Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria - Il nostro programma elettorale RSU

Il Ministero della Giustizia è un pachiderma difficile da smuovere ma nonostante questo e il difficile periodo di emergenza sanitaria e politica abbiamo ottenuto, con tanta forza e determinazione una serie di buoni risultati.

Ecco i risultati raggiunti negli ultimi 4 anni!

Due progressioni economiche e lo stanziamento di ulteriori risorse per procedere alla terza.

Il recupero sul ritardo nella distribuzione del FRD firmando le tre annualità del Fondo Risorse Decentrate 2019/2021

L’accordo sulla mobilità, per il quale alcuni interpelli sono in atto

La stabilizzazione dei distaccati di lunga durata

Un accordo sul sistema di valutazione

L’accordo sul lavoro agile emergenziale che costituisce una buona base su cui costruire quello a regime

NOSTRI OBIETTIVI DEL PROSSIMO TRIENNIO:


RIVISITAZIONE DELLE PIANTE ORGANICHE
con l’ampliamento delle posizioni in terza area;
SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE
per il passaggio in terza area di tutto il personale inquadrato nell’ex profilo economico B3: cancellieri, ufficiali giudiziari, informatici, esperti linguistici, bibliotecari e contabili;
FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
per il passaggio del personale dalla Prima alla Seconda area: 300 ausiliari possono immediatamente transitare in seconda area utilizzando le risorse già accantonate e nella disponibilità del Ministero da anni;
UNIFICAZIONE E ARMONIZZAZIONE
di alcune figure professionali inquadrate nella stessa area con medesima mansione (ad esempio Cancelliere Esperto ed Assistente);
AUMENTO DEL FONDO RISORSE DECENTRATE per consentire ulteriori progressioni economiche;
DEFINIZIONE DELLE NUOVE FAMIGLIE PROFESSIONALI
ed individuazione delle professionalità da inserire nella area delle Elevate Professionalità;
SVUOTAMENTO DELL’ AREA OPERATORI
e passaggio all’area assistenti. Significativo passaggio dall’area degli assistenti a quella dei Funzionari nonché dalla terza a quella delle elevate professionalità.
ACCORDO SUL LAVORO AGILE e per dare la possibilità a tutte le lavoratrici e lavoratore di usufruirne.
STABILIZZAZIONE
di tutto il personale a tempo determinato.
UN PIANO DI OCCUPAZIONE STRAORDINARIO
per assicurare il turn-over e il ricambio generazionale.


Ministero della Difesa - Il nostro programma elettorale RSU

Questi i risultati fin qui ottenuti dalla fp cgil per i lavoratori civili del ministero della difesa, di seguito gli impegni per il 2022-2024.

Care colleghe e cari colleghi,

Di seguito gli obiettivi che 4 anni fa, alle scorse elezioni, indicammo per iniziare a cambiare
le condizioni di lavoro e migliorare i salari dei dipendenti civili della Difesa:
Ridare forza alla RSU nella negoziazione e nelle contrattazione di posto di lavoro per tutelare i diritti e i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori; obiettivo raggiunto!
Ottenere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da ben 6 anni; obiettivo centrato!
Utilizzare le risorse finanziarie rese disponibili per completare le progressioni economiche iniziate nel 2010 anche per i restanti 7.000 lavoratori della difesa; obiettivo raggiunto!
Rivendicare e ottenere la distinzione delle funzioni di competenza del personale civile da quelle del personale militare; obiettivo centrato!
Ritenere indispensabile la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle scelte che riguardano i processi organizzativi e lavorativi di ogni singolo posto di lavoro; obiettivo raggiunto!
Rilanciare le attività formative nel Ministero della Difesa. obiettivo centrato!

Eppure nonostante i risultati ottenuti l’azione della
FP CGIL non si è mai fermata, concentrandosi in particolare sulla tutela della sfera professionale, della condizione lavorativa e soprattutto di quella salariale dei lavoratori civili, nell’ambito della quale provvedere a sanare la differenza economica che sussisteva tra l’indennità di amministrazione dei dipendenti civili della Difesa (- 27% mese) a parità di area, ruolo e funzione, rispetto a quella attribuita ai colleghi delle altre pubbliche amministrazioni.
Il 5 aprile 2017, dopo mesi di lotta e mobilitazione messe in campo dalla FP CGIL contro l’inerzia dell’allora Ministro della Difesa, riuscimmo ad ottenere i primi storici risultati, racchiusi in un accordo che prevedeva:

la costituzione di un Fondo integrativo del trattamento economico del personale civile non dirigente, alimentato con 21 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 (poi prorogato anche per gli anni2020 e 2021) che iniziava a dare risposta a quell’insana differenza economica; obiettivo centrato!
le progressioni economiche avviate per tutti i lavoratori, svolte – dopo quelle realizzate nel 2016 – anche negli anni 2017 e 2018; obiettivo raggiunto!
la modifica del sistema di valutazione della performance. obiettivo centrato!

Nella scia di quei risultati, la
FP CGIL ha operato per la costruzione di proposte utili ad alimentare la discussione in sede istituzionale, politica e contrattuale, in particolare su 4 priorità:
l’esigenza di ottenere aumento dell’indennità di amministrazione del personale civile della Difesa;
la ripresa di un ciclo di progressioni economiche nelle e tra le aree;
risolvere la nota condizione economico-professionale dei lavoratori della 1^ area, soluzione individuata nel transito di quelle posizioni nella II^ area professionale con la riforma del sistema ordina-mentale proposta dalla FP CGIL all’ARAN nell’ambito del rinnovo del CCNL 2019/2021;
le assunzioni di personale tecnico operativo e amministrativo.

L’azione caparbia e determinata condotta dalla
FP CGIL sia in ambito parlamentare, sia attraverso l’interlocuzione con il vertice del Ministero della Difesa, ha finalmente trovato corrispondenza nella destinazione al personale civile della Difesa di 50 MILIONI di euro – 30 MILIONI per l’aumento dell’indennità di amministrazione, 20 MILIONI per l’avvio delle progressioni economiche -, e l’assunzione di 431 tecnici. ERGO, TUTTI E 4 GLI OBIETTIVI CENTRATI!

Una conquista frutto dell’azione costante e determinata della
FP CGIL, che ha favorito la modifica alla radice del valore dell’indennità di amministrazione attribuita ai lavoratori civili della Difesa, portandolo al livello di quella percepita dai dipendenti di tutte le altre pubbliche amministrazioni, e che ora consentirà di avviare un altra stagione di progressioni nelle e tra le aree, dopo quelle già ottenute per gli anni 2016/2018.
Attraverso la stipula del CCNI 2021/2023, la FP CGIL ha inoltre proposto e ottenuto nello scorso mese di luglio:
n. 10.352 posti definiti per gli sviluppi economici dal 1.01.2021, utilizzando i criteri fissati nel 2018;
1 milione di euro ai lavoratori della 1^ area, ovvero più di 1000 euro pro capite per l’anno 2021;
750 euro circa pro capite dalla performance organizzativa, quota parte dei 21 milioni anno 2021;
250 euro circa dalla performance individuale;
360 euro circa pro capite del Fondo Unico di Sede;
2.350 euro circa pro capite per l’attribuzione della posizione organizzativa ai lavoratori della 3^ area – I categoria – e circa 1.450 a quelli inseriti nella II categoria;
15% aumento indennità per le Particolari Posizioni di lavoro, compreso il rischio. Obiettivi centrati!

Con la recente sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL 2019/2021, il nuovo ordinamento professionale proposto e ottenuto dalla FP CGIL
risolverà definitivamente anche l’annosa questione relativa al personale inquadrato nella 1^ area ( in seguito degli operatori), riservando a questi ultimi lavoratori la possibilità di transitare nella II^ area funzionale (in seguito degli assistenti) attraverso la norma di 1^ attuazione, anche solo con l’assolvimento dell’obbligo scolastico (licenza media) e 8 anni di esperienza professionale maturata (anzianità) nell’area di provenienza, eliminando così la piaga del mansionismo. Obiettivo raggiunto!
Allo stesso modo, sarà consentito il transito nell’attuale III^ area funzionale (in seguito dei funzionari) ai lavoratori appartenenti all’attuale II^ area non in possesso della laurea triennale o magistrale e 5 anni di anzianità, che potranno ora accedere all’area superiore con il diploma di II° grado ed almeno 10 anni di esperienza professionale maturata nell’area di appartenenza. Obiettivo centrato!
Ferma restando la possibilità di transitare comunque a regime da un’area all’altra, come previsto dall’art. 17 del nuovo CCNL 2019/21. Obiettivo raggiunto!

Gli impegni che la FP CGIL assume per il triennio 2022/2024


Mantenimento nel perimetro del lavoro pubblico delle strutture e dell’occupazione del settore civile della Difesa – No a privatizzazione e esternalizzazione dei servizi, più investimenti economici su Enti e Stabilimenti produttivi aree tecnico operativa e industriale;
Proroga e stabilizzazione dei 21 milioni di euro conquistati attraverso l’accordo del 5 aprile 2017, come già di anno in anno fino al 2021;
Modifica della legge 244/2012, necessaria per superare il limite imposto all’occupazione civile della Difesa, attualmente previsto in massimo 20.000 unità; Avvio piano straordinario assunzioni 10.000 tecnici e amministrativi civili A.D., in aggiunta alle 3481 unità già contenute nel Piano dei Fabbisogni nel triennio 2021-2023;
Avvio della contrattazione decentrata in A.D., per dar corso e valore alle norme contrattuali introdotte con il CCNL 2019-2021 sul nuovo ordinamento professionale del personale civile della Difesa;
Avvio delle progressioni anno 2022 nelle e tra le aree funzionali per gli aventi diritto;

Definizione CCNI parte normativa; Un nuovo regolamento per la mobilità interna;

Strutturare il lavoro agile e quello da remoto in A.D., prevedendo la corretta attribuzione del buono pasto elettronico a tutte le lavoratrici e lavoratori civili della Difesa;
Estensione polizza assicurativa integrativa sanitaria al personale civile Difesa.
Tutela Salute e Sicurezza delle lavoratrici e lavoratori. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie sono un grande momento di espressione di democrazia diretta che le lavoratrici e i lavoratori della Pubblica Amministrazione hanno conquistato con le proprie lotte. Per questo diventa fondamentale esercitare nel miglior modo possibile il diritto ad essere rappresentati, scegliendo a chi affidare la difesa dei Tuoi interessi sul Tuo posto di lavoro. E il modo migliore di dare incisività e forza al TUO VOTO è quello di Votare per le lavoratrici e i lavoratori Candidate/i della FP CGIL, la più grande e importante Organizzazione Sindacale del Paese. Persone che mettono a disposizione della RSU il proprio impegno, la preparazione e l’esperienza professionale conseguita nelle attività di tutti i giorni, che non sono sindacalisti di mestiere e tanto meno vogliono diventarlo, sentendosi solo…

LAVORATORI CHE RAPPRESENTANO E TUTELANO LAVORATORI


Sanità RSU 2022 - Il nostro programma elettorale!

Puoi leggere il programma elettorale delle liste di FP CGIL del comparto sanità. Siamo presenti in tutte le 14 AUSL e aziende ospedaliere.

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

Dalle ultime elezioni della Rappresentanza Sindacale (2018) il nostro percorso di delegate e delegati Cgil non è stato semplice. La situazione emergenziale determinatasi con la diffusione del Covid 19 ci ha costretto ad affrontare nuove sfide, molte anche inedite, per continuare a garantire la tutela e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Rivendichiamo perciò con orgoglio il lavoro fatto nelle salette sindacali durante l’esplosione dell’epidemia attraverso il confronto aziendale, il monitoraggio costante dell’andamento dell’epidemia tra il personale delle aziende sanitarie, i protocolli per la sicurezza costruiti e le vertenze fatte contro il decreto Speranza che abolì la quarantena al personale sanitario e contro il quale abbiamo raccolto 25.000 firme, sull’abolizione dello screening fatto dalla direzione generale dell’assessorato regionale poi revocato a seguito della protesta e sul riconoscimento dell’infortunio per coloro i quali, lavorando in sanità, hanno contratto il virus.

Sulla sicurezza vogliamo mettere in evidenza anche l’impegno e il lavoro fatto sul dramma delle aggressioni al personale in sanità sul quale abbiamo costruito una vera e propria campagna di informazione e organizzato un corso di formazione, accreditato ECM, rivolto alle lavoratrici ed ai lavoratori della sanità, su tutti i territori della nostra regione che ha ottenuto un grande successo.

CONTRATTARE AI TEMPI DEL COVID, I NUOVI BISOGNI DIVENTANO NUOVI DIRITTI

Negli ultimi due anni le nostre certezze sono state spazzate via dall’arrivo dell’epidemia da COVID19 e anche la nostra azione sindacale si è chiaramente orientata a rappresentare nuovi diritti emergenti. Oltre alla sicurezza, nella prima fase della pandemia si è rivelata fondamentale la costruzione di permessi per garantire ai genitori la possibilità di stare con i propri figli costretti a casa dalla didattica a distanza, permessi che abbiamo letteralmente inventato all’interno del confronto sindacale e che poi sono diventati un riferimento per la normativa nazionale sull’emergenza.

Siamo inoltre riusciti a costruire un accordo che ha erogato il cosiddetto “bonus covid” a tutto il personale del S.S.R., il primo firmato in Italia che ha garantito risorse aggiuntive a tutto il personale, nessuno escluso, del settore amministrativo a quello tecnico fino a quello sanitario. Infine, abbiamo esteso l’indennità di malattie infettive a tutto il personale che lavora nelle unità operative dove vengono ricoverati i pazienti con COVID, un risultato importante e per nulla scontato in relazione alle troppe rigidità delle norme.

L’ACCORDO SULLE GUIDE DI TIROCINIO: LA FORMAZIONE SEMPRE AL CENTRO

Siamo l’unica regione sul territorio nazionale che, attraverso un accordo sindacale, riesce a garantire un incentivo a chi svolge il ruolo di guida di tirocinio agli studenti delle professioni sanitarie nei reparti, attraverso lo stanziamento della Regione di 5 milioni di euro aggiuntivi rispetto al contratto nazionale di lavoro. Lo riteniamo un accordo fondamentale, non solo perché riesce a garantire risorse economiche aggiuntive, ma soprattutto perché qualifica e migliora la struttura della formazione pratica da parte dei professionisti verso i nuovi che si stanno formando e rappresenteranno il futuro del nostro S.S.R.

LO SVILUPPO DELLE PROFESSIONI SANITARIE UNO DEI TEMI DEL FUTURO

Per noi quella dello sviluppo professionale è una questione fondamentale, ed è per questo che tutti gli anni organizziamo un iniziativa politica dove promuovere la discussione su questo tema invitando gli ordini e i responsabili delle professioni delle Aziende, oltre ai responsabili politici e tecnici della sanità. All’interno di questo precorso abbiamo promosso la nascita della figura del direttore assistenziale che porterà, caso unico sul territorio nazionale, le professioni sanitarie nel cuore della direzione strategica.

AVANTI CON LE ASSUNZIONI E STABILIZZARE TUTTI I PRECARI PER IL BENE DEL S.S.R.

Quella degli organici e delle stabilizzazioni è una battaglia identitaria della nostra organizzazione. Abbiamo raccolto oltre 3000 firme dentro e fuori i posti di lavoro e fatto banchetti, presidi e tutto quello che potevamo fare per portare a casa un risultato importantissimo e, come detto prima, identitario. Chi ha lavorato come precario e ha dato un contributo al nostro S.S.R. deve essere stabilizzato. Questo abbiamo fatto e questo vogliamo fare in futuro. Sono ragazze e ragazzi giovani che rappresentano un valore assoluto da preservare e garantire, anche in futuro. Dove ci sono precari c’è la CGIL che lotta per dargli un contratto a tempo indeterminato.

Così come la CGIL continuerà la sua battaglia perché la Regione continui ad assumere per garantire oltre alla copertura dei pensionamenti anche le necessità che il sistema deve garantire in funzione alla nascita dei nuovi bisogni sanitari. Una battaglia che ha portato ad un aumento dell’organico del SSR da 51.000 a 55.000 dipendenti.

LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA MIGLIORA LA QUALITA’ DEI SERVIZI, AUMENTARE LE RISORSE

Sui fondi della contrattazione chiediamo da tempo un adeguamento che ne ridetermini la consistenza in relazione all’aumento delle dotazioni organiche. L’annoso problema dei tetti previsti dalla normativa va sgomberato dal tavolo per continuare nella direzione che già abbiamo intrapreso. Abbiamo infatti realizzato accordi per incrementi nel biennio 2021/2022, per un valore superiore a 100 milioni di euro che ha permesso di garantire i valori attuali della contrattazione integrativa. Ma serve di più, serve un incremento strutturale. Chi ha permesso al nostro sistema di superare l’emergenza COVID va valorizzato con tutti gli strumenti a disposizione.

IL CONTRATTO COME STRUMENTO DI CAMBIAMENTO

Siamo alle porte di un rinnovo del CCNL, e come il precedente ha permesso l’estensione di alcuni diritti fondamentali a categorie di lavoratrici e lavoratori, quello nuovo deve garantire una ristrutturazione del sistema di classificazione. L’erogazione dell’indennità di sub-intensiva agli infermieri del P.S., dell’indennità di blocco operatorio, di intensiva, sub-intensiva, nefrologia e dialisi e malattie infettive agli OSS, dell’indennità di assistenza domiciliare alle assistenti sociali, categorie prima escluse, sono stati un risultato importante ma ora bisogna risolvere la questione legata al blocco delle progressioni verticali e le difficoltà sulle progressioni orizzontali, superando l’attuale sistema per categorie a favore di un nuovo sistema di aree che permetta di semplificare le possibilità di valorizzare le persone dando a tutte e tutti un’opportunità. È inoltre già garantita nella proposta ARAN del nuovo CCNL la valorizzazione di infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio e di radiologia, fisioterapisti e tecnici della prevenzione, attraverso un’indennità specifica. Infine, il nuovo sistema degli incarichi permetterà di valorizzare il personale sanitario oltre a quello amministrativo estendendo la possibilità di assegnarli anche all’attuale categoria Bs e C, cosa fino a oggi non consentita.

I NOSTRI SERVIZI, UN PUNTO DI FORZA PER TUTTI

L’assicurazione sulla colpa grave per il personale sanitario e socio sanitario, la patrimoniale per il personale amministrativo, la garanzia dei crediti ECM necessari attraverso una piattaforma on-line, i corsi di preparazione ai concorsi senza nessun costo aggiuntivo per gli iscritti, rappresentano un offerta che, oltre alla tutela collettiva, si rivolge anche a quella individuale insieme ai servizi di INCA e TEOREMA. Cosi come le nostre convenzioni con le Università telematiche per l’accesso a prezzi scontati ai corsi e ai master, con UNIPOL per le assicurazioni individuali, sono insieme a tanti altri servizi una garanzia per chi entra in FP CGIL.


Siamo come sei - La storia di Marco

“Siamo come sei” è un viaggio fra i volti e le voci delle persone che ogni giorno si impegnano per rendere le nostre comunità più accessibili, sicure e giuste.
Sono le storie delle iscritte e degli iscritti di FP CGIL in Emilia-Romagna. La terza tappa del nostro viaggio è in centro a Ferrara, per conoscere Marco che fa l’impiegato presso la sede INPS di Ferrara.

Guarda tutto il video con l’intervista a Marco.

Parto da Bologna in macchina in direzione Ferrara. E’ una bella e stranamente giornata calda di inizio febbraio.

Arrivo in centro, proprio sotto la sede dell’INPS, parcheggio la macchina e mi dirigo verso il primo bar per prendere un caffè. Aspetto qualche minuto prima che Marco scenda e si presenti. Andiamo in un parco e iniziamo l’intervista.

Marco ha origini piemontesi ed ha una formazione economica e storica. Si è trasferito a Ferrara qualche anno fa proprio in seguito ad un trasferimento ottenuto grazie all’aiuto della CGIL.

“Ho vinto il concorso per l’INPS e mi hanno assegnato alla sede di Modena. Dovevo fare ogni giorno quasi tre ore di viaggio come pendolare visto che la mia compagna e poi anche le mie figlie vivevano qui. Appena c’è stata la possibilità il sindacato mi ha aiutato a chiedere il trasferimento e da qualche anno ora lavoro nella sede INPS di Ferrara“.

Quando gli chiedo le motivazioni che lo hanno spinto ad iscriversi al sindacato mi risponde che lui vede nella CGIL quell’organizzazione in grado di tenere insieme i diritti e le tutele di lavoratori e lavoratrici e la necessità di garantire alle cittadine e ai cittadini servizi efficienti.

Garantire che gli enti centrali funzioni correttamente significa vigilare sulla corretta applicazione dei diritti di cittadinanza per tutti e tutte.

“Gli impiegati pubblici non fanno niente”

Così, un po’ per provocare un po’ per sapere cosa ne pensa, chiedo a Marco cosa ne pensa del luogo comune che vede gli impiegati pubblici come dei fannulloni. Sorride e mi racconta come l’esempio dell’INPS di Ferrara sia emblematico in questo senso.

Fino a qualche anno fa c’erano circa 130 funzionari all’INPS di Ferrara. Oggi sono poco meno di 100 e le competenze che oggi quei lavoratori e lavoratrici si ritrovano a gestire si sono moltiplicate notevolmente. Inoltre mi dice che durante la Pandemia in poco tempo gli uffici sono stati costretti a riorganizzarsi per garantire l’erogazione di milioni di pratiche ai cittadini e cittadine. I dipendenti dell’INPS hanno garantito soglie e livelli di produttività molto elevati e maggiori rispetto a quelli già garantiti precedentemente.

L’impegno delle elezioni RSU 2022

Marco, come molti suoi colleghi e colleghe, è candidato alle elezioni RSU 2022 che si svolgeranno il 5, 6, 7 aprile nelle liste di FP CGIL. In questi anni ha svolto la funzione di delegato sindacale e adesso vuole impegnarsi per monitorare le condizioni di lavoro e per tutelare i diritti di tutti e di tutte.

Mi spiega che bisogna tutelare questi momenti di vera democrazia, che permettono di dibattere e mettere a fuoco i problemi del mondo del lavoro pubblico, e che bisogna fare in modo che più lavoratori e lavoratrici possibili vadano a votare.

Se vuoi altre informazioni sulle elezioni RSU 2022 visita il sito www.elezionirsu.it!


Elezioni RSU 2022 - Il 5, 6, 7 aprile si votano i rappresentanti dei lavoratori!

Sei una dipendente o un dipendente pubblico e hai a cuore i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici? Unisciti alle liste di FP CGIL Emilia-Romagna!

Il 5, 6, 7 aprile 2022 si svolgeranno le elezioni per le rappresentanti e i rappresentanti di lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici.

Cosa sono le RSU?

RSU vuol dire Rappresentanza Sindacale Unitaria. È un organismo sindacale, presente nei luoghi di lavoro,  che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori.  E’ costituito da non meno di tre persone elette da tutte le lavoratrici e i lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato.

La RSU si forma con le elezioni. Le procedure sono regolate principalmente dall’Accordo Quadro e prevedono la partecipazione al voto di almeno il 50% +1 degli elettori in ogni singolo ente. In caso contrario la RSU non si costituisce e occorre indire nuove elezioni. È questo il primo passo della sua legittimazione. I componenti delle RSU sono eletti su liste del sindacato ma possono anche non essere iscritte o iscritti a quel sindacato, in ogni caso le elette e gli eletti rappresentano lavoratrici e lavoratori, non il sindacato nella cui lista sono stati eletti.

Cosa fanno le RSU?

La RSU non è un sindacalista, bensì un lavoratore che rappresenta le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori e ne tutela i diritti.

Come? Controllando l’applicazione del contratto o attraverso le vertenze. Se è in grado, la RSU può anche farsi carico di una prima tutela, cercando di risolvere il contrasto del lavoratore con il datore di lavoro, per poi passare eventualmente la tutela al sindacato e ai legali.

Ma la forza della RSU non deriva solamente dal potere assegnato dal contratto e dalle leggi ma anche dalla capacità di creare consenso intorno alle sue proposte e azioni e un’ampia condivisione degli obiettivi. La RSU funziona come unico organismo che decide a maggioranza la linea di condotta e se firmare un accordo.

La RSU svolge il suo ruolo a tempo determinato. Infatti, rimane in carica tre anni, alla scadenza dei quali decade automaticamente e si devono fare nuove elezioni. Svolgendo un ruolo esposto, il delegato RSU ha una tutela rafforzata rispetto a quella data ad ogni lavoratore (art. 1-15 dello Statuto dei Lavoratori).

Se vuoi avere maggiori informazioni sulle elezioni RSU visita il sito www.elezionirsu.it!

Se lavori nel pubblico impiego e vuoi candidarti con le liste di FP CGIL contatta la nostra sede territoriale più vicina a te!

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FP CGIL Emilia-Romagna è il primo sindacato dei servizi pubblici in regione. Siamo una comunità con più di 50 mila iscritte e iscritti in tutte le province e posti di lavoro. Clicca qua sotto per maggiori informazioni!

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