Le Segreterie Nazionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL, FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL insieme alle strutture Territoriali e al Coordinamento Nazionale RSU hanno richiesto l’apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione per il Gruppo HERA s.p.a.

Tale richiesta è in conformità con la Legge 146/90 e successive modifiche, nonché con l’art.6 dell’Accordo sindacale nazionale sul diritto di sciopero per le aziende CCNL Gas-Acqua/Elettrico e dell’Accordo del settore igiene ambientale del 1° marzo 2001.

Le motivazioni di tale richiesta derivano dall’insoddisfacente dialogo con il Gruppo HERA s.p.a. riguardante una serie di tematiche cruciali per i lavoratori e le lavoratrici, tra cui i perimetri di applicazione dei CCNL, gli appalti, gli organici, lo sviluppo professionale, lo smart-working, l’auto a casa e le politiche sulla salute e sicurezza.

Le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato diverse criticità:

  • Il Gruppo HERA non valorizza la qualità del lavoro né garantisce pari diritti per tutti i lavoratori, aumentando i rischi per la salute e la sicurezza.
  • Non c’è disponibilità ad ampliare gli organici, peggiorando le condizioni di lavoro e la qualità del servizio.
  • Si rischia una riduzione dei riposi giornalieri e fisiologici, compromettendo la salute degli addetti.
  • Non vi è volontà di discutere sullo sviluppo professionale dei dipendenti e sullo smart-working.
  • Proposte insufficienti sull’orario di lavoro e sull’incentivo per le politiche di salute e sicurezza.

Tali problematiche influenzano anche le imprese in appalto, aumentando il rischio di infortuni e malattie professionali. Il Gruppo HERA sembra deviare dal suo ruolo di azienda di servizi essenziali per la comunità, orientandosi verso un’ottica finanziaria.

Riteniamo fondamentale correggere questa deriva strategica e avviare un percorso di mobilitazione, coinvolgendo anche le proprietà pubbliche del Gruppo HERA s.p.a.