Comune di Reggio Emilia: Dipendenti in stato di agitazione
La FP CGIL di Reggio Emilia, insieme alla CISL FP, alle RSU, al SILPOL e al CSE SULPL, ha proclamato lo stato di agitazione presso il Comune di Reggio Emilia. Durante l’assemblea tenutasi il pomeriggio del 10 maggio presso il Centro Internazionale Malaguzzi, le organizzazioni sindacali hanno comunicato ufficialmente tale decisione al Prefetto, alla Commissione di Garanzia e all’Amministrazione Comunale.
Questa mobilitazione è scaturita dalla rottura dei tavoli di trattativa con il Comune, a causa dell’accumulo nel tempo di una serie di problematiche irrisolte all’interno dell’Ente.
Tra le questioni emerse di recente, vi è l’intenzione di esternalizzare parte del personale a tempo determinato dell’Istituzione nidi e scuole, notificata dall’Amministrazione solo lo scorso 3 marzo. Ciò nonostante, negli anni, il costo del personale a tempo determinato è aumentato senza una pianificazione adeguata e un turnover efficace.
Diverse problematiche da risolvere
Tuttavia, i problemi che hanno portato all’agitazione dei dipendenti sono molteplici. I sindacati evidenziano la mancanza di volontà da parte del Comune nell’affrontare e risolvere deliberatamente diverse questioni irrisolte. Questo fallimento è di natura politica e tecnica: politica perché nonostante le sollecitazioni, non si è mai dato un reale riscontro o dimostrato un interesse verso i problemi sollevati dai dipendenti; tecnica perché non si è riusciti a gestire in modo adeguato le criticità organizzative né a pianificare correttamente le assunzioni, arrivando spesso a utilizzare graduatorie di altri Enti.
Le criticità irrisolte comprendono anche il mancato rispetto del contratto decentrato integrativo, le ritardate assegnazioni delle progressioni economiche orizzontali e le procedure concorsuali, nonché una trasparenza insufficiente nei pagamenti delle indennità di specifiche responsabilità, dei servizi ai privati effettuati dalla Polizia Locale e dei conguagli per i servizi disagiati della Polizia Locale. Un altro tema rilevante è rappresentato dal mancato rispetto delle tempistiche del confronto sindacale sul regolamento del lavoro agile/lavoro da remoto, oltre alla mancata erogazione del buono pasto per chi riprende il lavoro nel pomeriggio e all’adeguamento del suo valore a 7€.
Anche la gestione dei veicoli comunali presenta diverse problematiche, in quanto la quantità di autoveicoli a disposizione dell’Ente non è sufficiente per soddisfare le esigenze dei dipendenti, che spesso sono costretti a utilizzare le proprie auto personali per scopi lavorativi, ricevendo solo un rimborso pari al costo di due biglietti dell’autobus.
Queste sono le ragioni che hanno spinto i lavoratori del Comune e dell’Istituzione a conferire ai sindacati il mandato di proclamare lo stato di agitazione. Nei prossimi giorni si prevedono ulteriori sviluppi e azioni di protesta, poiché si intende mettere in luce le gravi responsabilità politiche e tecniche che hanno contribuito alla situazione attuale.
Aumento fondi pubblici alle cliniche private: vogliamo spiegazioni
Il caso dell’aumento dei fondi pubblici destinati alle cliniche private Bellombra e Santa Viola richiede risposte. Si tratta di una situazione strana riguardante la revisione dei codici tariffari per la riabilitazione nelle strutture private di Villa Bellombra e Santa Viola, situate nel territorio di Bologna. Questa revisione comporterà un potenziale incremento di entrate per le due strutture pari a 4,5 milioni di euro all’anno, considerando i 66 posti letto complessivi.
La Regione ha autorizzato il passaggio di 33 posti letto di Villa Bellombra dal codice 56 al codice 75, e 30 posti letto del Santa Viola dal codice 60 al codice 56, entrambi con un diverso importo di rimborso. Tuttavia, i numeri dimostrano che non vi era la necessità di questo aumento delle tariffe a favore delle cliniche private menzionate. Infatti, le strutture pubbliche che offrono le stesse prestazioni si trovano nelle immediate vicinanze e dispongono di un numero di letti sufficiente per soddisfare la domanda.
L’effetto sulla sanità pubblica e la popolazione anziana
Ciò di cui c’è invece sempre più bisogno sono posti letto per la popolazione anziana con malattie croniche, che richiede cure specializzate a lungo termine identificate dal codice 60. Questi posti letto sono stati sacrificati in favore del più remunerativo codice 56. Inoltre, questo cambio potrebbe causare una perdita di entrate per il settore pubblico se i pazienti provenienti da altre regioni scelgono le strutture private anziché quelle pubbliche.
Chiediamo alla Regione di spiegare le motivazioni di questa operazione che non sembra finalizzata alla razionalizzazione economica né a una migliore programmazione sanitaria, considerando che non sono emersi bisogni in tal senso. Inoltre, sarà interessante vedere se verrà aumentato il personale a Villa Bellombra e Santa Viola per far fronte a questa maggiore complessità dei trattamenti.
È importante sottolineare che Villa Bellombra e Santa Viola sono soci fondatori del consorzio Colibrì, una cooperativa di rilievo nel territorio bolognese. Tuttavia, entrambe le cliniche fanno parte del gruppo ANASTE, che applica un contratto non sottoscritto da nessuna organizzazione confederale e ha peggiorato notevolmente le condizioni di lavoro dei dipendenti.
Impegno per una sanità equa e accessibile per tutti
In conclusione, riteniamo che il caso dell’aumento dei fondi pubblici alle cliniche private Bellombra e Santa Viola richieda una chiara spiegazione da parte delle autorità competenti. Chiediamo trasparenza e responsabilità nell’affrontare questa situazione che solleva interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla sanità. È fondamentale tutelare la sanità pubblica, garantendo l’accesso ai servizi di riabilitazione e le cure necessarie per la popolazione anziana e migliorando le condizioni lavorative del personale sanitario.
Continueremo a seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda e ad agire affinché vengano presi provvedimenti adeguati per garantire una gestione oculata e trasparente dei fondi pubblici destinati alla sanità privata. La tutela della salute e il benessere dei cittadini devono essere al centro delle decisioni prese dalle istituzioni. È necessario promuovere una sanità equa e accessibile per tutti, in cui i finanziamenti pubblici vengano utilizzati in modo responsabile e a vantaggio della collettività.
Cooperazione sociale - L'attivo del 17 aprile per chiedere il contratto subito!
Si è svolto stamattina (17 aprile) l’attivo regionale delle delegate e dei delegati della cooperazione sociale della FP CGIL.
Polizia penitenziaria: denunciamo criticità e assenza di relazioni positive nel distretto Emilia-Romagna e Marche
Le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali del distretto Emilia-Romagna e Marche denunciano la criticità e l’assenza di relazioni sindacali e mettono in dubbio la gestione del Provveditorato. Nonostante la precorsa interlocuzione con la S.V., il tono immotivatamente indispettito nel precedente riscontro ha dimostrato la scarsa considerazione riservata ai rapporti con le OO.SS. e l’assenza di responsabilità da parte dei dirigenti.
Chiediamo che l’Amministrazione individui un luogo idoneo alla consultazione con i rappresentanti sindacali e denunciano anche l’inosservanza degli accordi pattizi sottoscritti tra Parte Pubblica e OO.SS. La richiesta di comunicare i nominativi dei delegati locali per partecipare ai lavori del PIL del PRAP e la convocazione dell’incontro sindacale sul FESI 2022 in modalità telematica viene vilipesa ed esprimiamo l’ intenzione di disertare l’incontro.
Le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione e si riservano di interrompere le trattative in sede distrettuale fino a quando non si registrerà un evidente e necessario cambiamento delle relazioni sindacali e delle condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria. Contestano infine gli interpelli emanati e le relative assegnazioni e chiedono di sospendere tali procedimenti almeno fino all’ufficialità delle nuove piante organiche.
In conclusione, chiediamo il rispetto delle trattative sindacali e la presa di responsabilità da parte del Provveditorato per migliorare le condizioni lavorative del personale penitenziario e la sicurezza degli istituti penitenziari del distretto.
Vigili del fuoco: così non va. Siamo in stato di agitazione!
Vigili del fuoco: così non va. Siamo in stato di agitazione!






DL Pa: Cgil e Fp Cgil, decreto inefficace, serve Piano straordinario assunzioni
Dl Pa: Cgil e Fp Cgil, decreto inefficace, serve Piano straordinario assunzioni
“Siamo in presenza di un testo che non garantisce le necessarie misure di rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Serve subito un Piano straordinario di assunzioni, altrimenti per la pubblica amministrazione sarà il collasso”.
Fermare le aggressioni al personale sanitario si può!
Dopo quello che è successo alla dottoressa Capovani vogliamo ribadire che fermare le aggressioni al personale sanitario è possibile. Ma servono investimenti di risorse e vanno ascoltati i professionisti sanitari.
Cooperativa Gulliver di Modena. Chiuso l'accordo dopo lo sciopero!
La Funzione Pubblica Cgil di Modena è riuscita a ottenere una vittoria importante per le lavoratrici del Servizio di Assistenza Domiciliare Polo 3 di Modena, gestito dalla cooperativa Gulliver.
Dopo un mese dallo sciopero e dal blocco di straordinari e reperibilità, Gulliver ha finalmente accettato di raddoppiare l’indennità per il rientro in servizio nel turno di disponibilità. Non solo, ma la cooperativa ha anche deciso di investire nella stabilizzazione in aumento di contratti part-time e di anticipare il passaggio dei lavoratori a una retribuzione mensilizzata. Questi miglioramenti non riguarderanno solo le 26 lavoratrici del servizio Sad Polo 3, ma tutti i suoi oltre 2.000 dipendenti.
Il Sindacato non si è fermato qui. Abbiamo anche ottenuto la promessa da parte di Gulliver di coinvolgere i dipendenti nella ridefinizione dei protocolli organizzativi del servizio e dei modelli di attivazione della disponibilità per realizzare una turnistica che non comporti carichi di lavoro esagerati. Siamo convinti che questo coinvolgimento sia essenziale per migliorare il servizio e valorizzare le competenze dei lavoratori.
Infine, per dare piena applicazione all’accordo siglato con Fp Cgil di Modena, entro il 1° giugno 2023 Gulliver, in coerenza con gli impegni presi, sarà impegnata a modificare gli aspetti organizzativi del servizio e contrattuali degli operatori socio sanitari.
Nonostante ci sia stata resistenza da parte di Gulliver, che ci ha costretti a uno sciopero durato un mese, siamo soddisfatti di aver ottenuto questi importanti risultati economici e sociali per le lavoratrici e i lavoratori del servizio di Assistenza Domiciliare Polo 3 di Modena. Continueremo a lottare e a rivendicare i diritti dei lavoratori fino a quando non saranno tutti rispettati.
Mauro Puglia eletto nella nuova segreteria nazionale della Funzione Pubblica Cgil
Mauro Puglia, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica dell’Emilia-Romagna, è stato eletto nella nuova segreteria nazionale della Funzione Pubblica Cgil. L’elezione è avvenuta il 27 aprile a Roma e la nuova segreteria nazionale sarà guidata dalla segretaria generale Serena Sorrentino. La nuova segreteria comprende anche Tatiana Cazzaniga, Barbara Francavilla, Florindo Oliverio, Giordana Pallone e Michele Vannini.
Mauro Puglia, classe 1967, ha iniziato la sua attività sindacale come delegato Rsu nel 1994 al Distretto AUSL RE di Scandiano, dove lavorava come tecnico della Prevenzione Ambiente e Luoghi di Lavoro. Nel 1999 ha iniziato l’esperienza nell’ambito della FP CGIL di Reggio Emilia seguendo per la categoria il settore della Sanità Pubblica e Privata.
Dal 2006, oltre a continuare ad occuparsi di sanità, ha assunto l’incarico di organizzatore della categoria con delega alla formazione e al bilancio. Dal 2009 è stato Segretario Generale della FP CGIL di Reggio Emilia.
Nel 2012 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Segretario Organizzativo nella Segreteria Regionale della FP CGIL Emilia Romagna, per diventarne Segretario Generale nel 2015. Nel gennaio del 2023, è stato riconfermato Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Emilia Romagna.
La nomina di Mauro Puglia nella nuova segreteria nazionale della Funzione Pubblica Cgil è un riconoscimento del suo impegno e della sua esperienza nel sindacato. La sua elezione rappresenta un importante passo avanti per il sindacato e per tutti i lavoratori della Funzione Pubblica.
Auguriamo a Mauro Puglia un buon lavoro per il suo nuovo impegno all’interno della nostra categoria sindacale.
Precari da vent'anni: sciopero storico al Rizzoli di Bologna
Blocco del turnover e carenza di personale sanitario, tecnico amministrativo e di ricerca, così come nelle sale operatorie. Criticità di accesso ai servizi per i cittadini, precariato cronico con persone in attesa di “un posto” fino a vent’anni, disagio generalizzato, delusione per la mancata occasione di rilancio post-pandemia. C’è tutto questo e altro nella mobilitazione sulla sanità, generalizzata nel paese, che oggi ha portato ad uno sciopero “storico” all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
Fp Cgil lotta su blocco turnover indicato da Regione: “ora basta”

L’adesione allo sciopero è più che buona, riferiscono gli addetti ai lavori sul posto, che parlano di sciopero storico, da record
.
È rimasta chiusa la Radiologia, a parte il comparto che garantisce il Pronto soccorso, mentre le sale operatorie lavorano solo al 25%, visto che si è fermato quasi tutto il suo personale (anche in questo caso, sono attive solo le urgenze). E sono chiusi gli uffici amministrativi che si occupano di accettazione.
L’adesione è stata molto alta, da record per l’Istituto Ortopedico Rizzoli
, assicurano nel sindacato. A metà mattina, l’ingresso dell’ospedale è tappezzato da striscioni e bandiere della Fp-Cgil, il sindacato che promuove la mobilitazione anche in vista del raduno nazionale Cgil-Cisl-Uil a Bologna, il 6 maggio, con il segretario generale Maurizio Landini.
Sanità pubblica, se non la curi non ti cura”, oppure “Quinto ospedale al mondo, per quanto ancora”, ma anche: “Amministrazione, se non ci senti allora menti”, oppure “Voi comprate F35, a noi date 5 più 5” e quindi “basta precarietà legalizzata”, perché “La Regione non ha ragione”, sono alcuni dei cartelli che campeggiano di buon mattino all’ingresso dello Ior, tra fumogeni rossi e un furgone del sindacato a fianco del quale si tengono i comizi dei vari delegati.
Siamo persone che col lavoro si prendono cura di tutti, delle persone e dei servizi pubblici. Da oltre 20 anni, tuttavia, i finanziamenti alla sanità sono calati. Dopo la pandemia, che avrebbe dovuto insegnare quanto è fondamentale la sanità pubblica, siamo tornati esattamente alle condizioni di prima
.
Nel Def del Governo non ci sono risorse per il rinnovo dei contratti, i lavoratori del settore pubblico del nostro paese sono quelli che in proporzione prendono meno rispetto ai loro colleghi degli stessi settori
, attacca al microfono della Dire Marco Pasquini, segretario Fp-Cgil, prima e dopo l’intervento di diversi ricercatori e operatori.
Rilancia Mario Iavazzi, responsabile Fp-Cgil all’Istituto Ortopedico Rizzoli: Altre iniziative all’orizzonte? Per ora c’è solo lo sciopero odierno, poi ragioneremo su come proseguire la manifestazione. Abbiamo un incontro alle 13 di oggi con la direzione del Rizzoli. Vogliamo difendere l’ospedale Rizzoli e la sanità pubblica. Dopo anni di pandemia, oggi la sanità torna a perdere valore e tornano i rischi di tagli. Chiediamo con forza alla Regione e al Governo di scongiurarlo
, incalza Iavazzi.
Il quale, tra l’altro, riferisce di alcune indiscrezioni: Di piani di fabbisogno non abbiamo ancora discusso, anzi siamo a conoscenza di un’indicazione da parte della Regione che prevede il blocco delle assunzioni al 50%. Questo ci risulta a partire dal 2023, anche se si tratta per ora di indiscrezioni. Di fatto, comunque, questo blocco, almeno in parte, viene già praticato dall’anno scorso. Al Rizzoli è scaduta infatti una sessantina di cui 51 del comparto, ne è stata sostituita solo una parte
.
Le graduatorie degli Operatori sociosanitari e degli infermieri, accusa la Fp-Cgil, sono ferme. Per due infermieri o Oss che andranno pensione, ne sarà assunto solo uno. Era già successo a metà degli anni ’10, poco prima della pandemia. Eravamo riusciti a tamponare, grazie alle dotazioni organiche che avevamo, ma ora si sta passando il limite
, insistono i delegati.
Per non parlare del personale della ricerca: In questo istituto, che è un Irccs, ci sono 60 precari, in una condizione che prosegue nel tempo
, scuote la testa Iavazzi, che aggiunge: Sei mesi fa ci avevano detto che avrebbero rilanciato il servizio amministrativo, quello che dà informazioni ai dipendenti su paghe e cedolini, ma ancora non ci siamo. E ci sono accordi stipulati alla fine dell’anno scorso che ancora devono essere applicati. Anche il regolamento sull’orario di lavoro ancora non è applicato
.
fonte Agenzia DIRE