Rilanciare la Psicologia nel SSR: la Proposta della FPCGIL all’Emilia-Romagna
La FPCGIL Medici e Dirigenti SSN, grazie al lavoro del proprio Coordinamento Regionale degli Psicologi, ha prodotto e presentato in data 5 maggio 2025 alla Direzione Generale Sanità dell’Emilia-Romagna un documento ampiamente condiviso di analisi e proposta per il rilancio e la riorganizzazione delle attività di psicologia nelle aziende sanitarie regionali.
CRA Zambelli a Brisighella. La Fp Cgil di Ravenna richiede incontro in Prefettura in vista dello stato di agitazione
La Fp Cgil Ravenna ha chiesto un incontro in Prefettura preannunciando la proclamazione dello stato di agitazione delle operatrici e degli operatori sociosanitari della cooperativa sociale In Cammino, impiegati nella Comunità riabilitativa ad alta assistenza (Cra) Lega Zambelli di Brisighella.
“La richiesta di incontro giunge dopo lo svolgimento di due tavoli sindacali, tenutisi nei mesi di gennaio e febbraio scorsi, durante i quali la Fp Cgil su mandato delle lavoratrici e dei lavoratori ha portato all’attenzione della cooperativa diverse problematiche più volte segnalate” spiegano dal sindacato.
Fp Cgil denuncian il mancato raggiungimento del monte ore contrattuale che contraddice le continue richieste da parte datoriale di doppi turni e salti riposo che creano pesanti difficoltà di conciliazione di tempi di vita e tempi di lavoro. “Il personale affronta un’organizzazione del lavoro che obbliga a una disponibilità oraria che non concilia neanche il recupero psicofisico del personale con conseguenti rischi in termini di salute e sicurezza” sottolineano.
Oltre a ciò la Fp Cgil lamenta il mancato rispetto da parte della cooperativa In Cammino del contratto integrativo provinciale in materia di banca ore negativa.
Dichiarano dal sindacato: “Di fronte alla manifesta indisponibilità da parte della cooperativa sociale In Cammino per una soluzione condivisa con le rappresentanze sindacali – sollecitata a più riprese già in occasione di tavoli sindacali, a partire dal 2023 – il 3 aprile scorso, la totalità delle lavoratrici e dei lavoratori, impiegati come operatori sociosanitari nella Cra Lega Zambelli di Brisighella, ha dato mandato a Fp Cgil di preannunciare lo stato di agitazione al fine di giungere a una soluzione dei problemi sopra evidenziati”.
Il 22 maggio sciopero nazionale per i Ccnl Sanità Privata e RSA Aiop Aris
Sul rinnovo del CCNL Sanità 2022/2024 servono risorse vere e risposte concrete
Lo scrivono in una nota Fp Cgil e Uil Fpl.“Nonostante il tempo trascorso, il Governo continua a sottrarsi a un’assunzione di responsabilità concreta nei confronti di chi, ogni giorno, con competenza e dedizione, garantisce il diritto alla salute per l’intera collettività. La nostra posizione – proseguono – è trasparente e coerente: non si tratta di un confronto ideologico ma di una valutazione basata esclusivamente sui contenuti. Restiamo disponibili al dialogo, ma servono risorse adeguate e risposte normative precise, che chiediamo sin dall’apertura del tavolo e che, ad oggi, restano del tutto disattese”.
“A sostegno di questa posizione anche il recente ‘Documento di analisi e proposte in tema di personale del Servizio Sanitario Nazionale’, approvato dalla Conferenza delle Regioni, evidenzia con chiarezza la necessità di superare anni di sottofinanziamento e compressione della spesa per il personale. Il testo richiama l’urgenza di un’inversione di tendenza fondata su un rafforzamento delle risorse e su politiche di valorizzazione del lavoro nel SSN che ne rilancino l’attrattività e la sostenibilità. Viene inoltre indicata come non più rinviabile l’attivazione di un investimento straordinario sulle retribuzioni, indispensabile per riconoscere in modo adeguato il valore professionale, economico e sociale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica. Fp Cgil e Uil Fpl chiedono che queste indicazioni condivisibili non restino sulla carta ma si traducano in proposte reali e risorse aggiuntive già disponibili nei prossimi incontri. In assenza di un cambio di rotta non esistono le condizioni per la chiusura positiva della trattativa”, concludono.
Agenzia delle Dogane e Monopoli: la sperimentazione in Emilia-Romagna e Marche viene fatta sulla Pelle dei Lavoratori
La Funzione Pubblica CGIL esprime forte preoccupazione e totale contrarietà in merito alla riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che sta interessando i territori dell’Emilia Romagna e delle Marche. Denunciamo con fermezza la totale assenza di una chiara finalità strategica in questa riorganizzazione, che è stata imposta dai vertici nazionali dell’Agenzia senza nessun confronto con le rappresentanze del personale ad alcun livello né tanto meno con le istituzioni territoriali e le associazioni degli operatori doganali e commerciali del territorio. Un’altra azione di governo motivata unicamente da logiche di risparmio economico scaricate, ancora una volta, sulle spalle dei lavoratori e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese.
Alla vigilia della riorganizzazione che avrà decorrenza primo Maggio constatiamo che l’assenza di indicazioni e disposizioni operative chiare rischia di generare una pericolosa paralisi organizzativa con effetti sulla erogazione dei servizi Doganali con gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale dei nostri territori.
In questo contesto la Direzione interregionale Emilia Romagna/Marche ha chiesto ai propri dipendenti di presentarsi al lavoro domani 1° Maggio , festa dei lavoratori, presso le proprie sedi di servizio per svolgere regolarmente l’attività lavorativa.
Tale richiesta sarebbe scaturita a valle delle evidenti difficoltà operative di mettere a terra una riorganizzazione delle sedi e dei servizi dell’amministrazione, senza alcun confronto preventivo né di livello nazionale con le organizzazioni sindacali, né con con i livelli territoriali interessati attraverso le medesime organizzazioni sindacali o le RSU appena rinnovate nella tornata elettorale dello scorso 14, 15 e 16 aprile.
È inaccettabile che un processo di riorganizzazione di tale portata sia stato avviato senza alcun coinvolgimento dei diretti interessati, la Funzione Pubblica CGIL ribadisce con forza che le lavoratrici e i lavoratori sono la vera risorsa di qualsiasi amministrazione pubblica e che ogni cambiamento organizzativo deve necessariamente passare attraverso un confronto costruttivo e trasparente con chi quotidianamente garantisce il funzionamento della macchina amministrativa.
La Funzione Pubblica CGIL si mobiliterà con tutte le proprie forze per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ADM e per garantire la continuità e la qualità dei servizi doganali in Emilia Romagna e nelle Marche chiedendo con urgenza un incontro con i vertici dell’ADM per fare chiarezza sulle reali intenzioni dell’amministrazione e per avviare un confronto serio e costruttivo che tenga conto delle esigenze dei lavoratori e del territorio.
Violenza di Genere nella PMA dell'Ospedale del Delta: La FP CGIL Ferrara Esprime Forte Preoccupazione
La Funzione Pubblica CGIL Ferrara manifesta profonda preoccupazione per la grave situazione che si sta verificando presso il servizio di procreazione medicalmente assistita (PMA) dell’Ospedale del Delta.
Una Situazione Allarmante
Recentemente, anche la stampa ha dato notizia della sospensione disciplinare di due dirigenti dell’Unità Operativa. Il primo dirigente è stato sanzionato per minacce, violenza verbale e danneggiamenti, mentre il secondo per omessa vigilanza su tali comportamenti, aggravati da offese sessiste. Si tratta di un gravissimo episodio di violenza di genere che getta un’ombra inquietante sul nostro sistema sanitario.
Conseguenze Gravi sul Personale
La violenza e il clima di intimidazione hanno provocato un’escalation di dimissioni tra il personale sanitario, con numerose lavoratrici e lavoratori che, esasperati, hanno chiesto di essere trasferiti ad altri reparti. Nonostante le ripetute segnalazioni, l’Azienda Sanitaria sembra non aver dato risposte chiare e concrete per sanare questa situazione.
Rientro Controverso e Pressioni Inaccettabili
In un contesto già compromesso, uno dei due dirigenti sospesi è rientrato in servizio. Contestualmente, la dottoressa che aveva avuto il coraggio di denunciare la violenza subita è stata convocata dall’azienda. Durante l’incontro le è stato riferito che esisterebbe un’incompatibilità dichiarata dal dirigente rientrato e le è stato chiesto di valutare un trasferimento. A peggiorare la situazione, l’azienda ha inviato una comunicazione poco chiara, prospettando l’apertura di un “verosimile” ambulatorio nella sede di via Boschetto, nella Città Metropolitana di Ferrara.
La Denuncia della FP CGIL Ferrara
La FP CGIL Ferrara ribadisce il proprio impegno nel tutelare la dipendente in tutte le sedi opportune. Non è tollerabile che chi ha denunciato episodi di violenza di genere sia ora sottoposto a nuove pressioni e rischi l’allontanamento dal proprio posto di lavoro.
Chiediamo con forza al Presidente De Pascale, all’Assessore regionale alla sanità Fabi e alla Direttrice Generale Natalini di intervenire con decisione a difesa della legalità, della trasparenza e della dignità di tutte le lavoratrici e lavoratori del Servizio Sanitario Regionale.
Abbiamo vinto: siamo il primo sindacato del pubblico impiego in Emilia-Romagna. E continuiamo a crescere.
Le lavoratrici e i lavoratori ci hanno dato fiducia, riconoscendo nella FP CGIL coerenza, serietà e impegno reale. Le elezioni RSU del 14, 15 e 16 aprile ci consegnano un risultato politico netto: le nostre liste si affermano ancora una volta come la prima forza sindacale in regione nella Pubblica Amministrazione.
“Siamo il sindacato per davvero” non è solo uno slogan: è un impegno che si è tradotto in fiducia. Una fiducia che cresce mentre altri crollano.
In Sanità cresciamo di un ulteriore +1%, con 1.200 voti assoluti in più, confermandoci ancora una volta come il primo sindacato del comparto con il 37,25%.
Nelle Funzioni Centrali aumentiamo +3% e per la prima volta raggiungiamo il 35% confermandoci ancora una volta primo sindacato. Un risultato forte e chiaro, che sconfessa le scelte di chi ha firmato un contratto peggiorativo, respinto nei luoghi di lavoro. Da segnalare come invece lavoratrici e lavoratori abbiamo espresso un forte dissenso nei confronti di chi ha firmato un CCNL lontanissimo dai bisogni reali: i 2 principali sindacati firmatari perdono rispettivamente il 4% ed il 2,15% rispetto al 2022.
Questa affermazione si inserisce in un quadro di partecipazione straordinaria: la percentuale di affluenza sale del 5%, raggiungendo il 75%, pari a oltre 81.000 votanti totali.
Un ringraziamento molto sentito alle oltre 4.000 persone che hanno permesso il corretto svolgimento di questa grande prova di democrazia (commissioni elettorali, scrutatrici e scrutatori, presidenti).
La FP CGIL Emilia-Romagna esce vincitrice da questa tornata elettorale. Mentre alcuni sindacati pagano oggi le conseguenze delle loro scelte sbagliate – come la firma del contratto delle Funzioni Centrali che ha svenduto diritti e dignità – noi raccogliamo la fiducia di chi non vuole svendere il proprio lavoro.
Avanti così, insieme.
Perché siamo il Sindacato per davvero.
IRPEF 2025: CGIL ottiene l'intervento del Governo sugli acconti non dovuti
Un’importante vittoria sindacale che tutela lavoratori e pensionati dal rischio di versamenti maggiorati
La CGIL ha ottenuto un primo, importante risultato nella battaglia contro gli acconti IRPEF calcolati con le vecchie aliquote, che avrebbero potuto colpire in modo ingiusto milioni di lavoratori e pensionati. Il rischio era concreto: a causa del comma 4 dell’articolo 1 del D.Lgs. 216/2023, anche nel 2024 si sarebbero dovute applicare le quattro aliquote IRPEF vigenti fino al 2023, anziché le tre previste dalla riforma in vigore dal 1° gennaio 2024.
Il problema: acconti IRPEF calcolati con il vecchio sistema
Secondo quanto previsto dal decreto, l’acconto IRPEF dovuto nel 2024, calcolato in sede di dichiarazione dei redditi, sarebbe stato basato sulle aliquote e detrazioni obsolete, generando così versamenti non dovuti e penalizzando i contribuenti.
Il rischio? Un aggravio ingiustificato sui bilanci familiari, già provati dall’aumento del costo della vita e dall’inflazione cumulata negli ultimi anni.
La richiesta della CGIL e la risposta del Governo
Per evitare questo scenario, la CGIL ha tempestivamente chiesto l’abrogazione del comma 4 del decreto e l’applicazione immediata delle nuove aliquote e detrazioni anche per il calcolo degli acconti.
A seguito della segnalazione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui riconosce la fondatezza della richiesta e annuncia che:
“Il Governo interverrà anche in via normativa per consentire l’applicazione delle nuove aliquote del 2025 per la determinazione dell’acconto.”
Una tutela concreta per milioni di persone
L’intervento annunciato rappresenta una risposta concreta alle preoccupazioni di milioni di lavoratori e pensionati e dimostra l’efficacia dell’azione sindacale nel monitorare e correggere storture che, se non rilevate, rischierebbero di tradursi in ulteriori sacrifici economici per le famiglie italiane.
La CGIL continuerà a vigilare affinché il provvedimento normativo venga adottato nei tempi e nei modi necessari per garantire equità e giustizia fiscale.
FP CGIL Bologna non partecipa alla festa della Polizia Penitenziaria: “Condizioni di lavoro critiche”
Una presa di posizione forte per denunciare la situazione degli operatori penitenziari
In occasione del 208° anniversario della Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, che si celebrerà il 9 aprile in Cappella Farnese, la Fp Cgil Bologna ha annunciato che non prenderà parte ai festeggiamenti. Una decisione netta, motivata da “estrema amarezza e disillusione”, come dichiarato dal segretario Salvatore Bianco.
Secondo il sindacato, le condizioni di lavoro all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria sono ormai insostenibili, e presentano un rischio concreto per la salute e la sicurezza degli operatori. Fp Cgil denuncia “persistenti condizioni critiche di lavoro, sempre sul punto di tramutarsi in rischio tangibile per gli operatori”.
Festa in contrasto con la realtà quotidiana
Il sindacato sottolinea come “i festeggiamenti organizzati stridano fortemente con una condizione attuale di ben altro tenore”. La scelta di disertare l’evento non è da interpretarsi come una mancanza di rispetto verso l’istituzione, ma vuole piuttosto essere un atto di solidarietà verso chi ogni giorno affronta difficoltà sistemiche e strutturali che, a detta della Cgil, “non sembrano avere alcuna prospettiva di evoluzione”.
Una denuncia pubblica per non restare in silenzio
La Fp Cgil Bologna rivendica così il proprio ruolo di tutela dei lavoratori, scegliendo di trasformare un’occasione celebrativa in una denuncia pubblica che possa accendere i riflettori su una realtà troppo spesso ignorata. Il messaggio è chiaro: senza un cambiamento concreto nelle condizioni di lavoro, non ci sono motivi per festeggiare.
Vigili del Fuoco in Emilia-Romagna: allarme carenza di personale, rischio per la sicurezza
Vigili del Fuoco in Emilia-Romagna: allarme CGIL per gravi carenze di organico
Situazione critica nei comandi provinciali, a rischio operatività e sicurezza
La FP CGIL Emilia-Romagna ha lanciato un grave allarme sulle condizioni in cui versano i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nella regione. Con una comunicazione ufficiale datata 24 marzo 2025, il sindacato denuncia una cronica carenza di personale qualificato, in particolare Capo Squadra e Capo Reparto, che sta minando la funzionalità operativa e la sicurezza del personale e dei cittadini.
Dai dati raccolti nel primo trimestre 2025, emerge un quadro preoccupante. Mancano infatti fra Capo Squadra e Capo Reparto:
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Bologna: 36 qualificati
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Ferrara: 21
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Forlì-Cesena: 26
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Modena: 19
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Parma: 16
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Piacenza: 14
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Ravenna: 18
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Reggio Emilia: 15
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Rimini: 24
In media, l’organico dei qualificati si attesta a circa il 30% in meno rispetto al fabbisogno teorico.
Le conseguenze della carenza di personale
La CGIL elenca una serie di conseguenze concrete legate a questa situazione:
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Sovraccarico di lavoro per chi è in servizio, con rischio elevato di infortuni e stress.
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Riduzione della formazione professionale, fondamentale per mantenere le competenze.
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Incremento dei tempi di risposta agli interventi di emergenza.
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Rischio per la sicurezza degli operatori.
Anche il personale amministrativo soffre carenze critiche, con punte del -50% per alcune qualifiche.
Inoltre, il personale parzialmente o totalmente non idoneo al soccorso è in aumento, e la situazione peggiorerà con l’avvio del corso per il passaggio di qualifica da vigile a capo squadra.
Le richieste della CGIL: interventi urgenti e strutturali
La CGIL chiede:
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Assegnazione straordinaria di personale qualificato alla prima mobilità utile.
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Piano straordinario di reclutamento e formazione.
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Tavoli di confronto tra prefetture e comandi provinciali per soluzioni strutturali, non emergenziali.
L’organizzazione sindacale si riserva, in mancanza di interventi urgenti, di intraprendere azioni sindacali a tutela dei lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in Emilia-Romagna