LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

 

Dalle ultime elezioni della Rappresentanza Sindacale (2018) il nostro percorso di delegate e delegati Cgil non è stato semplice. La situazione emergenziale determinatasi con la diffusione del Covid 19 ci ha costretto ad affrontare nuove sfide, molte anche inedite, per continuare a garantire la tutela e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Rivendichiamo perciò con orgoglio il lavoro fatto nelle salette sindacali durante l’esplosione dell’epidemia attraverso il confronto aziendale, il monitoraggio costante dell’andamento dell’epidemia tra il personale delle aziende sanitarie, i protocolli per la sicurezza costruiti e le vertenze fatte contro il decreto Speranza che abolì la quarantena al personale sanitario e contro il quale abbiamo raccolto 25.000 firme, sull’abolizione dello screening fatto dalla direzione generale dell’assessorato regionale poi revocato a seguito della protesta e sul riconoscimento dell’infortunio per coloro i quali, lavorando in sanità, hanno contratto il virus.

Sulla sicurezza vogliamo mettere in evidenza anche l’impegno e il lavoro fatto sul dramma delle aggressioni al personale in sanità sul quale abbiamo costruito una vera e propria campagna di informazione e organizzato un corso di formazione, accreditato ECM, rivolto alle lavoratrici ed ai lavoratori della sanità, su tutti i territori della nostra regione che ha ottenuto un grande successo.

 

CONTRATTARE AI TEMPI DEL COVID, I NUOVI BISOGNI DIVENTANO NUOVI DIRITTI

 

Negli ultimi due anni le nostre certezze sono state spazzate via dall’arrivo dell’epidemia da COVID19 e anche la nostra azione sindacale si è chiaramente orientata a rappresentare nuovi diritti emergenti. Oltre alla sicurezza, nella prima fase della pandemia si è rivelata fondamentale la costruzione di permessi per garantire ai genitori la possibilità di stare con i propri figli costretti a casa dalla didattica a distanza, permessi che abbiamo letteralmente inventato all’interno del confronto sindacale e che poi sono diventati un riferimento per la normativa nazionale sull’emergenza. Siamo inoltre riusciti a costruire un accordo che ha erogato il cosiddetto “bonus covid” a tutto il personale del S.S.R., il primo firmato in Italia che ha garantito risorse aggiuntive a tutto il personale, nessuno escluso, del settore amministrativo a quello tecnico fino a quello sanitario. Infine, abbiamo esteso l’indennità di malattie infettive a tutto il personale che lavora nelle unità operative dove vengono ricoverati i pazienti con COVID, un risultato importante e per nulla scontato in relazione alle troppe rigidità delle norme.

 

L’ACCORDO SULLE GUIDE DI TIROCINIO: LA FORMAZIONE SEMPRE AL CENTRO

 

Siamo l’unica regione sul territorio nazionale che, attraverso un accordo sindacale, riesce a garantire un incentivo a chi svolge il ruolo di guida di tirocinio agli studenti delle professioni sanitarie nei reparti, attraverso lo stanziamento della Regione di 5 milioni di euro aggiuntivi rispetto al contratto nazionale di lavoro. Lo riteniamo un accordo fondamentale, non solo perché riesce a garantire risorse economiche aggiuntive, ma soprattutto perché qualifica e migliora la struttura della formazione pratica da parte dei professionisti verso i nuovi che si stanno formando e rappresenteranno il futuro del nostro S.S.R.

 

LO SVILUPPO DELLE PROFESSIONI SANITARIE UNO DEI TEMI DEL FUTURO

 

Per noi quella dello sviluppo professionale è una questione fondamentale, ed è per questo che tutti gli anni organizziamo un iniziativa politica dove promuovere la discussione su questo tema invitando gli ordini e i responsabili delle professioni delle Aziende, oltre ai responsabili politici e tecnici della sanità. All’interno di questo precorso abbiamo promosso la nascita della figura del direttore assistenziale che porterà, caso unico sul territorio nazionale, le professioni sanitarie nel cuore della direzione strategica.

 

AVANTI CON LE ASSUNZIONI E STABILIZZARE TUTTI I PRECARI PER IL BENE DEL S.S.R.

 

Quella degli organici e delle stabilizzazioni è una battaglia identitaria della nostra organizzazione. Abbiamo raccolto oltre 3000 firme dentro e fuori i posti di lavoro e fatto banchetti, presidi e tutto quello che potevamo fare per portare a casa un risultato importantissimo e, come detto prima, identitario. Chi ha lavorato come precario e ha dato un contributo al nostro S.S.R. deve essere stabilizzato. Questo abbiamo fatto e questo vogliamo fare in futuro. Sono ragazze e ragazzi giovani che rappresentano un valore assoluto da preservare e garantire, anche in futuro. Dove ci sono precari c’è la CGIL che lotta per dargli un contratto a tempo indeterminato.

Così come la CGIL continuerà la sua battaglia perché la Regione continui ad assumere per garantire oltre alla copertura dei pensionamenti anche le necessità che il sistema deve garantire in funzione alla nascita dei nuovi bisogni sanitari. Una battaglia che ha portato ad un aumento dell’organico del SSR da 51.000 a 55.000 dipendenti.

 

LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA MIGLIORA LA QUALITA’ DEI SERVIZI, BISOGNA AUMENTARE LE RISORSE

 

Sui fondi della contrattazione chiediamo da tempo un adeguamento che ne ridetermini la consistenza in relazione all’aumento delle dotazioni organiche. L’annoso problema dei tetti previsti dalla normativa va sgomberato dal tavolo per continuare nella direzione che già abbiamo intrapreso. Abbiamo infatti realizzato accordi per incrementi nel biennio 2021/2022, per un valore superiore a 100 milioni di euro che ha permesso di garantire i valori attuali della contrattazione integrativa. Ma serve di più, serve un incremento strutturale. Chi ha permesso al nostro sistema di superare l’emergenza COVID va valorizzato con tutti gli strumenti a disposizione.

 

IL CONTRATTO COME STRUMENTO DI CAMBIAMENTO

 

Siamo alle porte di un rinnovo del CCNL, e come il precedente ha permesso l’estensione di alcuni diritti fondamentali a categorie di lavoratrici e lavoratori, quello nuovo deve garantire una ristrutturazione del sistema di classificazione. L’erogazione dell’indennità di sub-intensiva agli infermieri del P.S., dell’indennità di blocco operatorio, di intensiva, sub-intensiva, nefrologia e dialisi e malattie infettive agli OSS, dell’indennità di assistenza domiciliare alle assistenti sociali, categorie prima escluse, sono stati un risultato importante ma ora bisogna risolvere la questione legata al blocco delle progressioni verticali e le difficoltà sulle progressioni orizzontali, superando l’attuale sistema per categorie a favore di un nuovo sistema di aree che permetta di semplificare le possibilità di valorizzare le persone dando a tutte e tutti un’opportunità. È inoltre già garantita nella proposta ARAN del nuovo CCNL la valorizzazione di infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio e di radiologia, fisioterapisti e tecnici della prevenzione, attraverso un’indennità specifica. Infine, il nuovo sistema degli incarichi permetterà di valorizzare il personale sanitario oltre a quello amministrativo estendendo la possibilità di assegnarli anche all’attuale categoria Bs e C, cosa fino a oggi non consentita.

 

I NOSTRI SERVIZI, UN PUNTO DI FORZA PER TUTTI

 

L’assicurazione sulla colpa grave per il personale sanitario e socio sanitario, la patrimoniale per il personale amministrativo, la garanzia dei crediti ECM necessari attraverso una piattaforma on-line, i corsi di preparazione ai concorsi senza nessun costo aggiuntivo per gli iscritti, rappresentano un offerta che, oltre alla tutela collettiva, si rivolge anche a quella individuale insieme ai servizi di INCA e TEOREMA. Cosi come le nostre convenzioni con le Università telematiche per l’accesso a prezzi scontati ai corsi e ai master, con UNIPOL per le assicurazioni individuali, sono insieme a tanti altri servizi una garanzia per chi entra in FP CGIL.