AUSL Imola comunica blocco delle ferie al personale sanitario - Non ci stiamo!

Fp Cgil Imola – Cisl Fp – Uil Fpl: la Direzione ha agito in autonomia senza confronto sindacale. La situazione è grave: abbiamo chiesto incontro urgente.

A gennaio era già previsto incontro sulle dotazioni organiche dei servizi, questa scelta conferma quanto avevamo già denunciato nelle settimane scorse: aldilà dei numeri annunciati esiste una carenza di organico che le assunzioni straordinarie fatte per il Covid non hanno sanato, mentre le assunzioni tardano ad arrivare.

Il personale infatti già da mesi segnala salti riposo, turni lunghi e mancata programmazione delle ferie su cui impatta ulteriormente l’emergenza Covid che sta mettendo nuovamente sotto pressione i servizi.

Il personale è frustrato e al limite, serve un intervento immediato e di sistema perchè così non è possibile andare avanti.

Riteniamo necessario attingere con estrema urgenza da graduatoria Operatore Socio-Sanitario e verificare tutte le possibilità esistenti per avere personale infermieristico.

L’alternativa, in mancanza di assunzioni è purtroppo la sospensione temporanea di servizi non essenziali per garantire condizioni di sicurezza a chi sta lavorando e livelli di assistenza idonei ai cittadini.

Per Fp Cgil, Erika Ferretti;

Per Cisl Fp Area metropolitana, Stefano Franceschelli;

Per Uil Fpl, Giuseppe Rago.


Sanità: firmato un importante accordo con la regione Emilia-Romagna

COMUNICATO STAMPA

Tetti di spesa sul personale, tetti di spesa sui fondi della contrattazione integrativa e limiti a non finire, una giungla di vincoli che bisogna sgombrare per il bene di chi si rivolge alla sanità e per il diritto della salute delle persone.

Questo è quello che chiediamo alla Regione e questo è quello che va ribadito da parte della Regione stessa nella Conferenza delle Regioni affinché il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia adeguino le norme oggi esistenti ai bisogni delle persone.
E lo chiediamo all’alba della sottoscrizione di un importante verbale sul quale abbiamo lavorato per garantire un futuro alle ragazze e ai ragazzi giovani e preparati che sono venuti a lavorare nel Servizio Sanitario della nostra Regione.

Oggi infatti abbiamo cristallizzato 4 impegni fondamentali in un accordo con l’Assessore alla Sanità Raffaele Donini e il Direttore Generale dell’Assessorato Kyriakoula Petropulacos, il primo teso a garantire che il blocco del turn over terminerà il 31 dicembre per ridare spazio alle politiche sulle assunzioni che ci hanno caratterizzato negli ultimi due anni, il secondo e il terzo per garantire a tutto il personale precario che maturerà i requisiti previsti dalla legge Madia e dalla legge di bilancio di essere stabilizzato e il quarto per garantire la proroga dei contratti a termine che sostituiscono posti vacanti nelle dotazioni organiche delle Aziende USL e delle Aziende Ospedaliere della Regione Emilia Romagna.

Un accordo che garantisce il mantenimento dei servizi e che rappresenta un punto di partenza nella difficile partita della gestione della pandemia da COVID19 dove rispetto alle attività tradizionali del passato oggi si sono aggiunte altre attività quali ad esempio quelle garantite dai punti vaccinali, dai servizi di terapia intensiva, dai reparti Covid, dal tracciamento della pandemia, dall’esecuzione dei tamponi, dal necessario potenziamento dell’attività di psicologia.

Ma non ci illudiamo, questo non basta, serve una soluzione strutturale e definitiva che superi le difficoltà oggi esistenti che attanagliano le Regioni; un investimento reale e tangibile sul Servizio Sanitario Nazionale che ne garantisca l’efficacia, l’efficienza e la conduzione, oltre che il governo strategico, pubblica. La preservazione di un bene comune al quali tutti dobbiamo rivolgere le nostre attenzioni.

Bologna, 23/12/2021


Sanità in Emilia-Romagna - Nessun passo indietro!

Martedì 14 dicembre FP CGIL e UIL FPL organizzeranno un volantinaggio davanti agli ospedali della Regione per dire no al blocco delle assunzioni, per dire no alla mancata proroga dei contratti a tempo determinato e per chiedere lo sblocco dei finanziamenti per la sanità.

Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno della Regione sulle politiche assunzionali, messo in campo nel 2020 e parte del 2021, riteniamo grave l’indicazione data alle aziende sanitarie di bloccare in termini generali le assunzioni in relazione alle difficoltà legate al bilancio regionale che, soprattutto nella parte relativa alla sanità, è in grandissima sofferenza.

Grave perché i bisogni delle persone, a differenza delle assunzioni, non si possono fermare e i servizi per funzionare hanno bisogno di persone che ci lavorino dentro.

Oggi la garanzia del diritto alla salute passa per una serie innumerevole di prestazioni e servizi aggiuntivi rispetto al passato.

Centri vaccinali, aumento dei posti letto di terapia intensiva e dei trasporti in emergenza, aumento delle situazioni di disagio della popolazione di tutte le fasce di età, apertura nuovi reparti Covid e recupero delle liste di attesa sono questioni a cui dare risposta e a cui è necessario provvedere aumentando le dotazioni organiche e valorizzando i professionisti.

Per questo riteniamo impensabile che oggi si blocchino le assunzioni e che si lascino a casa i tempi determinati in scadenza che invece pensiamo debbano essere stabilizzati, perché giovani e preparati e perché sono una grande risorsa per la nostra sanità.

Non accetteremo pertanto che nessun dipendente che abbia acquisito nel 2021 o che maturerà nel 2022 i requisiti per la stabilizzazione sia lasciato a casa servono certezze adesso, aspettare il 18 gennaio come teorizza la CISL FP, ha lo stesso significato della frase “Adda passà ‘a nuttata !”.

Alla Regione chiediamo di battere i pugni sul tavolo del Ministero della Salute e dell’Economia perché stanzino le risorse necessarie, non si può infatti accettare che la “straordinaria” situazione legata alla pandemia trovi risposta dal finanziamento “ordinario” da parte dello Stato.

Non vogliamo entrare nella logica del male minore da gestire quando i temi da trattare sono il diritto alla salute e una visione dei bisogni sociali ai quali la Legge di Stabilità, attualmente in discussione, non da adeguate risposte.

Rivendichiamo il diritto alla salute e il benessere delle comunità come diritto universale delle persone e tuteliamo le lavoratrici ed i lavoratori per garantirlo, se la CISL FP pensa di mobilitarsi tra oltre un mese, FP CGIL e UIL FPL ritengono lo si debba fare adesso per ottenere sin da subito risposte certe, questi non sono temi che possono essere rimandati “al domani”.

 

Lavori nella sanità e vuoi maggiori informazioni sull’iniziativa? Scrivi ad una delle nostre FP CGIL Territoriali!

 

Per approfondire


Montecatone - Situazione insostenibile e non più rimandabile

Da FP CGIL Imola

Ieri come Fp Cgil – Cisl Fp – Uil FPL abbiamo avuto un incontro urgente con la Direzione di Montecatone in merito alla grave carenza di personale infermieristico che sta mettendo a dura prova la tenuta della qualità dell’assistenza.

All’ultimo bando di concorso per infermieri indetto dall’Istituto di Montecatone, infatti, sono pervenute solamente 6 domande. Il 13 dicembre uscirà la graduatoria ma, considerando i tempi necessari di assunzione, di preavviso e di formazione, non è una soluzione immediata alla gravosa situazione nei reparti per garantire il diritto di lavoro in sicurezza e di cura.

Abbiamo più volte evidenziato la difficoltà di reperire personale infermieristico anche all’Interno dell’Ausl di Imola e delle strutture private nel circondario imolese. Ad oggi l’Ausl garantisce 8 unità infermieristiche a Montecatone e altre unità infermieristiche alle CRA del territorio, ma questa soluzione non è più sufficiente. Ad aggravare la criticità di carenza di organico si aggiunge la direttiva della Regione, inviata alle Aziende sanitarie, di sospendere le assunzioni del personale.

Possiamo continuare a gravare sempre sugli stessi operatori ai quali continuamente chiediamo ulteriori sforzi senza nessuna data di risoluzione?
Crediamo di no e crediamo anche che non sia rinviabile la soluzione al 2022, nonostante manchino pochi giorni alla fine dell’anno. La soluzione va trovata oggi per rispetto delle persone che lavorano dentro all’Istituto.
Riteniamo che le Istituzioni e la Regione debbano farsi carico della risoluzione immediata di questa criticità che va ad incidere negativamente sugli operatori sanitari e sulla qualità dei servizi ai cittadini.

Nonostante l’allarme lanciato anche pubblicamente nulla è cambiato.
Così non va e se nulla cambierà nei prossimi giorni inizieremo una drastica mobilitazione a tutela delle persone che lavorano e a tutela della qualità dei servizi.

FP CGIL ImolaErika Ferretti
CISL FP – Kevin Ponzuoli
UIL FPL – Giuseppe Rago


Nasce la direzione assistenziale - Vittoria per i professionisti della sanità

Anche grazie all’impegno del sindacato nasce una struttura dirigenziale che riconosce il ruolo fondamentale dei professionisti della sanità.

Oggi è stata approvata dall’Assemblea Legislativa regionale dell’Emilia Romagna, la Legge che istituisce la Direzione Assistenziale all’interno delle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Locali, territoriali ed ospedaliere.
Questa figura formalizzerà l’ingresso delle professioni sanitarie nell’area strategica delle scelte aziendali, in quanto il direttore assistenziale sarà un dirigente afferente ad una delle quattro aree delle professioni sanitarie, quella infermieristico-ostetrica, quella tecnica, quella della riabilitazione e quella della prevenzione.
Da tempo FP CGIL Emilia-Romagna si batte per il riconoscimento del ruolo cruciale che hanno gli operatori della sanità. Si tratta di una promozione strameritata e guadagnata sul campo da molto tempo per il grande contributo e per il valore che da sempre i professionisti garantiscono per dare garanzia ai percorsi assistenziali.
Come ha giustamente sottolineato l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini da tempo le professioni sanitarie hanno acquisito grandi responsabilità nella rete dell’assistenza ai malati, sia nei reparti ospedalieri che nel territorio.
Grazie alla direzione assistenziale viene finalmente riconosciuto formalmente il valore, le competenze, il ruolo, ormai più che agito nella pratica di questi lavoratori, investendo sulla collaborazione e sulla comune assunzione di responsabilità fra tutti gli operatori sanitari per il bene della nostra Sanità Pubblica.
L’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia a dotarsi di questa legge e lo fa grazie all’apporto fondamentale di FP CGIL e del sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità.


Carenza di personale Ausl Imola - La situazione è preoccupante

Dal sito della CGIL Imola

Fp Cgil, Cisl FP, Uil Fpl denunciano una situazione preoccupante che riguarda la carenza di personale alla AUSL di Imola. Una situazione che riguarda diverse unità operative e servizi della AUSL e che è stata oggetto di acceso dibattito con la Direzione nei recenti incontri sindacali.

La nostra preoccupazione si è accentuata a seguito di una assemblea molto partecipata svolta con i lavoratori del Blocco Operatorio. Questo reparto dell’Ospedale di Imola è in grave difficoltà a causa di un aumento  delle ore di pronta disponibilità per garantire gli interventi in urgenza. Le richieste di pronta disponibilità per ogni operatore eccedono molto spesso il limite massimo di 6 al mese come previsto dal CCNL Sanità Pubblica.

La causa? La grave mancanza di personale infermieristico e di supporto.

Gli stessi operatori si gravano, inoltre, di ore fatte attraverso prestazioni aggiuntive per garantire prestazioni specialistiche di sala operatoria.
La criticità si estende poi al Day Surgey di Castel San Pietro, per il quale da tempo si parla di un trasferimento a Imola, che vede spesso il personale infermieristico “reinventarsi” anche ausiliario per fronteggiare le carenze di personale.

E’ una situazione che riguarda solo il blocco operatorio?
Possiamo dire proprio di no. Le ore di straordinario complessivamente infatti aumentano ovunque. E parliamo di lavoratrici e lavoratori che lavorano sotto pressione da due anni per garantire i servizi ordinari e gestire i reparti Covid.
Riteniamo che questa modalità organizzativa non sia più sostenibile.

Come organizzazioni sindacali abbiamo condotto una vertenza per l’eliminazione di una prassi che era quella delle ferie richiamabili non previste da alcun contratto. Queste, però, non devono essere sostituite da salti di riposi o continui cambi turno o addirittura a continui prolungamenti dei turni da parte del personale.

La carenza di personale infermieristico sappiamo essere un problema a carattere nazionale, ma questo non può essere risolto sulle spalle degli stessi e sempre gli stessi operatori.

Per questo ci rivolgiamo anche alle istituzioni del territorio le quali, nelle scelte di programmazione che riguardano la sanità in raccordo con le altre aziende metropolitane, devono tenere in considerazione l’assetto organico a disposizione senza scelte calate dall’alto che impattano sulla professionalità dei lavoratori e di conseguenza anche sul livello di servizio offerto.

Allo stesso tempo abbiamo già chiesto alla AUSL di Imola un incontro urgente per affrontare il tema delle piante organiche, ci aspettiamo che venga utilizzata ogni leva a disposizione per far fronte a questa situazione e stabilire un punto zero per partire dai numeri necessari di dotazione di personale, così che le persone in servizio siano sempre quelle che servono.

In attesa di proposte concrete e urgenti da parte degli attori richiamati, siamo pronti ad una mobilitazione del personale.


Firmato accordo regionale su stabilizzazione precari sanità!

Abbiamo sottoscritto un importante verbale di confronto regionale che prevede la stabilizzazione del precariato e la valorizzazione delle professioni sanitarie.
𝗗𝘂𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀!

Cosa prevede l’accordo:

  • Garanzia della stabilizzazione a tempo indeterminato per tutti coloro che maturano tre anni di servizio entro il 2022;
  • Lo stanziamento di cinque milioni di euro per le professioni sanitarie e socio sanitarie del comparto destinati ai dipendenti del SSR, che si occupano dei tirocini nei reparti degli studenti dei corsi di laurea.

Soddisfazione della FP CGIL Emilia Romagna – “Un risultato importante che da garanzie ai precari che hanno lavorato nel SSR e hanno dato un contributo nella gestione dell’emergenza COVID e che al tempo stesso qualifica il ruolo nella formazione dei professionisti sanitari che si occupano degli studenti”

Un accordo che riconosce la battaglia che portiamo avanti da tempo e che migliora le condizioni di lavoro di migliaia di professionisti e professioniste.
Il verbale si inserisce nella più ampia cornice delineata con “Il patto per il lavoro e per il clima”, che ha visto la CGIL Emilia-Romagna fortemente impegnata per contrattare con la regione migliori condizioni di lavoro e più sostenibilità ambientale.

Se vuoi maggiori informazioni sull’accordo scrivici a fp.er@er.cgil.it

Scarica il volantino unitario

"Montecatone - Patrimonio pubblico di tutti e valore del territorio"

Un’iniziativa di primo piano nel territorio imolese per una questione di interesse strategico: il futuro dell’Istituto di Montecatone.
Venerdì 29 ottobre alle ore 16.30, nel salone della Camera del Lavoro di Imola, avrà luogo l’iniziativa pubblica organizzata dalla FP CGIL Emilia Romagna sul futuro di Montecatone e sul ruolo che l’Istituto potrebbe avere all’interno del perimetro del Sistema Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna.
Ne parleranno il sindaco Marco Panieri, il direttore generale del Montecatone Rehabilitation Institute Mario Tubertini, il direttore generale dell’ Azienda Usl di Imola Andrea Rossi, la segretaria generale della Cgil Mirella Collina e l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini. Modera il dibattito Marco Blanzieri della segreteria della Funzione Pubblica CGIL dell’Emilia Romagna.
La partecipazione all’iniziativa è aperta alla cittadinanza e alla stampa (è necessario esibire il green pass) e si pone l’obiettivo di alimentare la discussione sulla sanità e sul ruolo che la gestione pubblica di essa ha da sempre rappresentato per la Cgil per garantire il diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione



Tempi di vestizione: raggiunto l'accordo regionale - Cooperazione sociale

E’ stato siglato un importante accordo regionale unitario fra le parti sindacali e le associazioni di rappresentanza del mondo della cooperazione sociale che stabilisce che i tempi di svestizione e vestizione saranno ufficialmente compresi nell’orario di lavoro se il lavoratore è tenuto a indossare o svestire indumenti di servizio sul luogo di lavoro.

Un accordo importante, frutto di una lunga contrattazione e che vede finalmente riconosciuto come tempo di lavoro il momento in cui si indossano i propri indumenti professionali.

L’accordo prevede:

  • I tempi di vestizione sono determinati in 14 minuti complessivi (7 in entrata e 7 in uscita) per ogni turno di lavoro, comprensivi del tempo per dirigersi o allontanarsi  dallo spogliatoio;
  • In caso di situazioni particolari le parti si incontreranno per una comune valutazione;
  • L’accordo in questione entrerà in vigore a partire dal 01/11/2021.

L’accordo è stato firmato unitariamente fra FP CGIL, FP CISL, FISASCAT CISL, FPL UIL, UILTUCS UIL e AGCI Solidarietà Emilia-Romagna, Federsolidarietà Confcooperative Emilia-Romagna, Legacoop sociali Emilia-Romagna.

Scarica e leggi l'accordo

Accordo Sindacati-Regione: ottenuti 50 milioni di euro per il personale sanitario!

Firmato un primo importante accordo regionale unitario per un investimento di 50 milioni di euro.

Dopo il grande impegno che ci ha visti protagonisti della raccolta di più di 10.000 firme a marzo abbiamo raggiunto la prima tappa di un percorso che vuole valorizzare al meglio la sanità e le sue professioni. Abbiamo chiesto e ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna un primo importante passo in avanti con la firma di un accordo unitario, insieme a CISL e UIL, che prevede:

• La messa a disposizione delle risorse necessarie alla contrattazione aziendale;
• La cancellazione dei vincoli di spesa sul personale;
• La valorizzazione delle professioni sanitarie attraverso la figura del direttore assistenziale in direzione strategica;
• La definizione di percorsi regionali per la valorizzazione economica del professionista esperto;
• La garanzia del diritto alla mensa o forme sostitutive, ai turnisti, 365 giorni all’anno;
• Il riconoscimento della formazione a distanza come orario di lavoro
Un accordo che poggia le basi sul nuovo Patto per il lavoro e per il clima che pone in rilievo il valore inestimabile di una buona sanità, pubblica e per tutti, radicata nel territorio.

Leggi il comunicato della regione Emilia-Romagna

A presentare l’accordo sono stati l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini e i rappresentanti delle segreterie regionali confederali: Mauro Puglia, segretario generale Fp-Cgil Emilia-Romagna; Lavinia Carmela, segreteria regionale Cisl-Fp Emilia-Romagna; Paolo Palmarini, segretario generale Uil-Fpl Emilia-Romagna; .