Mauro Puglia riconfermato Segretario generale FP CGIL Emilia-Romagna
Mauro Puglia è stato eletto segretario generale della FP CGIL Emilia Romagna al termine dei lavori del 12esimo congresso regionale della categoria, che si è svolto ieri e oggi all’hotel Mediterraneo di Riccione. Puglia, segretario uscente, è stato confermato con il 95% dei voti favorevoli dell’Assemblea Generale (94 voti favorevoli, 5 contrari, nessun astenuto).
Durante il congresso sono arrivati i saluti istituzionali di Paolo Calvano (assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale e dei Raporti con l’Unione Europea della Regione Emilia Romagna) e della sindaca del Comune di Riccione Daniela Angelini, oltre a quelli di Sonia Uccellatori (segretaria generale Cisl FP Emilia-Romagna) e Paolo Palmarini (segretario generale UIl FPL Emilia-Romagna).
La proposta di Puglia a segretario generale è stata avanzata dai centri regolatori superiori rappresentati da Fabrizio Rossetti, segretario nazionale FP CGIL, che ha concluso i lavori della due giorni. Nato a Reggio Emilia, 56 anni, Puglia è stato precedentemente segretario generale della FP CGIL di Reggio Emilia.
Dalla guerra in Ucraina al lavoro svolto durante la pandemia, dai diritti universali a quelli costituzionali, a partire dalla difesa del servizio sanitario nazionale pubblico e universale; da una vera e propria lotta all’evasione e all’elusione fiscale, per un’equa distribuzione del reddito, a una riforma fiscale progressiva e redistributiva, che sostenga lo stato sociale e che dia risposte a quei oltre due terzi di lavoratrici, lavoratori e pensionati che generano le entrate fiscali nel nostro Paese.
Da un piano straordinario di assunzioni e il contrasto alla precarietà lavorativa al rinnovo dei CCNL scaduti, per una reale innovazione della PA che migliori la qualità dei servizi e la qualità del lavoro. La cancellazione degli assurdi vincoli esistenti sulla spesa del personale e sulla contrattazione integrativa dei comparti e delle aree di contrattazione pubblica, per rivendicare gli stessi diritti per tutte le donne e gli uomini che lavorano nella filiera dei servizi pubblici, lottando contro il dumping salariale che, oggi, rappresenta uno dei problemi più importanti del mondo del lavoro.
Il Rizzoli di Bologna verso lo Sciopero: "Adesso basta!"
Personale del Rizzoli pronto allo sciopero. L’annuncio arriva dalle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Fials, Nursind e Fsi-Usae. I sindacati “dichiarano la propria volontà di indire lo stato di agitazione, compreso blocco dello straordinario ed eventuale iniziative di sciopero, delle lavoratrici e dei lavoratori dell’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna”.
A scatenare la reazione la decisione della direzione dello Ior, “in seguito a nuove valutazioni tecniche”, di eliminare “l’indennità di rischio radiologico” e il “corrispondente riposo biologico di 15 giorni annui ad oltre 50 unità infermieristiche di sala operatoria” a partire dal 1 gennaio. Per il sindacato “è evidente l’obiettivo della direzione di recuperare unità infermieristiche e il disinteresse ad utilizzare quest’istituto contrattuale che ha lo scopo di tutelare preventivamente il personale esposto a rischio radiologico”.
Ma ci sono altri motivi di disagio da parte dei lavoratori.
A partire dalla “mancata riapertura del confronto sulle criticità del Pronto soccorso più volte evidenziate e analizzate ma che non hanno visto nessuna presa in carico rispetto alla creazione di percorsi per gestire pazienti pediatrici o di implementazione del personale per ridurre i tempi di attesa dell’utenza o gli sforamenti oltre l’orario di apertura al pubblico del servizio”.
Inoltre c’è “carenza di personale in molti servizi sia di area sanitaria, sia di area tecnico amministrativa, a partire dai servizi sopra menzionati. Il turn over è stato decisamente rallentato nel corso del 2022 con conseguenze negative in termini di carichi di lavoro. Si chiede di garantire il turn over in tempi celeri e di assumere laddove siano presenti carenze”. Infine i sindacati parlano di “poca attenzione a garantire un corretto sistema di relazioni sindacali”.
La direzione “ha sottoscritto accordi sindacali i cui impegni non sono mantenuti”. Ad esempio si segnalano “tempi lunghi di applicazione di accordi sottoscritti mesi prima come sulle progressioni economiche orizzontali” e la “mancata apertura del tavolo di contrattazione in merito alla finalizzazione delle risorse contrattuali previsti per i fondi anno 2022 in applicazione del rinnovo” del contratto nazionale. Infine le “criticità determinate dai servizi unici amministrativi sulla contrattazione sono sempre più pesanti e inaccettabili”.
I rappresentanti dei lavoratori “chiedono pertanto che si attivi la procedura di raffreddamento e conciliazione tra le parti”. Intanto le diverse sigle sindacali “proclameranno le iniziative di mobilitazione (con il relativo preavviso previsto dalla legge in caso di sciopero) trascorsi i periodi previsti dalla norma”.
Assicurazione gratuita di FP CGIL per dipendenti pubblici!
Sapevi che per legge potresti essere ritenuto responsabile di eventuali danni che il tuo lavoro può causare a persone o enti?
Se sei un nostro iscritto, la Funzione Pubblica Cgil ti ha già attivato una polizza assicurativa che non ti costa nulla e che ti tutela per i rischi da colpa grave nel tuo lavoro. Un’assicurazione gratuita che ti tutela adesso, ma anche per il passato e per il futuro. Tutto chiaro e trasparente.
Cosa stai aspettando?
Verifica qui sotto i termini della tua copertura assicurativa 
FUNZIONI CENTRALI
- Sei un lavoratore di uno degli enti o delle aziende delle Funzioni Centrali?
- Sei un dipendente di un Ministero, di un’Agenzia Fiscale o di un Ente pubblico non economico?
SICUREZZA E DIFESA
FUNZIONI LOCALI
- Sei un dipendente di uno degli enti o delle aziende delle Autonomie Locali?
- Sei un dipendente di una Regione, Comune, Provincia o Città Metropolitana?
- Sei un lavoratore della Polizia Locale?
SANITÀ PUBBLICA
- Sei un professionista sanitario pubblico?
- Sei un operatore dei servizi assistenziali pubblici?
- Lavori in Sanità Pubblica ma non sei un professionista sanitario o un operatore dei servizi assistenziali?
Federculture: raggiunta l'intesa per il preaccordo del rinnovo del contratto 19-21
Il 20 dicembre, dopo una lunga trattativa, caratterizzata anche da diversi episodi di tensione tra le parti, si è raggiunta l’intesa sul rinnovo del CCNL Federculture 2019/2021 che interessa circa diecimila lavoratrici e lavoratori sul territorio nazionale. Il rinnovo economico prevede l’incremento del tabellare del 3,5% sul livello ex C1 a cui si aggiungerà l’1% da destinare all’introduzione di un fondo sanitario per il personale.
Entro il mese di febbraio sarà corrisposta l’una tantum di 500 euro – riparametrata sui vari livelli – per il periodo 1 gennaio 2019-30 novembre 2021, a cui si aggiungeranno gli arretrati (da corrispondere entro aprile) relativi al periodo 1 dicembre 2021 – dicembre 2022.
Viene ripristinato ed incrementato l’accantonamento per il fondo della valorizzazione del personale ex art. 64 ter che consentirà, in sede di trattativa decentrata, di condividere con le Organizzazioni Sindacali, progetti di sviluppo e crescita professionale.
Sono stati respinti i tentativi di parte datoriale di aumento delle quote di flessibilità – che avrebbero inevitabilmente implementato il precariato nei posti di lavoro – ed introdotte le clausole di maggior tutela del personale in caso di cambi appalto ripristinando la centralità del confronto con il sindacato.
Il rinnovo del Contratto è stato inoltre l’occasione per la Fp Cgil di chiarire in maniera definitiva le giuste interpretazioni sui temi delle ferie per il personale in turno, l’introduzione del riposo domenicale per il personale impegnato anche nei festivi e, dopo anni di battaglie in molte aziende da parte di questa Organizzazione, finalmente si è sancito il diritto alla corresponsione delle maggiorazioni anche in caso di prestazioni con accantonamento in banca ore.
Non tutti gli argomenti sono stati esauriti in questi mesi di confronto, ma è utile ricordare che la chiusura di contratto 2019-2021, nonostante il tentativo ripetuto di Federculture di saltare completamente un triennio economico, costituisce una solida base per richiedere, già dai prossimi mesi la riapertura della discussione per le annualità 2022-2024.
Nei prossimi giorni nei vari territori e posti di lavoro saranno organizzate le assemblee per il confronto con le lavoratrici ed i lavoratori e per illustrare più ampiamente il testo sottoscritto.
p.il Comparto Funzioni Locali Fp Cgil Nazionale
Valeria Giunta
Indennità di pronto soccorso - Nuovo CCNL sanità
Indennità di pronto soccorso: un passo avanti per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dell’emergenza e urgenza.
L’indennità coinvolge chi lavora presso:
- Pronto soccorso generale;
- Pronto soccorso specialistico con accesso diretto;
- Punti di Primo Intervento;
- Emergenza territoriale 118
Oltre 4 milioni di euro in Emilia-Romagna per riconoscere una indennità mensile retroattiva al primo gennaio.
Vogliamo chiudere l’accordo entro gennaio 2023 per erogare l’indennità nella busta paga di febbraio.
INOLTRE CI SARANNO ULTERIORI RISORSE DA DESTINARE GIÀ DAL 2023 A LIVELLO AZIENDALE PER COGLIERE ASPETTI ORGANIZZATIVI SPECIFICI E PROFESSIONALITÀ CHE CONTRIBUISCONO AL SISTEMA DELL’EMERGENZA E URGENZA.
Cosa ne pensiamo della Manovra
È una legge di bilancio ingiusta, che favorisce i privilegiati, che aggrava la situazione dei poveri e dei disagiati, che favorisce l’evasione fiscale, che accentua la precarizzazione del mercato del lavoro, che lascia solo briciole a sanità, istruzione e welfare e che non dà risposte al dramma del lavoro, delle diseguaglianze e alla necessità di costruire un nuovo modello di sviluppo e accelerare la transizione ecologica nel nostro Paese.
A pronunciarlo è la Campagna Sbilanciamoci che, come ogni anno, ha presentato una vera e propria Contromanovra. 75 proposte per 53 miliardi e 800 milioni di spesa pubblica orientata ai diritti, alla pace, all’ambiente.
Da dove prendere le risorse
Come ripete anche la Cgil, i soldi per gli investimenti ci sono, basta prenderli dove stanno. Innanzitutto, riformando seriamente il fisco. La contromanovra propone di recuperare oltre 7 miliardi dalla rimodulazione delle aliquote Irpef più alte, e investendone 10 per ridurre quelle più basse. E poi via la flat tax, e così si recuperano due miliardi, altri 6,8 arriverebbero dall’imposta di successione, mentre oltre 16 dalla patrimoniale. E ancora si potrebbero riscuotere 3,5 miliardi da un piano straordinario di accertamento e riscossione, 3,7da una tassa sulle transazioni finanziarie e tre da una revisione della web tax. Infine, sul fronte fiscale, 200 milioni potrebbero arrivare da misure fiscali penalizzanti per il rilascio del porto d’armi e 500 da investimenti pubblicitari. E non finisce qui, ben quattro sono i miliardi che si potrebbero recuperare dai contributi ambientalmente dannosi da destinare al fondo per la decarbonizzazione, e altri 5 miliardi potrebbero arrivare dalla riduzione delle spese militari.
Come spendere le risorse
Il riorientamento della spesa previsto dalla manovra di Sbilanciamoci è presto detto: più investimenti pubblici per i diritti. E allora 10 miliardi per portare la spesa per la sanità al 7% del Pil, e altri due circa per i farmaci innovativi, i Lea e il fondo per la non autosufficienza. E poi un miliardo e mezzo verrebbe investito per il diritto all’abitare, uno per il varo di una missione di soccorso in mare. Si chiuderebbero i Cas e verrebbe riorganizzata l’accoglienza diffusa sul territorio, 900 milioni andrebbero a finanziare il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti. Per rendere il diritto all’istruzione e formazione, e anche quello alla cultura, davvero esigibile la spesa prevista si aggira attorno ai tre miliardi. Come è ovvio, non solo non si prevedono tagli al RdC, ma nella manovra della 50 associazioni che aderiscono alla Campagna Sbilanciamoci è prevista la costituzione di un vero diritto alla presa in carico per chi è sotto la soglia di povertà. A prendersi cura di cittadini e cittadine sono gli enti locali e allora ecco destinati a loro ben due miliardi e 300 in più.
Il capitolo lavoro, e l’ambiente
Otto potrebbero essere i miliardi per il sostegno al sistema produttivo, 500 quelli da destinare all’aumento della dotazione del Fondo per occupazione e formazione e 35 per un piano straordinario sulla sicurezza sul lavoro. Sul versante ambiente gli investimenti potrebbero essere rilevanti se si seguisse la strada della contromanovra. Del quattro miliardi al fondo per la decarbonizzazione abbiamo detto, altri mille sarebbero destinati a interventi contro il rischio idrogeologico a fronte del quasi niente previsto dal governo Meloni
Insomma, ha sottolineato Giulio Marcon portavoce della Campagna nel corso della conferenza stampa di presentazione della contromanovra: “Il Paese avrebbe bisogno di altre misure e scelte per un modello di sviluppo nuovo e per un’Italia capace di futuro. Servono maggiori investimenti pubblici per la scuola, la sanità, il welfare e l’ambiente. Serve una dura lotta contro le diseguaglianze e la povertà. Abbiamo bisogno di politiche per la pace e il disarmo, per la cooperazione allo sviluppo, per i diritti dei migranti. Bisogna dare risposte al lavoro e alla politica industriale”.
Firmato accordo sul premio territoriale di risultato di Piacenza della cooperazione sociale
Lo scorso 12 dicembre è stato firmato l’accordo provinciale che riguarda l’erogazione ai lavoratori e alle lavoratrici della cooperazione sociale piacentina del Premio Territoriale di Risultato, che si sostanzia in un riconoscimento fino ad un massimo di 500 euro annui.
Il confronto con le centrali cooperative è stato lungo e complesso soprattutto perché la piattaforma sindacale di partenza affrontava nel loro complesso i principali problemi del lavoro nel mondo della cooperazione, come ad esempio il corretto inquadramento contrattuale dei lavoratori, il rispetto delle ore contrattuali, i tempi di vestizione, oltre ad aspetti più di dettaglio come banca delle ore, ferie, reperibilità.
Abbiamo comunque ritenuto importante mantenere viva la contrattazione e arrivare a un primo risultato sul fronte delle risorse economiche e la regolamentazione trasparente dell’utilizzo del mezzo proprio per ragioni di servizio da parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Gli altri temi saranno oggetto di prossime azioni sindacali e confronti con le centrali cooperative.”
Inoltre terremo monitorato l’andamento dell’accordo per verificare la sua capacità di dare i benefici sperati, dato che la parte datoriale ha condizionato l’accordo a una clausola che assoggetta la cifra effettiva ai risultati economici conseguiti delle cooperative.
Da tempo la cooperazione lamenta difficoltà economiche ed il difficile rapporto con la committenza pubblica, tuttavia ribadiamo l’indispensabile esigenza di dare un tangibile segnale alle lavoratrici ed ai lavoratori della cooperazione, perno del settore e senza i quali il sistema socio sanitario piacentino collasserebbe, che ci hanno dato mandato di sottoscrivere l’accordo dopo una fitta campagna di assemblee.
Federcasa - Primo incontro per il rinnovo del contratto 2022-24
Si è tenuto nella mattinata odierna l’incontro tra la delegazione trattante di Federcasa e le OOSS nazionali di categoria, in merito alla ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL. L’incontro, si è svolto nel rispetto di quanto concordato nell’Accordo sottoscritto in data 4 ottobre 2022 relativo al triennio 2019/2021, con l’intento di riaprire il Tavolo di confronto in relazione al triennio 2022/2024.
La parte datoriale ha riferito di aver esaurito il mandato, relativo appunto all’accordo, soltanto economico, per la tornata contrattuale ormai chiusa, comunicando nel contempo che per la metà del prossimo mese di gennaio è prevista la nomina da parte del Direttivo Federcasa della nuova delegazione trattante.
Le Organizzazioni Sindacali, che all’inizio del corrente mese hanno presentato unitariamente a Federcasa la Piattaforma per l’avvio delle procedure di rinnovo relative al triennio 2022/24, hanno richiesto di calendarizzare a breve degli incontri specifici finalizzati all’adeguamento normativo del dettato contrattuale, sottolineando anche la necessità di un rinnovo economico che tenga conto della perdita del potere di acquisto delle retribuzioni, il cui incremento non potrà prescindere dall’inflazione reale.
Al termine dell’incontro, Federcasa si è impegnata a riconvocare le parti, così come concordato al tavolo, entro la prima settimana di febbraio 2023.
p. la FP CGIL Nazionale
Paolo Camardella Alessandro Purificato
16 dicembre sarà Sciopero generale in Emilia-Romagna
Venerdì 16 dicembre SCIOPERO GENERALE in Emilia-Romagna per l’intera giornata o turno di lavoro e sono indette manifestazioni territoriali indetta da CGIL e la UIL unitariamente!
*lo sciopero coinvolgerà tutti i settori esclusi Igiene Ambientale, INL e ANPAL
Leggi di più sulla nostra mobilitazione!
Scopri di più su COLLETTIVA!

Inizia la trattativa per il rinnovo del Contratto delle Cooperative Sociali
Lo scorso 17 novembre 2022, a Roma, si è finalmente avviato il negoziato per il rinnovo del CCNL Cooperative Sociali. Un rinnovo molto atteso, che nella sola Emilia-Romagna interessa decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori.
L’incontro è stato utile per l’avvio del confronto conseguente alla presentazione della piattaforma che le OO.SS. hanno trasmesso alle controparti a inizio anno dopo la fase di consultazione che, come noto, ha scontato diversi rallentamenti dovuti alla fase pandemica.
FP CGIL, insieme ai sindacati di categoria di Cisl e Uil, rafforzando i contenuti della piattaforma presentata ha posto un particolare accento sulla forte necessità di importanti risposte in materia salariale, valorizzando economicamente e professionalmente lavoratrici e lavoratori del settore. Con forza è stato inoltre richiesto di intervenire su diritti e tutele, nonché sull’importanza di ridurre e contrastare precarietà e incertezze, anche in Emilia-Romagna, infatti, un forte turn over di personale ha investito la cooperazione sociale e intervenire in tal senso serve per migliorare le condizioni lavorative.
Le Centrali cooperative hanno convenuto sulla necessità di dare risposte economiche al personale, mettendo tuttavia in risalto il difficile momento in cui versa il Paese con particolare riferimento alla crescita delle spinte inflattive e dei costi energetici; hanno altresì sottolineato la loro consapevolezza rispetto alla grande attesa esistente in merito al rinnovo del CCNL.
Sono quindi stati calendarizzati una serie di incontri con l’obiettivo di entrare nel merito delle singole questioni.
Operatrici ed operatori della cooperazione sociale meritano – in tempi accettabili – un rinnovo contrattuale all’altezza della qualità del lavoro che quotidianamente esprimono.
Lavoriamo insieme per questo.