ispettorato del lavoro lettera a governo

Tutele per chi tutela: presidio davanti all'Ispettorato Territoriale del Lavoro in vista dello Sciopero

Mercoledì 25 ottobre, FP CGIL Ferrara, ha promosso insieme alle altre sigle sindacali un incontro davanti all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ferrara dalle 10 alle 12 in preparazione dello sciopero del 30 ottobre.

In un contesto in cui il dibattito sulla sicurezza sul lavoro è sempre più acceso e le tragiche “morti bianche” continuano a essere al centro della discussione politica, i lavoratori dell’ispettorato si trovano ad affrontare difficoltà significative. Nonostante l’attenzione rivolta a questo settore, ancora oggi, essi attendono l’adeguamento salariale previsto per i colleghi del ministero. Questo presidio rappresenta un grido d’allarme, mettendo in evidenza la necessità di azioni concrete per migliorare le condizioni di chi si occupa della sicurezza sul lavoro.

La disorganizzazione, gli organici ridotti e le insufficienze strutturali e organizzative sono solo alcune delle sfide che affliggono questo settore. Il presidio mira a sollecitare azioni concrete per affrontare queste problematiche e garantire tutele a chi si impegna per la sicurezza sul lavoro.

Il presidio rappresenta un segnale forte e urgente. La sicurezza sul lavoro è una questione di vitale importanza, e coloro che sono incaricati di vigilare su di essa meritano il nostro sostegno e riconoscimento. “Tutele per chi tutela” richiama l’attenzione sulla necessità di migliorare le condizioni di lavoro per i lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro, affinché possano svolgere il loro compito in modo efficace e sicuro. La questione della sicurezza sul lavoro non può essere trascurata, e questo presidio è un passo importante verso un cambiamento positivo.


Associazioni datoriali del Terzo Settore si impegnino a rinnovare i CCNL e ad aprire la contrattazione di 2° livello

Negli ultimi giorni si sentono grida di allarme, da parte dei gestori privati, sulla condizione economica del personale inserito nei servizi socio-sanitari in accreditamento regionale.

Allarme propedeutico all’avanzamento della richiesta dell’innalzamento delle tariffe a carico dei cittadini.

Siamo ben consapevoli delle problematiche riguardanti gli operatori del sistema, al punto che da anni chiediamo alle aziende e alle cooperative sociali un innalzamento della qualità contrattuale e lavorativa delle migliaia di lavoratrici e lavoratori inserite nei servizi alla persona.

Si agita anche il CCNL come lo spauracchio per la tenuta delle aziende. Vogliamo ricordare che i CCNL di settore sono scaduti nel 2019 e che, allo stato attuale, esistono anche degli stati di agitazione nazionali aperti per arrivare a rinnovarli.

Nel frattempo si sono inseriti nel sistema CCNL sottoscritti da organizzazioni sindacali non rappresentative che hanno abbassato le tutele e i diritti per i lavoratori, inserendo norme sfavorevoli sulla malattia e sull’orario di lavoro.

I ritardi dei rinnovi contrattuali – o in diversi casi l’indisponibilità delle associazioni di rappresentanza a rinnovarli – insieme alla penetrazione di CCNL “pirata” hanno peggiorato la condizione economica e anche lavorativa delle persone.

“Non di solo pane vive l’uomo” dice il precetto evangelico, ma nella vita di tutti i giorni oss, infermieri, educatori e le varie figure professionali che lavorano nel sistema dei servizi socio-sanitari, si sono visti ridurre notevolmente il potere d’acquisto dei loro già magri salari.

La questione salariale in questo Settore è endemica, dovuta principalmente ai ritardi cronici con cui si chiudono i CCNL e all’indisponibilità delle aziende del Terzo Settore di attivare la contrattazione di 2° livello.

I rinnovi dei CCNL 2017-2019 videro il riconoscimento degli incrementi economici da parte della Regione Emilia Romagna ai gestori privati. Risorse pubbliche che hanno finanziato la tenuta del sistema in questi anni. Lo stesso è accaduto quando si è dovuto riconoscere ai gestori i presidi di sicurezza durante la Pandemia o gli incrementi dei costi energetici.

Nel frattempo abbiamo trovato l’indisponibilità della cooperazione sociale ad attivare i tavoli per la contrattazione integrativa di 2° livello anche a fronte delle piattaforme presentate da parte delle Organizzazioni sindacali.

Ma a volte è vero che non si vive di solo pane. La condizione delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi peggiora progressivamente. I carichi di lavoro aumentano con la crescita dei bisogni assistenziali. Non sempre ai lavoratori vengono rispettate le 11 ore di riposo tra un turno e l’altro. I precetti per la tutela della salute e sicurezza sono in certi casi disattesi. Dall’ultimo rinnovo del CCNL delle Cooperative Sociali quasi tutte le aziende non hanno ancora adeguato l’inquadramento corretto per gli educatori, precludendo agli educatori l’innalzamento delle loro retribuzioni mensili.

In sostanza ciò che si agita all’interno del sitema della gestione privata dei servizi accreditati è una vera e propria emergenza lavorativa, dovuta sia alla condizione salariale che alla condizione organizzativa del lavoro.

È indubbio che questa emergenza si può affrontare soltanto con la disponibilità delle aziende del Terzo Settore a contrattare. È arrivato il momento che le aziende facciano un salto culturale nelle relazioni con le rappresentanze sindacali. Lo devono alla comunità e alle tante lavoratrici e lavoratori che con la fiscalità e con le risorse pubbliche tengono in piedi il sistema dei servizi alla persona.

Fabio De Santis
Segreteria FP CGIL Emilia Romagna 


Ruggero Maria Manzotti nuovo segretario generale della FP CGIL Parma

L’Assemblea Generale della FP CGIL di Parma ha eletto oggi, a stragrande maggioranza, Ruggero Maria Manzotti nuovo segretario generale della categoria. Manzotti prende il posto di Rosalba Calandra Checco, di recente chiamata a ricoprire un nuovo incarico nella Funzione Pubblica regionale come responsabile del comparto sanità.

Classe 1981, originario di Praticello di Gattatico, Ruggero Manzotti viene da una esperienza interna alla categoria come educatore in diversi ambiti (centri per famiglie, disabili, comunità per minori). Si è distinto nella battaglia sui tagli al servizio di inclusione scolastica del Comune di Parma all’epoca della giunta Pizzarotti. Per diversi anni ha svolto attività di cooperazione in diversi paesi dell’America Latina.

La sua esperienza sindacale inizia nel 2015 come delegato sindacale; entra poi come funzionario in FP, dove dal 2017 si occupa di terzo settore. Eletto in segreteria provinciale FP CGIL nel 2019, assume la delega ai servizi educativi e comunicazione.

Capire, studiare le situazioni e difendere i più fragili sono il suo motto. Nella relazione programmatica ha indicato tra i punti principali del suo nuovo mandato l’impegno su tutte le mobilitazioni in difesa della sanità pubblica e in generale dei servizi pubblici che rischiano il collasso, partendo da un piano straordinario per l’occupazione e un finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale che superi l’inflazione.

La mobilitazione per il rinnovo dei contratti pubblici (sanità, funzioni locali e funzioni centrali) e privati, oltre che della cooperazione, scaduti da diversi anni; la presenza sul territorio come categoria e sui tavoli di Distretto con la Confederazione; la formazione continua, sia interna, rivolta a delegati funzionari e iscritti, sia esterna, per essere di aiuto all’inserimento nel mondo del lavoro attraverso la preparazione ai concorsi, saranno alcune delle altre linee d’azione che il neosegretario ha indicato come prioritarie per i prossimi anni.

Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Michele Vannini, Segretario Nazionale Funzione Pubblica CGIL, Lisa Gattini, Segretaria Generale CGIL Parma, e Marco Bonaccini, Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Emilia Romagna, che insieme dell’Assemblea Generale tutta hanno salutato e ringraziato la segretaria uscente per il prezioso lavoro svolto in questi difficili anni.


Stato di Agitazione dei Vigili del Fuoco in Emilia-Romagna: Preavviso di Sciopero e Richiesta di Conciliazione

Come FP CGIL Vigili del Fuoco in Emilia-Romagna (FP-CGIL VVF) abbiamo annunciato lo stato di agitazione regionale dei Vigili del Fuoco nell’Emilia-Romagna, insieme all’intenzione di indire uno sciopero regionale della categoria. Questa mossa è una risposta alle richieste non soddisfatte rivolte alle autorità.

Le richieste sono state presentate alle autorità in diverse occasioni:

  • 3 luglio 2023: Un’interrogazione a risposta orale è stata avanzata in un’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
  • 28 agosto 2023: La Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna ha ricevuto una nota dalla FP-CGIL VVF, ma non ha ancora risposto, nonostante la convocazione.
  • 1 settembre 2023: Una nota è stata inviata al Comando dei Vigili del Fuoco di Bologna riguardante una sede disagiata a Vergato, ma ancora una volta non è stata fornita alcuna risposta.
  • 22 settembre 2023: Un’interrogazione parlamentare a risposta scritta è in corso presso la sede di Castelnovo ne’ Monti.
  • 25 settembre 2023: Il Comando dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia ha ricevuto una nota, ha convocato e ha emanato un ordine del giorno (ODG) con l’avvio di un nuovo turno di servizio 12/24 – 12/48 a partire dal 1° gennaio 2024.
  • 9 ottobre 2023: Il Comando dei Vigili del Fuoco di Piacenza ha ricevuto una nota, ma non ha convocato alcuna risposta.
  • 9 ottobre 2023: La FP-CGIL Nazionale ha inviato una nota al Sottosegretario, al Capo Dipartimento, al Capo del Corpo Nazionale e al Direttore dell’Emergenza.

Inoltre abbiamo richiesto l’accesso agli atti relativi alle richieste dei comandi di Reggio Emilia, Bologna e Piacenza in merito al mantenimento dello status di sede disagiata e abbiamo chiesto una risposta formale al diniego del Dipartimento, che ha portato al Decreto firmato dal Capo Dipartimento il 15 marzo 2023.

Una delle principali questioni che abbiamo sollevato riguarda la mancata contrattazione nazionale sui criteri che hanno portato alla designazione delle sedi disagiate. Il Contratto di Lavoro, nella sua parte normativa (DPR 17 giugno 2022 n. 121 art. 20), ha definito parametri approssimativi contrattati dalle Organizzazioni Sindacali nazionali, ma i parametri effettivi relativi all’organizzazione del lavoro e al cambiamento dell’orario non sono stati condivisi in modo significativo, se non tramite informativa.

Evidenziamo le potenziali criticità organizzative che emergeranno nei distaccamenti che dovranno essere raggiunti dai Vigili del Fuoco soggetti a cambiamenti nell’orario di lavoro (12/24 – 12/48) e sottolineamo la necessità di prevenire tali problematiche. Riteniamo ingiustificato stravolgere la routine del personale senza offrire opportunità di mobilità verso altre sedi. Inoltre, sottolineamo che questa modifica potrebbe mettere a rischio la conoscenza del territorio e la sicurezza nella guida in aree difficilmente accessibili e isolate.

Chiediamo una revisione bilanciata dei criteri di assegnazione delle sedi disagiate per garantire un’armonizzazione tra le sedi già stabilite e quelle che, per pochi chilometri, metri di altitudine o criticità legate alla viabilità, necessitano di essere paragonate alle altre sedi designate.

Nel frattempo, chiediamo ai comandi con gravi criticità sul territorio legate ad emergenze e/o viabilità di richiedere una proroga formale prevista dal contratto.

Infine richiediamo l’attivazione, nei termini di legge, della procedura di conciliazione delle controversie prevista nell’accordo di settore, secondo quanto stabilito dalla legge 146/90 e successive modifiche.

Gli organi competenti sono ora chiamati a rispondere a queste richieste e a cercare una soluzione al fine di evitare il proclamato sciopero e garantire il benessere del personale dei Vigili del Fuoco nell’Emilia-Romagna.


Pratello: La FP Cgil denuncia gravi carenze nel carcere minorile e chiede interventi urgenti

Pratello: La FP Cgil denuncia gravi carenze nel carcere minorile e chiede interventi urgenti

“Mancanza di letti, scarsa pulizia, sovraffollamento: la situazione critica al Pratello preoccupa la Fp Cgil Bologna”

Una recente visita al carcere minorile del Pratello ha rivelato una serie di gravi carenze nelle condizioni di detenzione dei giovani, secondo quanto denunciato dalla Fp Cgil Bologna. La situazione è così preoccupante che la Fp Cgil sta chiedendo interventi immediati per garantire la dignità e la sicurezza dei detenuti.

La carenza di letti e materassi è diventata allarmante, al punto che alcuni giovani detenuti sono costretti a dormire a terra, con materassi improvvisati. Inoltre, la pulizia è carente, molte camere detentive non hanno finestre e alcune non hanno nemmeno il secondo cancello funzionante, mettendo a rischio la sicurezza dei giovani detenuti.

Nel corso della visita, è emerso che due minorenni sono rimasti intrappolati nella loro camera per un lungo periodo a causa della rottura della serratura della porta blindata. Questi sono solo alcuni dei problemi riscontrati dalla rappresentanza della Fp Cgil durante la loro ispezione al Pratello.

Il direttore della struttura ha anche segnalato il persistente sovraffollamento, aggravato dalla presenza di minori con gravi problemi di salute mentale e dalla grave carenza di personale, che ha portato alla sospensione di attività trattamentali. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di un comandante titolare a tempo pieno e dalla lamentela del medico in servizio riguardo all’assenza di una poltrona odontoiatrica per gli interventi urgenti.

La Fp Cgil ha riferito che attualmente al Pratello operano circa 30 agenti di polizia penitenziaria, costretti a lunghe ore di straordinario, doppi turni e servizi aggiuntivi dopo il turno di notte, il che ha reso estremamente difficile la loro condizione di lavoro.

Inoltre, le dotazioni strumentali fornite al personale penitenziario sono insufficienti e malfunzionanti. La Fp Cgil sottolinea che, a causa dell’apertura del secondo piano detentivo senza un adeguato rinforzo del personale, il rapporto numerico tra operatori e minori è ormai quasi di uno a uno, mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti e compromettendo la funzione di recupero che dovrebbe essere fondamentale in un carcere minorile.

La Fp Cgil ha ribadito che questa emergenza è perdurata troppo a lungo e sta diventando la norma, e quindi ha richiesto un intervento urgente. La sindacato ha chiesto un incremento adeguato dell’organico di polizia penitenziaria e una maggiore attenzione per educatori e assistenti sociali. Inoltre, è stata proposta una drastica diminuzione del numero dei minori detenuti, con particolare attenzione all’allontanamento dei giovani più problematici, per garantire una situazione più sicura e dignitosa al Pratello.


Mobilitazione del Personale dell'Inclusione Scolastica: La FP CGIL Emilia-Romagna in Presidio il 14 settembre

Il 14 settembre scorso, il personale dell’inclusione scolastica, insieme alla FP CGIL Emilia-Romagna, si è mobilitato con una serie di presidi davanti alle Prefetture della nostra regione. Questa iniziativa è stata parte di una più ampia mobilitazione nazionale che ha avuto lo scopo di rivendicare una serie di diritti fondamentali per gli operatori dell’inclusione scolastica.

Questi operatori svolgono un ruolo cruciale nell’ambito scolastico di ogni ordine e grado. La loro presenza è fondamentale per garantire un’educazione inclusiva e un’assistenza adeguata agli studenti con disabilità. Tuttavia, le loro condizioni di lavoro sono estremamente precarie e vanno contro ogni principio di giustizia e dignità lavorativa.

Gran parte di questi professionisti opera all’interno di appalti pubblici gestiti principalmente dalle cooperative sociali, situazione che genera precarietà persino per coloro che hanno contratti a tempo indeterminato. Con contratti a tempo parziale ciclico (9 mesi l’anno), mancano sia la stabilità oraria che quella retributiva. Durante i periodi di chiusura scolastica, il personale rimane a casa senza alcuna retribuzione.

A questa precarietà si aggiungono retribuzioni inadeguate e la dispersione su vari istituti scolastici, costringendo spesso gli operatori a spostamenti continui per completare il proprio orario di lavoro. Tuttavia, la loro importanza all’interno delle scuole è innegabile, dato che gestiscono aspetti educativi e assistenziali degli studenti disabili inseriti nelle classi.

Con la mobilitazione, la FP CGIL Emilia-Romagna ha inteso sostenere i disegni di legge presentati nelle commissioni delle camere parlamentari. L’obiettivo è ottenere l’internalizzazione di tutto il personale dell’inclusione scolastica nella Pubblica Amministrazione, garantendo contratti adeguati e giusti inquadramenti professionali.

Raggiungere questo obiettivo consentirebbe l’integrazione completa degli operatori nelle scuole, inclusa la partecipazione ai consigli di classe, smettendo di essere considerati soggetti esterni. Inoltre, avrebbe un impatto positivo sull’inclusione degli studenti disabili nell’attività didattica e stabilizzerebbe la posizione contrattuale del personale.

In occasione dei presidi del 14 settembre davanti alle Prefetture, il personale dell’inclusione scolastica e la FP CGIL Emilia-Romagna hanno chiesto con determinazione l’approvazione e il finanziamento adeguato dei provvedimenti legislativi volti all’assunzione di queste figure professionali all’interno della Pubblica Amministrazione. Sostenere l’inclusione scolastica significa garantire un’educazione di qualità e un futuro migliore per tutti gli studenti, senza discriminazioni.


Situazione di emergenza all'Istituto Penale Minorile di Bologna: la denuncia di FP CGIL Emilia-Romagna

Numerose segnalazioni sul sovraffollamento e le condizioni critiche all’Istituto Penale Minorile di Bologna

La nostra organizzazione sindacale è costantemente impegnata nella tutela dei lavoratori e nella promozione del rispetto dei diritti umani all’interno degli istituti penitenziari. Oggi, purtroppo, dobbiamo sollevare l’allarme sulla situazione critica che si sta verificando presso l’Istituto Penale Minorile di Bologna, noto come ‘Pratello’.

Come già da noi segnalato in passato, il sovraffollamento è diventato un problema insostenibile per questa struttura, con la presenza attuale di ben 44 detenuti. Nonostante le nostre ripetute denunce, nulla è stato fatto per alleviare questa situazione disastrosa.

La grave carenza di personale, inclusi operatori socio-educativi, si è ulteriormente acuita in questo periodo, aggravando ulteriormente la situazione. Come se non bastasse, alcune celle risultano inagibili a causa di danni strutturali, il che significa che non tutte le persone detenute possono essere sistemate in condizioni dignitose.

Il nostro segretario Salvatore Bianco ha recentemente inviato una missiva al dipartimento e alle direzioni di giustizia minorile per attirare l’attenzione sullo “scontato aumento delle tensioni” che si è verificato negli ultimi giorni, causando addirittura divieti d’incontro tra i detenuti. Questo era prevedibile a causa dell’elevato numero di ristretti presenti nell’Istituto.

Come sindacato, riteniamo che sia urgente prendere misure decisive per affrontare questa crisi. Chiediamo un immediato stop agli ingressi di nuovi detenuti e un urgente sfollamento della struttura. È evidente che gestire un numero così elevato di ristretti in una struttura non adatta alla loro accoglienza è una pura utopia, e le conseguenze sono drammatiche.

Inoltre, desideriamo sottolineare la mancanza di adeguate misure di climatizzazione durante l’estate, il che crea ulteriori disagi per i detenuti e il personale. La mancanza di soluzioni adeguate, soprattutto in un periodo di ferie estive, è inaccettabile.

L’Amministrazione deve rispondere a queste gravi criticità e affrontare la situazione senza ulteriori indugi. La sicurezza e la dignità dei detenuti, così come la salute e la sicurezza dei lavoratori, devono essere la priorità assoluta. La nostra organizzazione sindacale continuerà a monitorare da vicino questa situazione e ad agire per garantire un miglioramento immediato delle condizioni presso l’Istituto Penale Minorile di Bologna.


Raggiunta l'Intesa con il Comune di San Lazzaro: Reinternalizzazione del Polo 0-6 "di VITTORIO" di via Poggi

San Lazzaro, – Buone notizie per i lavoratori e i servizi educativi all’infanzia nella regione: il Comune di San Lazzaro ha raggiunto un accordo con FP CGIL Bologna per la piena reinternalizzazione del Polo 0-6 “di VITTORIO” di via Poggi. A partire da settembre 2023, questo importante servizio tornerà sotto la gestione diretta del personale pubblico, segnando un passo significativo verso la stabilità e la qualità dei servizi offerti alle nostre future generazioni.

Questo accordo segue un confronto serrato tra FP CGIL e il Comune di San Lazzaro, volto a verificare l’attuazione dell’accordo precedentemente sottoscritto nel luglio 2022, che aveva già portato alla reinternalizzazione del Polo di via Fornace durante l’anno scolastico 2022/2023. La recente intesa rappresenta un ulteriore impegno verso la piena reinternalizzazione dei servizi educativi all’infanzia, portando notevoli benefici ai lavoratori e alle famiglie coinvolte.

Ecco i punti salienti di questo accordo:

1. Gestione Diretta Pubblica: A partire dall’anno scolastico 2023-2024, il Polo di Infanzia 0-6 di via Poggi tornerà sotto la gestione diretta pubblica. Questo significa superamento del precariato e una significativa riduzione del ricorso all’appalto e dei contratti di somministrazione nei servizi educativi 0-6.

2. Assunzioni: Saranno assunti un totale di sei educatori nido per coprire il servizio, di cui quattro a tempo pieno e due a tempo parziale (50%). Queste assunzioni saranno effettuate utilizzando la graduatoria comunale approvata il 17 agosto 2022, secondo il bando per il profilo “C” (Determinazione del Comune n. 759/2022). Inoltre, sarà assunto un insegnante attraverso l’utilizzo di graduatorie di altri enti o altre procedure, inclusa la mobilità.

Questo accordo è un passo avanti significativo verso la stabilizzazione dei servizi educativi all’infanzia nella regione e rappresenta un risultato importante ottenuto grazie all’incessante impegno di FP CGIL Bologna. Tuttavia, il lavoro continua per garantire ulteriori miglioramenti nei servizi e la tutela dei lavoratori coinvolti.

Cosa Aspettarci per il Prossimo Anno Scolastico:

In preparazione per l’anno scolastico 2023/2024, FP CGIL Bologna ha già iniziato il confronto con il Comune riguardo al calendario scolastico, inclusi i periodi di apertura e chiusura dei servizi. La contrattazione decentrata è stata avviata anche per incentivare il personale attraverso progressioni tra le aree, indennità contrattuali e attività estive. Inoltre, è stata avanzata la richiesta di gestire il turnover e le assenze del personale utilizzando le graduatorie e contratti del pubblico impiego.

FP CGIL Bologna terrà aggiornati i lavoratori su eventuali sviluppi e convocherà un’assemblea sindacale prima dell’inizio del prossimo anno scolastico per discutere ulteriori dettagli e questioni importanti.

Per ulteriori informazioni e domande, non esitate a contattarci. Siamo qui per voi e continueremo a lavorare duramente per garantire servizi educativi di alta qualità nella regione.

Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa importante evoluzione.


Infermieri in fuga da ospedali del Nord, decine di dimissioni

Fuga degli infermieri dagli ospedali del Nord. Molti vanno all’estero o nel Sud Italia. Gli stipendi non sono sufficienti a sostenere il costo della vita.

Intervista a Giancarlo Go, Coordinatore nazionale infermieri Fp Cgil, a Rai GR1.

🎙 Ascolta dal minuto 2.50: https://www.raiplaysound.it/audio/2023/09/GR-1-ore-2200-del-04092023-68f751f4-a4de-480a-b4e7-00e0157170fd.html


L'Inclusione Scolastica in Pericolo: La FP CGIL Ferrara Chiede una Revisione Urgente del DDL del Governo

“Un appello per proteggere i diritti degli studenti con disabilità e garantire la continuità educativa”

Nel cuore della provincia di Ferrara, ieri, si è svolta un’assemblea straordinaria presso la Camera del Lavoro locale, riunendo un vasto numero di lavoratori dedicati all’inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità. Questo incontro, organizzato dalla FP CGIL Ferrara, ha espresso una crescente preoccupazione riguardo al futuro dell’assistenza per l’autonomia e la comunicazione di questi studenti, in relazione al disegno di legge proposto dal governo.

Una Partecipazione Eccezionale

L’assemblea è stata caratterizzata da una massiccia partecipazione di lavoratrici e lavoratori che si occupano dell’inclusione scolastica per conto dei comuni della provincia e delle cooperative locali. Questo testimonia la grande rilevanza del tema e l’urgenza di affrontare le questioni sollevate dal disegno di legge del governo.

La Critica al DDL del Governo

Il disegno di legge, noto come “Modifiche alla legge n. 104 del 5 febbraio 1992 e al decreto legislativo n. 66 del 13 aprile 2017, concernenti l’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico,” è stato oggetto di attenta analisi durante l’assemblea. La FP CGIL Ferrara ha riconosciuto alcuni aspetti positivi nella proposta, ma ha espresso serie preoccupazioni riguardo ad altri aspetti che potrebbero avere impatti negativi sull’inclusione scolastica.

Un Appello per la Revisione del DDL

La FP CGIL Ferrara ha annunciato l’intenzione di organizzare un presidio davanti alla Prefettura il prossimo 14 settembre, a partire dalle ore 10:00, per richiedere un incontro con il Prefetto di Ferrara. L’obiettivo è condividere le preoccupazioni dei lavoratori del settore e sollecitare una revisione urgente del disegno di legge proposto dal governo.

La Questionabile Re-Internalizzazione

Il trasferimento del personale dedicato all’inclusione scolastica presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato visto con favore dalla FP CGIL Ferrara, poiché rappresenta una sorta di re-internalizzazione del servizio. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo ai requisiti proposti, che potrebbero escludere molte delle persone che attualmente svolgono questa importante funzione di inclusione.

La Richiesta di Audizione Parlamentare

La CGIL ha chiesto un’audizione presso l’apposita commissione parlamentare e ha presentato emendamenti che mirano al passaggio di tutto il personale coinvolto nell’inclusione scolastica. Questa mossa è cruciale per garantire che gli studenti con disabilità non perdano il supporto fondamentale nei loro percorsi educativi di ogni ordine e grado.

Una Richiesta Intransigente

La FP CGIL Ferrara è ferma nella sua richiesta di revisione del disegno di legge e sostiene che gli errori in questa materia non possano essere commessi. La continuità educativa e didattica degli studenti con disabilità deve essere una priorità indiscutibile, e questo processo deve iniziare dalla Prefettura di Ferrara.

In un momento in cui l’inclusione scolastica dovrebbe essere una priorità, la FP CGIL Ferrara sollecita una revisione urgente del disegno di legge del governo per garantire che gli studenti con disabilità non siano lasciati indietro e possano continuare a ricevere l’assistenza necessaria per il loro successo educativo. La loro voce e i loro diritti devono essere protetti, e la FP CGIL Ferrara si impegna a farlo con determinazione.