emilia la segretaria nazionale Tatiana Cazzaniga si è confrontata con Luca Vecchi (sindaco di Reggio E. e presidente Anci Emilia Romagna), on. Andrea Rossi (Camera dei deputati), e Federico Amico (Consiglieri Regione Emilia-Romagna). I rappresentanti delle istituzioni, a propria volta preoccupati per la situazione, hanno garantito il loro impegno a sostegno delle nostre richieste.


Preintesa per il CCNL di Unificazione contratto Misericordie e ANPAS

Giovedì 18 Gennaio 2024 è stato siglato un importante passo verso l’unificazione dei Contratti Collettivi di Lavoro di ANPAS ODV e della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. Questa Preintesa, relativa al periodo 2020-2022, apre la strada a un contratto unico di comparto “socio-sanitario, assistenziale, del trasporto sanitario e di emergenza urgenza extraospedaliera”. In questo articolo, esploreremo i dettagli della Preintesa e le prospettive future per i lavoratori del settore.

Il Contesto dell’Unificazione

La Preintesa è stata firmata presso la sede di ANPAS a Firenze, confermando e consolidando le condizioni favorevoli pre-esistenti relative al CCNL Misericordie. Questo passo è cruciale per la riduzione dei contratti attualmente in vigore, con l’obiettivo di creare un contratto unico che abbracci varie sfaccettature del settore.

Migliorie e Allineamenti Normativi: La Preintesa allinea i tabellari a quelli della Croce Rossa per la vigenza 2020-22, una condizione essenziale per procedere all’unificazione con la Croce Rossa Italiana (CRI). Inoltre, introduce significative migliorie, inclusa la maternità al 100% e due giorni di permesso retribuito per figli fino a otto anni di età. Sono previsti anche interventi di aggiornamento sui profili professionali e un aumento delle maggiorazioni per il lavoro supplementare dei lavoratori part-time.

Una-Tantum e Calendario di Erogazione

Un aspetto rilevante della Preintesa è l’erogazione di una-tantum di €450,00 come ristoro dei mancati aumenti per gli anni 2020 e 2021. Questa somma sarà riproporzionata per i lavoratori part-time in base al loro orario contrattuale. I tempi di erogazione sono previsti per giugno 2024 (€250) e settembre 2024 (€200).

Prossimi Passi

Ora, il processo prevede l’individuazione del calendario delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori per la valutazione della Preintesa, al fine di procedere alla firma definitiva. Successivamente, si aprirà il tavolo con ANPAS-Misericordie e Croce Rossa per l’unificazione dei CCNL per gli anni 2023-2025.

Pagamento degli Arretrati

Per ANPAS, che ha già riconosciuto un anticipo sul rinnovo contrattuale a partire da dicembre 2022, si procederà all’adeguamento del tabellare con il rimanente aumento e al pagamento degli arretrati e dell’una-tantum. Per le Misericordie, gli arretrati saranno erogati a partire da dicembre 2022 secondo una precisa tempistica.

Conclusioni

La parola passa ora alle lavoratrici e ai lavoratori, chiamati a valutare la Preintesa nelle assemblee che si concluderanno entro il 1 febbraio 2024. Questa unificazione dei CCNL rappresenta un passo significativo verso migliori condizioni contrattuali e opportunità per i lavoratori del settore socio-sanitario e assistenziale in Italia.


Rinnovato il Contratto Nazionale della Cooperazione Sociale 2023/25!

Il rinnovo del contratto della cooperazione sociale per il periodo 2023/25 porta con sé una serie di cambiamenti significativi che influenzano direttamente i lavoratori e le lavoratrici del settore. Tra le principali novità, spiccano miglioramenti salariali, nuovi diritti e una maggiore stabilità contrattuale.

Salario in Crescita

Uno degli elementi centrali del nuovo contratto riguarda l’aumento salariale. La retribuzione complessiva cresce di oltre il 12% per un livello C1. Questo si traduce in aumenti di 120€ sul tabellare e nell’istituzione del 50% della 14° mensilità pari a 64,40 euro mensili, per un incremento complessivo di 184,40 euro al mese per il livello C1. Questo incremento mira a contrastare l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione, con un impegno per completare ulteriori miglioramenti nella prossima contrattazione.

Tempi di Vestizione Ottimizzati

Il nuovo contratto introduce una misura che quantifica 15 minuti nell’orario di lavoro per il tempo necessario alla vestizione e svestizione dei dipendenti.

Nuovi Diritti Garantiti

Una delle innovazioni più significative è l’integrazione della retribuzione al 100% per il periodo di maternità obbligatoria, offrendo maggiore sicurezza economica alle lavoratrici in gravidanza.

Miglioramenti nei Contratti a Termine

Il contratto a termine vede un miglioramento dell’articolato, con una clausola di stabilizzazione per i precari e una regolamentazione delle causali, offrendo maggiore stabilità e chiarezza nelle modalità di impiego.

Riconoscimento Professionale

Il contratto prevede anche il passaggio in D2 delle educatrici e degli educatori dei servizi educativi del sistema integrato 06, con il riconoscimento dei 60 cfu della legge 205/17, valorizzando e riqualificando le figure professionali coinvolte.

Assistenza Sanitaria Integrativa Potenziata

L’assistenza sanitaria integrativa vede un aumento del contributo a carico della cooperativa, garantendo maggiori benefici ai lavoratori.

Questo rinnovo contrattuale rappresenta un passo avanti significativo per il settore della cooperazione sociale, confermando l’importanza della contrattazione collettiva e fornendo strumenti essenziali ai delegati e alle delegate per rappresentare al meglio gli interessi dei lavoratori. È un momento cruciale per dare maggiore stabilità e sicurezza a coloro che operano nel settore.

Ora è il momento di dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori. Partecipa alle assemblee che verranno organizzate nelle prossime settimane e fai sentire la tua opinione sul rinnovo del contratto!


Conclusione

In conclusione, il rinnovo del contratto della cooperazione sociale per il periodo 2023/25 porta con sé una serie di cambiamenti positivi che mirano a migliorare le condizioni lavorative e la sicurezza economica dei dipendenti del settore. Grazie a queste novità, si apre un capitolo importante per il futuro della cooperazione sociale, dove la tutela dei diritti e il benessere dei lavoratori rimangono al centro dell’attenzione.


Continua il negoziato per il rinnovo delle Cooperative sociali

Martedì 12 dicembre a Roma, presso la sede di ConfCooperative, è proseguito, in modalità ristretta, il confronto tra le OO SS e le Centrali Cooperative finalizzato al rinnovo del CCNL Cooperative Sociali.
Il confronto si è incentrato sul tema educatori dei servizi educativi di cui al dlgs 65/17 e sugli educatori di cui alla L.205/17, tema molto complesso rispetto al quale le parti hanno stabilito di procedere con i dovuti approfondimenti anche in considerazione dell’evoluzione
normativa in materia.
Il negoziato ha inoltre ulteriormente approfondito l’analisi circa l’impatto economico degli aggiornamenti normativi del CCNL.
Nel corso della discussione abbiamo nuovamente ribadito come il tema fondamentale degli aumenti contrattuali debba dare risposte adeguate all’aumento del costo della vita.
Considerando l’importanza e il peso delle tematiche trattate, le parti hanno stabilito di proseguire e intensificare il confronto calendarizzando nel mese di gennaio tre incontri per verificare se è possibile giungere in tempi rapidi al rinnovo contrattuale.
Sarà nostra cura, tenervi tempestivamente e puntualmente aggiornati nel merito del percorso negoziale.


Associazioni datoriali del Terzo Settore si impegnino a rinnovare i CCNL e ad aprire la contrattazione di 2° livello

Negli ultimi giorni si sentono grida di allarme, da parte dei gestori privati, sulla condizione economica del personale inserito nei servizi socio-sanitari in accreditamento regionale.

Allarme propedeutico all’avanzamento della richiesta dell’innalzamento delle tariffe a carico dei cittadini.

Siamo ben consapevoli delle problematiche riguardanti gli operatori del sistema, al punto che da anni chiediamo alle aziende e alle cooperative sociali un innalzamento della qualità contrattuale e lavorativa delle migliaia di lavoratrici e lavoratori inserite nei servizi alla persona.

Si agita anche il CCNL come lo spauracchio per la tenuta delle aziende. Vogliamo ricordare che i CCNL di settore sono scaduti nel 2019 e che, allo stato attuale, esistono anche degli stati di agitazione nazionali aperti per arrivare a rinnovarli.

Nel frattempo si sono inseriti nel sistema CCNL sottoscritti da organizzazioni sindacali non rappresentative che hanno abbassato le tutele e i diritti per i lavoratori, inserendo norme sfavorevoli sulla malattia e sull’orario di lavoro.

I ritardi dei rinnovi contrattuali – o in diversi casi l’indisponibilità delle associazioni di rappresentanza a rinnovarli – insieme alla penetrazione di CCNL “pirata” hanno peggiorato la condizione economica e anche lavorativa delle persone.

“Non di solo pane vive l’uomo” dice il precetto evangelico, ma nella vita di tutti i giorni oss, infermieri, educatori e le varie figure professionali che lavorano nel sistema dei servizi socio-sanitari, si sono visti ridurre notevolmente il potere d’acquisto dei loro già magri salari.

La questione salariale in questo Settore è endemica, dovuta principalmente ai ritardi cronici con cui si chiudono i CCNL e all’indisponibilità delle aziende del Terzo Settore di attivare la contrattazione di 2° livello.

I rinnovi dei CCNL 2017-2019 videro il riconoscimento degli incrementi economici da parte della Regione Emilia Romagna ai gestori privati. Risorse pubbliche che hanno finanziato la tenuta del sistema in questi anni. Lo stesso è accaduto quando si è dovuto riconoscere ai gestori i presidi di sicurezza durante la Pandemia o gli incrementi dei costi energetici.

Nel frattempo abbiamo trovato l’indisponibilità della cooperazione sociale ad attivare i tavoli per la contrattazione integrativa di 2° livello anche a fronte delle piattaforme presentate da parte delle Organizzazioni sindacali.

Ma a volte è vero che non si vive di solo pane. La condizione delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi peggiora progressivamente. I carichi di lavoro aumentano con la crescita dei bisogni assistenziali. Non sempre ai lavoratori vengono rispettate le 11 ore di riposo tra un turno e l’altro. I precetti per la tutela della salute e sicurezza sono in certi casi disattesi. Dall’ultimo rinnovo del CCNL delle Cooperative Sociali quasi tutte le aziende non hanno ancora adeguato l’inquadramento corretto per gli educatori, precludendo agli educatori l’innalzamento delle loro retribuzioni mensili.

In sostanza ciò che si agita all’interno del sitema della gestione privata dei servizi accreditati è una vera e propria emergenza lavorativa, dovuta sia alla condizione salariale che alla condizione organizzativa del lavoro.

È indubbio che questa emergenza si può affrontare soltanto con la disponibilità delle aziende del Terzo Settore a contrattare. È arrivato il momento che le aziende facciano un salto culturale nelle relazioni con le rappresentanze sindacali. Lo devono alla comunità e alle tante lavoratrici e lavoratori che con la fiscalità e con le risorse pubbliche tengono in piedi il sistema dei servizi alla persona.

Fabio De Santis
Segreteria FP CGIL Emilia Romagna 


Cooperativa Gulliver di Modena. Chiuso l'accordo dopo lo sciopero!

La Funzione Pubblica Cgil di Modena è riuscita a ottenere una vittoria importante per le lavoratrici del Servizio di Assistenza Domiciliare Polo 3 di Modena, gestito dalla cooperativa Gulliver.

Dopo un mese dallo sciopero e dal blocco di straordinari e reperibilità, Gulliver ha finalmente accettato di raddoppiare l’indennità per il rientro in servizio nel turno di disponibilità. Non solo, ma la cooperativa ha anche deciso di investire nella stabilizzazione in aumento di contratti part-time e di anticipare il passaggio dei lavoratori a una retribuzione mensilizzata. Questi miglioramenti non riguarderanno solo le 26 lavoratrici del servizio Sad Polo 3, ma tutti i suoi oltre 2.000 dipendenti.

Il Sindacato non si è fermato qui. Abbiamo anche ottenuto la promessa da parte di Gulliver di coinvolgere i dipendenti nella ridefinizione dei protocolli organizzativi del servizio e dei modelli di attivazione della disponibilità per realizzare una turnistica che non comporti carichi di lavoro esagerati. Siamo convinti che questo coinvolgimento sia essenziale per migliorare il servizio e valorizzare le competenze dei lavoratori.

Infine, per dare piena applicazione all’accordo siglato con Fp Cgil di Modena, entro il 1° giugno 2023 Gulliver, in coerenza con gli impegni presi, sarà impegnata a modificare gli aspetti organizzativi del servizio e contrattuali degli operatori socio sanitari.

Nonostante ci sia stata resistenza da parte di Gulliver, che ci ha costretti a uno sciopero durato un mese, siamo soddisfatti di aver ottenuto questi importanti risultati economici e sociali per le lavoratrici e i lavoratori del servizio di Assistenza Domiciliare Polo 3 di Modena. Continueremo a lottare e a rivendicare i diritti dei lavoratori fino a quando non saranno tutti rispettati.


Prosegue negoziato per il rinnovo CCNL Cooperative sociali

In data 20 marzo 2023 presso la sede di Confcooperative, a Roma, è proseguito il confronto per il rinnovo del CCNL Cooperative Sociali tra le Centrali Cooperative e le OO.SS. FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, Fisascat CISL e UILTUCS.

Le OO.SS dopo aver svolto i dovuti approfondimenti sulla bozza di testo inerente il campo di applicazione presentata dalle Associazioni datoriali durante l’ultimo incontro, hanno evidenziato le diverse criticità contenute nel documento pur ribadendo la volontà di proseguire il confronto in modo costruttivo. Tuttavia le OO.SS., in coerenza con quanto già espresso nei precedenti incontri, sono entrate nel merito dei numerosi aspetti critici, ribadendo che l’eventuale ampliamento del campo di applicazione non potrà prescindere da una precisa perimetrazione delle attività, da un consistente incremento retributivo e da un potenziamento degli strumenti contrattuali che isolino le esperienze di cooperazione spuria specie per quanto concerne l’inserimento lavorativo. Tre elementi essenziali che toccano trasversalmente gli altrettanti ambiti di regolazione delle aree proposte dalle Centrali (sanità, educazione istruzione, inserimento lavorativo).

In considerazione di quanto espresso le OO.SS. presenteranno durante il prossimo incontro, previsto in data 3 aprile p.v., una contro-proposta di rivisitazione dell’ambito di applicazione del CCNL. Nei prossimi giorni, inoltre, proseguiranno i lavori delle tre commissioni tecniche.

Sarà nostra cura aggiornarvi tempestivamente in merito all’andamento della negoziazione.


Percorsi di approfondimento professionale per OSS 2023

Nei prossimi mesi organizzeremo ad alcuni appuntamenti di approfondimento professionale dedicati ai nostri iscritti e iscritte OSS: aggiornamenti professionali che trattano in un seminario, singolarmente vari argomenti.

Realizzeremo un percorso con date definite, che vi proponiamo:

1. infezioni correlate all’assistenza – 16 marzo 2023 – ore 16.00/18.00
2. movimentazione dei carichi – 21 marzo ore 16.00/18.00
3. primo soccorso – 30 marzo ore 16.00/19.00
4. alimentazione dell’anziano – 13 aprile 2023 – ore 16.00/18.00
5. integrazione professionale tra infermiere e OSS – 20 aprile ore 16.00/18.00
6. contrastare la violenza in sanità, e non solo – 27 aprile ore 16.00/18.00
7. malattie professionali – 11 maggio 2023 – ore 16.00/18.00

Gli incontri sono realizzati via web con piattaforma ZOOM. La durata di ogni incontro è di 2 ore, tranne il PRIMO SOCCORSO che dura 3 ore. Può essere rilasciato un attestato di partecipazione. Possono partecipare, se interessate, anche figure professionali diverse dagli OSS. Non è ECM.

SE SEI INTERESSAT* A PARTECIPARE CONTATTACI ALLA MAIL oss@er.cgil.it