“Cosa succede a Luce sul Mare?”: lo chiede FP CGIL Rimini, che si dice “fortemente preoccupata per il modus operandi messo in pratica dalla Coop.va Sociale”.

“Ci è stato evidenziato che a seguito di un contenimento fisico e ambientale di un operatore sanitario nei confronti di un utente, che ricordiamo essere un atto medico, l’interpretazione della procedure aveva creato, una sorta di disagio tra gli altri lavoratori presenti che nel tentativo di chiarire l’accaduto prima e di migliorare l’assistenza dopo, hanno segnalato l’episodio. Professionisti che sono stati, a vario titolo, trasferiti ad altro reparto in maniera arbitraria e con decisione unilaterale”.

Non è irrilevante che i quattro professionisti “mobilitati” sono tutti appartenenti alla stessa sigla sindacale, mette infatti in evidenza un tentativo poco nascosto di delegittimare e sconsigliare la sindacalizzazione all’interno della Cooperativa, prassi già provata per altre vertenze in corso relative a tempi vestizione ed una tantum, previste dal vigente CCNL AIOP, applicato dalla cooperativa, e non ancora riconosciuti”.

FP CGIL ha già incontrato i vertici di Luce sul Mare “e le giustificazioni addotte hanno alzato il livello di preoccupazione della scrivente per tutti i lavoratori della Cooperativa, la questione non è di poco conto considerata l’utenza della struttura e se passa il messaggio che segnalare equivale ad essere puniti, la preoccupazione diventa allarme”.

FP CGIL è vicina ai tutti i lavoratori a cui vengano negati i propri diritti e di certo non tollererà atteggiamenti poco chiari e/o intimidatori”, avverte il sindacato.

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